SAN BENEDETTO DEL TRONTO- San Benedetto dimostra ogni giorno di più, da quel 24 agosto che ha spazzato via tante realtà fra il Lazio e le Marche, di avere una sensibilità particolare e una umana, oltre che geografica, vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma.

E se finora la solidarietà si era materializzata, da parte di tutti, con uno straordinario slancio di generosità che ha portato a enormi quantità di beni di prima necessità finite in donazione nei luoghi del terremoto, adesso l’asticella si è alzata e lo dimostra il riscontro del bando lanciato dal Comune di San Benedetto per mettere a disposizione le strutture ricettive della riviera agli sfollati di Accumoli.

Trenta le disponibilità ad accogliere arrivate da parte delle strutture alberghiere, questa la cifra definitiva a poco più di 24 ore dalla chiusura del bando, “ma ne verranno prese in considerazione meno di dieci” spiega il Sindaco Piunti che poi aggiunge come preferibilmente, “su richiesta degli sfollati stessi” le strutture ospitanti saranno strategicamente vicine l’una all’altra. Chiaro il desiderio di chi ha vissuto la frantumazione della propria comunità di ricrearne, quanto più possibile, una succursale, attraverso anche la semplice vicinanza fisica di un gruppo che oscillerà dalle 350 alle 400 persone. Di questi, meno di 100, sono già arrivati in città, ospiti in residenze private la cui disponibilità era stata fatta arrivare al Comune già dalle prime ore dopo il sisma. Leggi qui.

E allora saranno scelte, parola del Sindaco “le strutture che assicureranno oltre al maggior comfort anche adeguati spazi ai bambini e ai nuclei familiari”. Ovviamente le strutture saranno rimborsate dal Governo secondo le tariffe già comunicate nel bando del Comune e si va dai 25 euro per il servizio Bed&Breakfast o pernottamento con uso cucina, passando ai 35 euro a persona per le mezze pensioni fino ai 40 euro delle pensioni complete. In realtà il Comune ha richiesto, per ogni sfollato, tre pasti al giorno e quindi la convenzione col governo dovrebbe riguardare solo la terza voce indicata nel bando.

Assieme agli sfollati poi San Benedetto ospiterà (lo fa già per la verità) anche gli uffici comunali del Comune di Accumoli presso le scuole Curzi di Piazzale Dalla Chiesa, per un periodo che al momento è indefinito ma che, e questo vale anche per la ricezione alberghiera dei terremotati, ha visto un primo orizzonte fissato dall’amministrazione in 6 mesi.

Parallelamente all’attivazione del governo cittadino, ci sono stati oggi i primi segni di coinvolgimento totale della politica sambenedettese nell’emergenza. Questa mattina infatti il primo cittadino ha indetto una riunione straordinaria con i capigruppo in Consiglio Comunale chiedendo un referente per ogni partito con cui interloquire in questo periodo emergenziale e di accoglienza orientativamente fissato dai 5 ai 7 mesi anche per questa misura che tende a raccogliere le iniziative, anche nazionali, che gli esponenti politici cittadini vorranno portare all’attenzione dei loro vertici di partito. Tutti presenti e disponibili dalle informazioni che filtrano dopo la riunione, durata circa un’ora. Presente anche Paolo Perazzoli, in rappresentanza del Pd assieme a Marco Curzi e Flavia Mandrelli tra l’opposizione di centrosinistra assieme a tutti gli altri capigruppo. Proprio il candidato sindaco alle scorse elezioni si dice “soddisfatto per la disponibilità globale riscontrata da tutti in un momento di grande emergenza e in cui pervengono numerose proposte di solidarietà che dovranno necessariamente essere coordinate assieme alla Protezione Civile” queste le parole di Perazzoli.