
GROTTAMMARE – Dieci anni di parole, presentazioni, promesse, scontri, progettazioni, viaggi, traduzioni, comunicati stampa. E oggi, 24 sindaci del Piceno, con in testa il primo cittadino di Grottammare Enrico Piergallini, ma anche il deputato Luciano Agostini, il consigliere regionale Fabio Urbinati oltre che i rappresentanti delle categorie commerciali e turistiche dell’intera Riviera delle Palme oltre che del Piceno tutto scrivono, o quasi implorano, al Presidente Vincenzo Marini Marini, di non abbandonare il progetto della “Grande Opera” Anima, in previsione progettata dall’archistar Bernard Tschumi.
Mancano, tra i firmatari, i sindaci di San Benedetto Pasqualino Piunti e di Ascoli Guido Castelli (particolare non da poco, rendendo così la lettera una “implorazione” del centrosinistra politico provinciale).
Lasciamo, per ora, parlare le carte, perché sono ricche di particolari e di spiegazioni. Di seguito il comunicato stampa del Comune di Grottammare, e linkata la lettera inviata alla Fondazione Carisap.
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Ventiquattro Sindaci e il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, il Presidente della Camera di Commercio, i rappresentanti delle principali associazioni di categoria, di sette associazioni di operatori turistici e dei sindacati maggiormente rappresentativi, importanti esponenti della politica regionale e nazionale: sono questi i soggetti, le istituzioni e le realtà associative che hanno sottoscritto una lettera aperta inviata in data odierna dal Comune di Grottammare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
Il documento ribadisce il ruolo che l’opera architettonica A.N.I.M.A potrebbe svolgere per l’intero territorio piceno; un progetto ormai avviato da tempo e che in questi anni, anche attraverso un percorso partecipativo caratterizzato da numerose assemblee pubbliche cittadine, si è concretizzato nel progetto definitivo redatto dall’architetto di fama internazionale Bernard Tschumi e in atti amministrativi molto importanti e complessi quali la convenzione tra il Comune e la Fondazione sulla futura gestione della struttura, il protocollo di intesa sottoscritto con le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL nonché il protocollo di legalità firmato da Prefettura, Comune e Fondazione.
Il documento ricorda inoltre la complessità dell’iter svolto finora, che ha richiesto l’impiego di risorse economiche ed umane molto significative.
“Con questa lettera aperta – hanno dichiarato il Sindaco Enrico Piergallini e il consigliere delegato Cesare Carboni – vogliamo incoraggiare la Fondazione a non perdere fiducia nel progetto A.N.I.M.A. Attualmente non esistono ostacoli oggettivi che possano impedire il proseguimento del percorso. Occorre tempo certamente, ma la Fondazione non deve abbandonare il sogno di regalare alla nostra provincia la prima opera pubblica in Italia del maestro Bernard Tschumi e una struttura culturale punto di riferimento per il Centro Italia”.
L’appello non viene soltanto da Grottammare ma dalla gran parte delle rappresentanze territoriali, economiche e sociali del nostro territorio. “Tra gli effetti positivi tangibili di A.N.I.M.A – proseguono Piergallini e Carboni – c’è anche questo documento, che ha saputo unire il Piceno, anche al di là delle appartenenze politiche o territoriali, intorno ad un obiettivo comune. Ringraziamo tutti i firmatari poiché hanno saputo guardare oltre i propri confini, comprendendo che A.N.I.M.A ha un orizzonte internazionale e che sarebbe miope e ottuso confinarla tra le mura anguste di un inutile localismo”.
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E chi sarebbe il potente? Quello che dentro la Fondazione ha ormai più nemici che amici? “La musica è finita gli amici se ne vanno”. Califano docet
sarò ritardato io ma non ancora riesco a capire dopo aver costruito questo “elegante capannone” quale sarà la sua funzione e in che modo si copriranno le spese, tralaltro in una zona/provincia con un tasso di occupazione molto basso andiamo a spendere i soldi in questo modo…
Io sono stato sempre scettico al riguardo.
L’esperienza del Palacongressi mi ha convinto che certe “grandi opere” non servono a niente. Almeno dalle nostre parti.
infatti, sono d’accordo con Mariano e con te.
Queste opere non servono a niente se non per farsi amico qualche lobbista locale.
Che investissero questi soldi per creare posti di lavoro veri oppure per fare manutenzione alle opere esistenti..
si
Bè in realtà i numeri dicono qualcosa di molto diverso: le presenze di Valencia nel 1997 erano 869.663 (praticamente come San Benedetto in quegli anni) mentre nel 2015 sono diventate 4.106.365 (fonte: http://www.visitvalencia.com/), un incremento del 370% in 7 anni, guarda caso proprio negli anni in cui Valencia ha dato il via al processo di trasformazione urbanistica ed ha ospitato primari eventi internazionali come l’America’s Cup, il gran Premio di F1 su circuito cittadino, e la Moto GP. Noi parliamo di turismo, gli altri lo fanno!
Bhe sulla poca lungimiranza dell’Italia riguardo ad un potenziale infinito come il turismo mi trovi d’accordo, visto che potremmo guadagnare molto di più dal turismo.
C’è da dire che gli eventi da te citati (America’s Cup, F1, MotoGP, etc) aiutano anche e non poco ad aumentare i numeri.
Sono stato a Valencia proprio in occasione della moto Gp e durante la visita alla città, eravamo una cinquantina di persone, la guida ci ha detto che la città di Valencia non riesce ad affrontare le enormi spese di manutenzioni di queste meravigliose strutture progettate dagli archi-star Grazie ad un calciatore del Real Madrid che ne aveva affittata una per il suo matrimonio, centinaia di migliaia di euro di spesa, erano riusciti a mantenerne una aperta, mi sembra fosse l’aquarium ma potrei sbagliare, le altre erano misaremente chiuse. Forse la fondazione Carisap invece che costruire torri di babele per la… Leggi il resto »
E cosa c’entrano l’America’s Cup, il GP di F1 e la Moto GP con lo scatolone di Anima?
Finalmente una bella autocritica.
Direttore perchè autocritica? E’ semplicemente una critica verso chi si riempie la bocca di turismo senza capirci
Mah!
Da dove derivano le sue perplessità?
A Valencia ci sono stato e perciò ne parlo. Bellissima l’area moderna costruita da famosi architetti ma è un aggiunta ad un bellissimo centro storico che anche da solo avrebbe attirato buona parte dei turisti. (non penso che chi va in vacanza a Valencia ci vada solo per l’area nuova, penso più per Plaza de Toros e per le varie architetture antiche) Tralaltro l’area moderna è stata costruita in un momento economico favorevole alla Spagna… vorrei vedere se dovessero costruire oggi tutta quella zona se avrebbero il coraggio di farlo. Tornando alla nostra realtà: bellissimo il progetto di anima, ma… Leggi il resto »
E’ vero il centro storico è molto caratteristico, ma il boom turistico si ha avuto dopo gli anni 2000, quando è stata pensata la grande operazione urbanistica di modernizzazione di Valencia, che l’ha portata anche ad ospitare l’America’s cup. Secondo la mia opinione il momento favorevole della Spagna è stata dovuta proprio alla spinta di modernizzazione del paese nata proprio nei primi anni ’90 specialmente in quelle zone oppresse dalla dittatura di Franco (Barcellona e Valencia), proprio questa spinta di modernizzazione ha fatto da volano all’economia (coerente con le teorie Keynesiane). Tornando a noi, il progetto è un’iniziativa privata (i… Leggi il resto »
Dopo una grande operazione urbanistica, non dopo la realizzazione di un solo fabbricato isolato
Certo, il cambiamento fu molto radicale con la costruzione di un intero nuovo quartiere, il processo è durato molto, se noi stiamo a fare problemi per una singola opera, puoi pensare di far un intero quartiere?
Dipende dal Masterplan della zona che ha previsto il comune. Forse, invece di criticare questa opera, si doveva ragionare ampliando il perimetro territoriale con un progetto di ampio respiro…
Belle parole. Ma, tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare
Direttore ha ragione, ma c’è chi almeno in queste parole ci crede? Oppure il mantra da ripetere in maniera autistica è che tutto va bene, che gli hotel sono pieni, anche quando i numeri raccontano un’altra storia? Abbiamo perso la capacità di progettare il nostro futuro, e senza un progetto del nostro futuro non possiamo mettere in campo nessuna azione. Lei ormai 20 anni fa diceva che sole e palme non bastavano più, ma qualche politico si è posto il problema di come offrire qualcosa di più? In giro per il mondo c’è chi ha raccolto questa sfida ed ora… Leggi il resto »
E 25milioni di euro che occorrono per Anima non ti sembrano un costo esorbitante??
Ci escono centinaia di concerti al Riviera…
A questo punto il mio parere sulla grande opera si consolida…
Ma lo sai quanti posti ha il Pala-Riviera? Io ti ho detto delle cifre precise… se parliamo tanto per parlare ….. Poi se vuoi delle opere di rilievo sono quelle le cifre, perchè pensi che per il Ballarin servano cifre minori?
si
Concordo.
credo che il suo commento sia molto limitato, mi sembra scontato che il bacino di utenza di una tale opera non siano soltanto i 16.000 abitanti di Grottammare, ma se opportunamente organizzato come minimo il Bacino di Utenza dovrebbe essere almeno da Civitanova a Giulianova comprendendo anche Ascoli, Teramo e Macerata! Infatti ho citato le presenze turistiche per dimostrare che sebbene Valencia fosse la terza città della Spagna nei primi anni del 2000 aveva un numero di presenze turistiche molto simili a quelle di San Benedetto nello stesso periodo, il punto sostanziale è che in questi anni Valencia ha fatto… Leggi il resto »
La città grande non si chiamerà Grottammare. Se ci fosse già stata la cosiddetta Grade Opera avrebbe fatto una fine diversa
Di fronte ad un comune di 100 mila diventa più difficile tirarsi indietro. Oltre a far passare un tempo incredibile. Purtroppo il territorio non si sentirà mai ‘uno’ fino a quando non diventerà veramente un unico comune con un unico sindaco. Entrambi non possiamo dimostrare il contrario.