
SAN BENEDETTO DEL TRONTO- E’ certamente tempo di riflessione in casa Samb dopo la sconfitta patita a Gubbio nella prima giornata di Coppa Italia: un due a uno meno rotondo del divario che si è visto sul campo tra le due formazioni, entrambe trionfatrici in Serie D nei gironi E ed F.
“Un passo indietro rispetto alle prestazioni contro Venezia e Salernitana” definisce senza fronzoli così la gara di ieri Ottavio Palladini che poi, dopo l’autocritica, cerca di spiegare e di spiegarsi l’opaca prova offerta dai suoi uomini al Barbetti anche con la condizione fisica: “Loro sono più avanti e noi abbiamo pagato tanto a livello fisico, il Gubbio ha tanti calciatori brevilinei che entrano prima in condizione, detto questo però ciò non giustifica il fatto di avergli lasciato così tanto campo, ci hanno aperti sulle fasce, è il loro gioco e l’abbiamo subito nonostante qualche sprazzo positivo dei miei”. La rosa a disposizione poi non era completissima e soprattutto sanissima con Isaac N’Tow “non rischiato per un problema muscolare ai flessori rimediato contro il Venezia” e lo stesso Sabatino “alle prese con alcuni problemi fisici anche lui è entrato solo nella ripresa” spiega ancora il tecnico marchigiano.
Il modulo poi sembra non aver funzionato alla grande e il tecnico sembra d’accordo: “Il 3-5-2 è un modulo che ha bisogno di essere collaudato per fornire risposte adeguate– spiega l’allenatore- ma è uno degli atteggiamenti tattici che stiamo provando e che adotteremo assieme sicuramente al 4-3-3″.
E se Palladini non si nasconde dietro a un dito dopo una brutta sconfitta, il carisma e la vulcanicità del patron Franco Fedeli men che meno. Sentito sulla partita il presidente si è detto “deluso della squadra e di molti giocatori dopo la prestazione di ieri. E’ importante fare buone partite adesso- continua il tycoon romano- avremmo dovuto fare meglio perché prestazioni così possono anche danneggiarci in campagna abbonamenti” tuona Fedeli. Il presidente infine si è detto rammaricato per “il mancato utilizzo di un mio pupillo come Candellori, soprattutto dopo aver visto le prove opache di Minotti e Berardocco“.
Insomma anche dalla proprietà non è stata presa benissimo la partita di ieri che qualche limite nella rosa l’ha mostrato. E’ palese ormai che in attacco ci sia bisogno almeno di un rinforzo visto che la prolificità là davanti è il dato che ha preoccupato più di tutti in queste prime tre uscite. Al mese (scarso) restante di calciomercato il responso.
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