
SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Il sottopasso di Via Mare torna alla ribalta dopo che negli anni è stato oggetto di numerose discussioni a seguito anche di alcune tragedie di cui è stato teatro il tratto di strada di Porto D’Ascoli come la morte dell’operaio del Comune Gabriele Di Carlo una decina di anni fa e ancora la tragedia che coinvolse la giovanissima Carmela qualche anno prima, investita proprio in quel punto mentre percorreva il sottopasso in bici.
Oggi il “saliscendi” torna a far discutere con l’interrogazione consiliare proposta dalla consigliera Flavia Madrelli e inoltrata al Sindaco Pasqualino Piunti e a Bruno Gabrielli, presidente dell’assise. “Il sottopasso in oggetto, oltre ad essere, come noto, pericolosamente stretto nelle corsie dedicate al passaggio delle autovetture e in quelle, ancora più anguste, riservate ai pedoni, è buio, sporco e male illuminato”, così esordisce nell’atto di interrogazione la stessa consigliera, mossa “da numerosissime segnalazioni dei cittadini” che si lamentano della scarsa illuminazione nonché della pericolosità nell’attraversare le passerelle pedonali laterali, definite “scivolose e anguste”.
La candidata eletta nelle file di Uniti per San Benedetto chiede così, in attesa di lavori strutturali che amplino la carreggiata:” l’imbiancatura di tutte le pareti del sottopasso e relativa periodica manutenzione del bianco, il potenziamento dell’illuminazione, soprattutto nelle zone di passaggio pedonale, con inserimento di illuminazione a fascia alimentata a led, l’installazione o reinstallazione delle telecamere di controllo con segnalazione delle stesse e infine la pulizia periodica e frequente con idrolavaggio sia delle griglie metalliche poste a protezione sia delle fonti di illuminazione.”
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Ben detto, era ora che qualcuno con gli attribbuti, ricordasse ai nostri politici come fare politica, le cristiche vanno bene solo se sono senzate, sparare a zero, solo per avere visibilità nei quoditiani è riduttivo e squalificante.
SCUSA…..c.c.c.srl non se ne sono accorti neppure quelli della minoranza??..SE minoranza c’èra nel periodo di Gaspari.. pure TU hai criticato la minoranza (PIUNTI docet.) che era assolutamente assente e inefficiente…
Probabilmente la ex minoranza poteva fare di più, ma il tanto declamato degrado, che ora tutta la sinistra nota in varie parti della città, è, per etimologia, un fenomeno conseguente ad anni di cattiva gestione. Inutile e patetico provare ad addossare colpe alla nuova amministrazione.
Con la interrogazione non si attribuisce colpa ad alcuno.
È’ solo una sollecitazione alla pulizia e al decoro innanzitutto che non diviene atto politico .
Il sotto passo invece viene pulito all’inizio di ogni nuova amministrazione e sempre dopo sollecitazione.
Quindi ben venga la interrogazione
Perfetto, ben venga l’interrogazione, però questa poteva essere fatta anche quando c’era l’altra Amministrazione e ti ricordo, che tutti i sottopassi sono stati ripuliti e intonacati a nuovo ben ricordo 2 o 3 anni fa e l’unico a non essere toccato fu proprio quello di Via Del Mare. Come Mai? Perché? Così come la riqualificazione di Via del Mare che si è sempre fermata sempre prima del sotto passo.
Concordo pienamente con te, sollecitare e mantenere l’attenzione alta su certe problematiche è sicuramente utile e corretto.
Il mio disappunto è per chi commenta per fare il solito attacco politico all’indomani di una nuova amministrazione di colore diverso.
Qualche tempo fa, il comitato di quartiere ” Porto d’Ascoli Centro” insieme all’ associazione ”Torre Guelfa”, che gestisce il Parco Ristori, durante un incontro con l’amministrazione propose un progetto e relativo rendering in cui le 2 aree destinate ai pedoni venivano smantellate per allargare le 2 carreggiate e nel contempo si sarebbe costruita una pista ciclopedonale sul lato sinistro che si collegasse con la già esistente pista ciclabile del Parco Ristori, se non ricordo male le Ferrovie, interpellate, avevano dato il consenso per poter costruire il passaggio. L’opera aveva un costo di cui non ricordo l’importo, la passata amministrazione era… Leggi il resto »
Signor rodo,che studi ha fatto lei per dire che non si può
Allargare….e’ solo questione di soldi e niente altro….tutto si può fare se si vuole.
L’intervento può andare dal rattoppo al nuovo monolite di idonea larghezza.
Partecipazione delle F.S.?, allargamento di una struttura che ha 50 anni?, confini con privati!, case a ridosso del sottovaso…! I tuoi studi non ti fanno capire che tutto questo significa impossibilità di esecuzione? Conosci il sistema giuridico italiano? Basta che un privato faccia il minimo ricorso e se ne riparlerà tra 20 anni se non oltre, cerca di essere concerto e meno sognatore, come lo è la consigliera che vuole farsi notare… Ma che ha solo fatto la figura del piffero! Quel sottovaso così è e così resterà per decenni, è una questione chiusa… Basterebbe illuminarlo meglio e mantenerlo in… Leggi il resto »
Signor Rodo 71′
Una opera pubblica,avviata secondo di legge,indipendentemente dalle proprietà che invade e’un missile difficile da fermare,anzi direi impossibile.
Certo non si tratta di agire con la vecchia struttura di 50 anni ma di sostituirla in Totalmentesecondo i classici metodi nel settore.
I privati nulla potranno opporre,come peraltro è’ avvenuto per le case abbattute per far posto allAscoli-mare.
E le ferrovie stanno proprio incentivando ,con loro partecipazione alla spesa la sostituzione di opere vecchie di 50 anni che necessitano di manutenzioni costose.
Passo e chiudo
Si informi meglio
Lei sogna ad occhi aperti, non sa di cosa parla! L’Ascoli mare aveva ed ha una valenza di interesse pubblico direi di categoria B, il sottopasso di via Mare ha una valenza direi di interesse S, non si realizzerà mai, se non sostituendolo con uno nuovo, ma non vedo proprio dove possa essere costruito! Le ribadisco un concetto che forse non è chiaro, basta un proprietario terriero che sfa opposizione all’esproprio e ne riparleremo tra 20 anni! Vive in Italia ma evidentemente non conosce la ns lentezza nella giurisprudenza. Saluti
L’Ascoli mare e’ una cosa il tratto da s Giovanni al pala riviera tutta una altra cosa.
Là prima è’ raccordo autostradale ,la seconda semplice strada di scorrimento a carattere comunale comunale.ancora peraltro in piedi causa con la corte dei conti.
Dichiarata opera pubblica un’opera diviene “urgente e indifferibile”.
Ci provi lei a fermarla…le metteremo una targa ricordo attaccata al sotto passo.