Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’Itb, a seguito delle vicende relative agli effetti delle Bolkestein sulle concessioni di spiaggia e dopo l’incontro tra il Sottosegretario agli affari Europei Sandro Gozi e la Direttrice generale della commissione europea alla crescita Lowri Evans.

“Invece di difendere le nostre imprese, il Governo Renzi ha mandato a Bruxelles il Sottosegretario Sandro Gozi a svendere le nostre imprese e a trattare per le aste”.

Questa è la sintesi che Giuseppe Ricci,  Presidente ITB ITALIA, fa a riguardo dell’incontro avvenuto due settimane fa a Bruxelles tra il Sottosegretario agli affari Europei Sandro Gozi e la Direttrice generale della commissione europea alla crescita Lowri Evans.

“Ancora una volta abbiamo assistito al solito balletto di belle dichiarazioni” dichiara il Giuseppe Ricci; “Di fronte alla Corte di Giustizia che dichiara che tocca al Governo Italiano trovare una soluzione, vediamo che il Governo Renzi insiste nel cercare una via alle aste”.

ITB Italia è assolutamente convinta che la risoluzione dei problemi del settore Balneario italiano deve essete trovata all’interno del Governo Italiano, attraverso la volontà politica di garantire il futuro di 30.000 imprese balneari e di 300.000 operatori stagionali. Fino ad oggi tutte le soluzioni prospettate non hanno avuto seguito, anche perchè considerate irricevibili sia dal Governo italiano che dalla Commissione europea che le hanno respinte e annullate.

Una soluzione che dia continuità e certezze, come ad esempio quella prospettata dal Sottosegretario Baretta al Tavolo tecnico presso il MEF; solo così si possono realizzare le legittime aspettative del settore, vedendo riconosciuto il ruolo di imprenditori balneari agli attuali concessionari.Tutto ciò darebbe nuova linfa e slancio per la crescita di un settore agonizzante da anni e che ancora rappresenta il 7 % del PIL italiano e che storicamente ci ha visto leader mondiali e la cui recessione sarebbe un gravissimo danno al turismo e all’Italia stessa.

Speriamo che il nostro appello venga finalmente recepito da tutta la categoria, attraverso una grande manifestazione nazionale e unitaria, magari addirittura prima della fine dell’estate.”