
GROTTAMMARE – Riportiamo una lettera, giunta in redazione, di 24 sindaci della Provincia di Ascoli Piceno, rappresentanti delle istituzioni, delle associazione di categoria e dei sindacati del Piceno indirizzata alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno inerente al progetto A.N.I.M.A.
Dal 2007 la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha proposto al nostro territorio un ambizioso progetto che è parte di una più ampia visione del nostro futuro.
Per non rassegnarsi alle violente conseguenze della crisi economica, particolarmente feroce nel Piceno, la Fondazione ha deciso di agire direttamente attraverso uno storico investimento: la costruzione di una Grande Opera Architettonica che per prestigio culturale e valore strategico rendesse più facilmente riconoscibile il nostro territorio in Italia e all’estero, consentendo ad esso di raccontarsi e di rappresentarsi in questo ambizioso spazio progettuale, concentrando tutte le energie disponibili, esprimendo il meglio, offrendo in definitiva l’immagine di una comunità che reagisce con le proprie forze al difficile momento storico che sta attraversando.
Sin dal principio è stato chiaro il livello che si intendeva raggiungere: la scelta dell’architetto Bernard Tschumi ha permesso infatti alla nostra piccola provincia di connettersi con il mondo, di confrontarsi con un intellettuale che ha progettato edifici nelle principali metropoli del globo, monumenti che appartengono oramai alla storia dell’architettura: mai fino ad ora avremmo potuto immaginare che il Piceno potesse essere affiancato a New York, San Paolo, Kyoto, Parigi, Atene e Ginevra; mai avremmo sperato di poter vivere questa occasione unica per dimostrare le nostre capacità e le nostre ambizioni, scoprendoci all’altezza di una simile sfida e di un così grande interlocutore. A fronte di tale ispirazione internazionale e cosmopolita sarebbe umiliante costringere la Grande Opera nelle contese di un localismo tanto anacronistico quanto dannoso: nel mondo globale, scomparsi ormai i confini tra le Nazioni e i Continenti, discutere se fosse stato meglio costruire A.N.I.M.A ad Ascoli Piceno, piuttosto che a San Benedetto del Tronto o Grottammare, equivarrebbe ad un bisbigliare tra insetti.
Prima ancora di posare la prima pietra dell’edificio, il percorso per realizzare questo progetto ha già fatto scuola. Anche in questo caso esso ha definito un nuovo e rivoluzionario modello per la progettazione partecipata e il coinvolgimento dei cittadini, delle istituzioni e delle associazioni nella definizione di un futuro differente per la comunità. Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno la Grande Opera non doveva essere l’esito di un’imposizione dall’alto, ma la scelta responsabile e consapevole di un territorio dal basso. E così è stato: l’idea, la missione, il nome stesso di A.N.I.M.A sono nati per maieutica all’interno di un fitto percorso assembleare, talvolta anche aspro e concitato, che ha coinvolto lo stesso Tschumi, disposto con umiltà a percorrere insieme a noi questa avventura. Non a caso il dibattito sulla Grande Opera è senza dubbio uno dei più ampi e articolati che il Piceno abbia mai affrontato; dibattito che è stato sicuramente arricchito dalla differenza e dal confronto tra le posizioni.
Dal 2007 ad oggi molta strada è stata percorsa. Dalla pianificazione urbanistica dell’area alla donazione della stessa alla Fondazione; dal percorso assembleare alla presentazione a Roma e a Parigi del progetto; dalla procedura di gara per la selezione dell’impresa che dovrà costruire A.N.I.M.A, ai protocolli siglati dal Comune di Grottammare e dalla Fondazione con la Prefettura e con i sindacati per gli aspetti relativi alla trasparenza dell’appalto, alle ricadute economiche dell’investimento, alla tutela dei lavoratori e alla gestione della struttura: ogni tappa superata ha ovviamente richiesto un grande impegno di risorse economiche e umane, molte delle quali spese per affrontare un iter burocratico particolarmente lungo e complesso.
Questa storia, questo lavoro, questi investimenti non possono essere dimenticati e cancellati all’improvviso. Da un’intervista rilasciata dal Presidente Vincenzo Marini Marini al Resto del Carlino il 16 luglio apprendiamo che l’Organo di indirizzo della Fondazione affronterà la questione A.N.I.M.A agli inizi del mese di settembre. A tal proposito è necessario ribadire che ad oggi non esistono ragioni sufficienti, né impedimenti oggettivi che giustifichino l’annullamento del progetto A.N.I.M.A. La scelta già adottata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno di sospendere temporaneamente l’iter procedurale in attesa del verificarsi di alcune condizioni relative alle opere di urbanizzazione dell’area è senza dubbio quella più giusta e lungimirante. Essa riconosce e giustifica tutti gli investimenti fatti fino ad ora, ribadendo con forza la determinazione a superare gli ostacoli che una sfida così complessa inevitabilmente comporta. L’attesa non aggiunge costi, tutt’altro: garantisce tempo ulteriore per riflettere, per consolidare le certezze e approfondire il dibattito. Al contrario, interrompere in maniera ingiustificata la strada della Grande Opera rappresenterebbe l’aborto di un progetto ancora vivo, che di fatto renderebbe inutile l’investimento economico compiuto fino ad ora e inutilizzabile il patrimonio di progettualità accumulato con sacrificio.
I tempi non devono spaventare: l’Auditorium “Parco della Musica” e il “MAXXI”, progetti guidati da Istituzioni come il Ministero e la Città di Roma, hanno rispettivamente richiesto dieci e dodici anni per essere realizzati. Era, pertanto, assolutamente prevedibile che A.N.I.M.A avrebbe impegnato più tempo, pazienza e ostinazione.
A distanza di anni resta comunque inalterata la carica innovativa della proposta, ovvero la creazione di una struttura tipicamente metropolitana in una provincia d’Italia, come se tutti i comuni del Piceno costituissero un’unica grande città che nella Grande Opera si riconosce e si organizza. Con le due sale centrali da 1500 posti a sedere, divisibili e modulabili, e le numerose sale circostanti che consentono alla struttura la più ampia versatilità per ospitare convegni, concerti, mostre ed esposizioni fieristiche, A.N.I.M.A – la prima opera di Bernard Tschumi in Italia, bisogna ricordarlo – si propone come un punto di riferimento fondamentale per le attività congressuali, culturali e fieristiche del centro Italia e del litorale adriatico, un simbolo che renderebbe più riconoscibile il nostro territorio a livello internazionale e soprattutto l’unica, reale proposta ancora aperta sul tavolo, ad uno stadio molto avanzato di progettazione, per rilanciare gli investimenti nella nostra provincia, con ricadute assai significative sulle imprese del territorio e sulla nostra economia turistica.
Per tutte le ragioni esposte in precedenza, con questa lettera chiediamo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno di proseguire il percorso verso la Grande Opera A.N.I.M.A, di sostenere ancora la giusta visione concepita nove anni fa, di confermare il principale strumento ideato con lungimiranza per contrastare gli effetti disastrosi della crisi economica e, in definitiva, di non cedere al grande disordine globale, ribadendo con coraggio il ruolo di ispiratore di una comunità che ha il diritto di reagire per costruire un futuro diverso e migliore.
Lo ha già detto Albert Einstein: ogni crisi è una “benedizione”, poiché “è nella crisi che sorgono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”, poiché “la creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura”, purché tutti insieme siamo capaci di trovare in noi le forze necessarie per farla finita, una volta per tutte, “con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla”.
Enrico Piergallini – Sindaco di Grottammare
Sante Stangoni – Sindaco di Acquasanta Terme
Pier Paolo Rosetti – Sindaco di Acquaviva Picena
Sara Moreschini – Sindaco di Appignano del Tronto
Vincenzo Polini – Sindaco di Carassai
Francesco Ruggeri – Sindaco di Castel di Lama
Fabio Polini – Sindaco di Castignano
Daniel Claudio Ficcadenti – Sindaco di Castorano
Andrea Cardilli – Sindaco di Colli del Tronto
Roberto De Angelis – Sindaco di Cossignano
Domenico D’Annibali – Sindaco di Cupra Marittima
Angelo Flaiani – Sindaco di Folignano
Massimo Romani – Sindaco di Massignano
Pierluigi Caioni – Sindaco di Monsampolo del Tronto
Raffaele Tassotti – Sindaco di Montalto delle Marche
Antonio Del Duca – Sindaco di Montedinove
Lucio Porrà – Sindaco di Montefiore dell’Aso
Sergio Fabiani – Sindaco di Montegallo
Onorato Corbelli – Sindaco di Montemonaco
Stefano Stracci – Sindaco di Monteprandone
Valerio Lucciarini – Sindaco di Offida
Remo Bruni – Sindaco di Ripatransone
Giovanni Borraccini – Sindaco di Rotella
Alessandro Luciani – Sindaco di Spinetoli
Paolo D’Erasmo – Presidente della Provincia di Ascoli Piceno
On. Luciano Agostini – Deputato
Fabio Urbinati – Consigliere Regionale Marche
Gino Sabatini – Presidente Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Ascoli Piceno
Fausto Calabresi – Presidente Provinciale Confcommercio Ascoli Piceno
Bruno Tommaso Traini – Presidente Confesercenti Ascoli Piceno e Fermo
Luigi Passaretti – Presidente Provinciale CNA Ascoli Piceno
Gaetano De Panicis – Presidente Associazione Albergatori “Riviera delle Palme” e Associazione Alberghi San Benedetto
Luciano Pompili – Presidente Federalberghi Picena
Antonia Fanesi – Presidente APT Associazione Piceno Turismo
Ugo Grossetti – V. Presidente AOT Associazione Operatori Turistici di Grottammare
Paolo Nespeca – Presidente ACOT Associazione Cuprense Operatori Turistici
Paola Giovannozzi – Segretario Provinciale CGIL Ascoli Piceno
Antonio Angelini – Segretario Provinciale CISL Ascoli Piceno
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E’ chiaramente l’estremo disperato tentativo del Comune designato per la destinazione di cercare di mettere in salvo quella che ormai è diventata una chimera. Sono trascorsi ormai dieci anni e le condizioni di oggi non sono più le stesse di allora, anche per quanto riguarda il clima interno alla Fondazione. Sarebbe quanto meno singolare che la Fondazione – da sempre attenta a diffondere una immagine di unità del suo territorio di riferimento – affronti questo enorme impegno senza l’appoggio “politico” dei due comuni più rappresentativi il cui peso è sicuramente piuttosto rilevante anche nella composizione degli organi interni e con… Leggi il resto »
Ed è davvero stupefacente che oggi, dopo quanto avvenuto in questi giorni, con le minacce di possibili ulteriori fenomeni e dell’intenso dibattito in corso nel quale si stanno rimettendo in discussione tutti i paradigmi inerenti le condizioni e i fattori di sviluppo si ripropongano pedissequamente come un disco rotto argomenti ormai vecchi e superati dagli eventi, così come è altrettanto stupefacente che 24 sindaci di comuni, rappresentanti politici e di enti territoriali perseguano logiche del tutto astratte e prive di concretezza nei risvolti sul territorio in appoggio ad un’opera di dimensioni e contesto del tutto incongrui.
Certo che vedere tutto il PD a livello provinciale schierato a ranghi compatti in difesa del Progetto Anima, espressione dell’attuale presidenza della Fondazione, è qualcosa che va oltre l’inimmaginabile. E comunque: considerato che dal 24/08/2016 in Italia è cambiato tutto dato che non si fa che parlare di RICOSTRUZIONE e di piani ventennali di MANUTENZIONE del territorio e non certo di COSTRUZIONE e men che mai di GRANDI OPERE c’è solo da sperare che la famosa lettera pubblicata il 31.08.2016 e firmata da ben 24 sindaci, anche di comuni che hanno riportato danni molto seri al patrimonio edilizio pubblico e… Leggi il resto »