GROTTAMMARE – Nella mattinata del 12 agosto si è tenuta una conferenza stampa al Comune di Grottammare. Sul “tavolo” i bilanci della rassegna 2016 Cabaret Amoremio!, svoltasi il 5 e 6 agosto a San Benedetto al Palariviera a causa del maltempo. Presenti il primo cittadino Enrico Piergallini e il direttore artistico Enzo Iacchetti.

Sono stati stilati dati e resoconti sui vari aspetti: economici, logistici, organizzativi e della competizione.

Nella prima serata erano presenti 471 abbonati e 104 spettatori paganti a cui vanno aggiunti 360 soggetti tra giuriati, accompagnatori, accompagnatori artisti, autorità e accrediti stampa. Per un totale di 935 persone.

Nella seconda serata, oltre ai 471 abbonati e i 360 soggetti citati precedentemente, erano presenti 206 spettatori paganti. Per un totale di 1037 persone.

L’incasso totale delle due serate è stato di 25100 euro. Inferiore rispetto all’edizione del 2015 (41849 euro) andata in scena, però, a Grottammare.

A prendere la parola è stato il sindaco Enrico Piergallini: “E’ stato il primo Cabaret emigrato, nella sua completezza, in 32 anni di storia. Era successo solo una volta con una serata trasferita, all’epoca, dal Parco delle Rimembranze al cinema Calabresi in fretta e furia. Ciò ha causato due conseguenze. Una negativa e l’altra positiva. C’è stato un impatto evidente sugli incassi, in affanno rispetto alle scorse edizioni. L’incertezza del tempo ha causato l’afflosciamento delle vendite pomeridiane nei giorni previsti della rassegna. L’organizzazione, nel suo completo, è stata la cosa positiva. Dopo l’episodio accaduto anni fa, realizzammo immediatamente un piano B. Un sistema di emergenza previsto prima all’ex cinema e poi al Palariviera, dopo la sua realizzazione. La pianificazione ha funzionato alla perfezione. Grazie a un grande lavoro di doppio ‘service’ abbiamo realizzato tutto ciò che era possibile per garantire un Festival di qualità. Dagli effetti scenografici sul palco, dalle luci e dalla conversione dei posti dal Parco delle Rimembranze al Palariviera. Avevamo sperato – prosegue il primo cittadino – fino all’ultimo di mantenere la rassegna a Grottammare ma avremmo rischiato un bagno di sangue economico con gli eventuali rimborsi. Abbiamo incassato di meno rispetto gli altri anni e ci sono le spese di affitto del Palariviera. La nostra amministrazione ha comunque una sorta di ‘paracadute’ per affrontare questo tipo di emergenze, quindi non temiamo nulla. Voglio aggiungere, inoltre, che il Palariviera ci è stato affittato a un prezzo vantaggioso rispetto allo standard abitudinario. Comunque la fatica e il sacrificio sono state ricompensate dalla rassegna che è stata molto apprezzata dal pubblico, sia per l’organizzazione sia per il livello dei concorrenti in gara”.

A parlare della competizione è il direttore artistico Enzo Iacchetti: “Questa edizione, secondo me e a quanto pare anche dal pubblico, è stata la migliore sotto la mia direzione. E’ stata più pregiata e comica. I concorrenti e i comici ospiti, sconosciuti al pubblico ma non alla mia persona, hanno dato un ritmo televisivo alla rassegna che non ha mai annoiato la platea. Poi, certamente, Francesco Guccini e Diego Abatantuono hanno dato il tocco in più. Il pubblico ha osannato i sei concorrenti. Per la prima volta ha vinto una donna, Elena Ascione, e nell’assegnazione non ci sono stati dubbi o litigi da parte della giuria. Ho dato molto spazio, giustamente, a Laura Freddi nel colloquiare in maniera egregia con i concorrenti mentre io mi sono concentrato sugli ospiti blasonati dato che li conosco molto bene e sapevo come prenderli. Inoltre – prosegue Enzo Iacchetti – voglio spendere qualche parola per tutti i caratteristi: dal finto fonico, all’ombra, ai bravissimi Marta e Gianluca e Alberto Patrucco. Alberto volevo portarlo a Grottammare già da anni ma temevo il fatto che fosse poco conosciuto. Quest’anno ci siamo convinti insieme e ha inscenato la mezzora più comica di tutte le edizioni del Festival. I comici, dietro lo quinte, lo guardavano a bocca aperta tramite un piccolo televisore. E’ stata una vera lezione di Cabaret. Sono contento per questa edizione. Mi dispiace per il trasferimento a San Benedetto, ho sperato fino all’ultimo di rimanere a Grottammare ma lo svolgimento all’aperto con l’incertezza del tempo poteva causare gravi danni, soprattutto economici. Un plauso alla macchina organizzativa che ha lavorato benissimo. Solo uno spettatore si è lamentato ma era una sorta di capriccio rimediato poi poco dopo. Mi sono divertito sul palco, ho improvvisato la scaletta e alcune fasi. Nella prima serata ho notato alcuni buchi in platea ma nella seguente c’era anche gente in piedi. Nonostante la Notte Bianca in Riviera. Questo è un format stimato e apprezzato. Voglio ribadire che è stata secondo me la migliore edizione a livello di concorrenti in gara. Inoltre non posso non menzionare e ringraziare quella ventina di persone che lavora assiduamente al Festival senza avere paura di niente”.

Enzo Iacchetti, alla domanda riguardo a una possibile abdicazione della direzione del Festival, ha risposto: “Avete questa impressione? Non so ancora se questa rassegna è stata l’ultima per me. Il primo a saperlo sarà sicuramente Enrico Piergallini che mi ha sempre garantito libertà nell’organizzare, senza vincoli. Abbiamo fatto insieme un buonissimo lavoro, apprezzato anche dagli ospiti. Qualche mese fa Renato Pozzetto si era offerto per tornare qui. E io gli ho detto che avremmo accettato se veniva gratis…scherzi a parte, è ulteriore segno che la rassegna è gradita a qualsiasi elemento. Comunque deciderò dopo Natale se continuare ad essere il direttore artistico o no”.

Infine il sindaco Enrico Piergallini, riguardo a una domanda sulla possibile penalizzazione avuta dalle attività locali per il trasferimento a San Benedetto, ha affermato: “Sicuramente il trasferimento ha penalizzato alcune attività vicine al Parco delle Rimembranze che solitamente hanno un riscontro molto positivo dall’afflusso di gente. Dispiace davvero non aver svolto la rassegna qui, avevamo pronti una scenografia floreale imponente e anche la scuola adiacente sarebbe stata parte integrante tramite un gioco di luci blu. Voglio comunque ribadire un concetto. Il Palariviera, per me, è una struttura anche di Grottammare. Come qualsiasi altro locale della nostra località è di ‘proprietà’ dei comuni limitrofi. Dobbiamo abbattere le distanze. Pochi chilometri di distanza non possono creare divisioni. Dobbiamo intendere il nostro territorio come un unico grande luogo. Mi ha fatto piacere percepire nello staff del Palariviera il senso di appartenenza al nostro Festival. Ci hanno ospitato come se fossimo un membro della stessa famiglia e non un forestiero. La rassegna è sentita in tutto il territorio – ha dichiarato il primo cittadino – lo dimostra il pubblico che è composto da sambenedettesi, grottammaresi, abruzzesi, ascolani, fermani e da persone provenienti da fuori Regione”.