SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Leggo su PADOVA SPORT: “Sambenedettese-Padova non potrà più essere una gara come le altre. Tra due giorni scatta il campionato di Lega Pro, ma i giorni di vigilia non sono quelli che tutti si sarebbero aspettati. Il terremoto agita la marcia di avvicinamento alla sfida del “Riviera delle Palme”: la gara tra i marchigiani e i biancoscudati, in programma sabato alle 16.30 (arbitro Fourneau di Roma), al momento dovrebbe giocarsi regolarmente. Ma non potrà essere in alcun modo la festa che tutti avrebbero voluto vivere. Mercoledì nero. Il sisma che l’altra notte ha colpito Lazio, Umbria e Marche non ha avuto dirette ripercussioni sulla Sambenedettese, a 72 ore dall’esordio in quella terza serie inseguita per sette lunghi anni. Ma il dolore per i morti, e la ferita riapertasi dopo il precedente di L’Aquila, hanno di certo tolto la serenità alla compagine marchigiana, arrivando di riflesso anche a Padova. Il calcio, però, non si ferma: nonostante ieri mattina abbiano cominciato a circolare “voci” di un possibile rinvio dell’incontro di San Benedetto del Tronto, che in linea d’aria dista solo 60 chilometri dall’epicentro del sisma, questa possibilità per il momento è stata esclusa. La Figc ha disposto un minuto di raccoglimento su tutti i campi, nel prossimo week end, ma lo sport andrà avanti come da programma. Giusto o sbagliato che sia”
Giusto o sbagliato credo che i motivi e le condizioni per un rinvio c’erano tutti. Ne cito alcuni:
a) la vicinanza della nostra città alle località colpite dal sisma anche se a 60 chilometri dai luoghi del disastro
b) morti e feriti sono stati trasportati negli ospedali di Ascoli e San Benedetto. I funerali di 60 persone si dovrebbero svolgere proprio dopodomani 27 agosto a 30 chilometri della nostra città
c) la partita non è una gara comune, come hanno scritto i nostri colleghi veneti, ma una ‘festa’ che segna il ritorno dei rossoblu in una serie professionistica dopo sette anni, quindi non un semplice evento sportivo
d) Amatrice è stata per alcuni anni la sede del ritiro estivo della Samb ai tempi della serie B
e) sia l’aspetto sanitario che quello della sicurezza non potranno essere garantiti al 100%.
Ai fattori che avrebbero giustificato il rinvio ne manca uno che io ritengo forse il più significativo: la società rossoblu ha un legame particolare con i territori martoriati visto che il presidente è di Cascia, ove la Samb è stata in ritiro precampionato, che la partita amichevole tra Trastevere (serie D e allenata dal sindaco di Amatrice nato tra l’altro a San Benedetto del Tronto) e i nostri rossoblu è stata giocata proprio nel campo della città reatina pochi giorni fa. Oggi campo di atterraggio per gli elicotteri di soccorso.
Tanti aspetti che messi insieme potevano consigliare il rinvio ai dirigenti della Lega Pro. Lo dice uno al quale la platealità degli aiuti, delle belle parole o dei piagnistei non è mai piaciuta. Come non mi è piaciuta la dichiarazione di Matteo Renzi “Stavolta dovrà esserci al certezza della ricostruzione” perché l’ho ritenuta una banalità che, oltretutto, evidenzia la gravissima assenza dei vari poteri politici nei precedenti disastri accaduti nella nostra penisola. Encomiabile invece la flotta di persone che si stanno prodigando per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite e delle numerose vite che hanno salvato e salveranno.
Chiudo con un aspetto calcistico-storico: la Samb in tutti i suoi gloriosi anni non ha mai pagato molto i calciatori né tantomeno ha acquistato giocatori di nome e quindi costosi. È successo una sola volta quando il vice presidente Giuseppe Valeri acquistò, a suon di milioni, Sauro Fattori che poi non dimostrò di valerli tutti. Aspettiamo quindi i fatti cioè i risultati. Personalmente ho una grandissima fiducia in Franco Fedeli e Ottavio Palladini. Le capacità del diesse Federico le valuteremo in corso d’opera.
Solidarietà a parte, vorrei anche assicurare i potenziali villeggianti che la Riviera delle palme, oltre a godere da sempre di un clima invidiabile, è una zona tranquilla e sicura come possono testimoniare i turisti presenti. Detto ciò è mio dovere ricordare che i terremoti o altre sciagure, oltre a non essere prevedibili, hanno da sempre interessato tutto il territorio italiano senza sconti per nessuno. Purtroppo, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia, all’Emilia Romagna e così via. Pur rispettando le opinioni di tutti, insomma, è fuori luogo parlare di allarme.
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