SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Alessio Di Massimo è arrivato a Cascia e prima di mettersi a lavoro col resto dei compagni trova qualche minuto, giusto qualche minuto conoscendo il “sergente Palladini”, per parlare con la stampa della sua nuova avventura. Il 20enne talento teramano, dopo le “montagne russe” che in questi sei mesi  l’hanno portato dalla D alla Juventus e di nuovo a Pescara, sceglie la Samb per ripartire perché, parole sue, “ha tutto per fare bene”. Inevitabile poi parlare dei suoi mesi a Torino: “Da fuori la gente pensa subito a Pogba e Dybala, ma tutti mi hanno impressionato in allenamento, sono dei fenomeni”.

Buona sera Alessio, dopo la firma col Pescara erano tante le squadre sulle tue tracce (il Teramo per esempio n.d.r.) perché hai scelto e voluto così fortemente la Samb? 

“Si è vero ho voluto fortemente i rossoblu, avevo promesso al presidente che in caso avessi scelto la Lega Pro sarei venuto solo qui. A San Benedetto c’è tutto per fare bene e crescere, dallo stadio ai compagni passando per un pubblico calorosissimo. Insomma, una delle migliori piazze in Lega Pro in assoluto.”

E la Samb l’hai conosciuta già, anche se da avversario. Era però una squadra diversa con un tecnico diverso rispetto al quella che ha vinto il campionato.

“Si è vero era una squadra diversa ma i calciatori erano quelli e mi ricordo bene che ci misero in difficoltà. Alla fine le qualità emergono sempre e vincono solo i migliori. La Samb è stata migliore di tutte e si è regalata la Lega Pro.”

Inevitabile parlare dei sei mesi di “montagne russe” che hai vissuto: dall’Avezzano alla Juventus. Cosa ti è rimasto dell’esperienza di Torino e che effetto ti ha fatto allenarti con i campioni d’Italia?

“Alla Juventus ti trasmettono una mentalità vincente ad ogni livello, che tu sia un calciatore della Primavera o uno di prima squadra e sicuramente mi porto dietro questo insieme a una struttura fantastica dalla società agli splendidi campi di Vinovo. Per quanto riguarda gli allenamenti con la prima squadra, ci allenavamo spesso con loro e la gente da fuori pensa subito ai Pogba o ai Dybala, certamente dei fenomeni ma vi posso assicurare che è un gruppo di fenomeni, tutti calciatori inarrivabili a vederli in allenamento.”

Sei rimasto deluso dal mancato riscatto da parte dei bianconeri, ti hanno spiegato la scelta?

“No loro non mi hanno spiegato il perché del mancato riscatto, è stata una loro scelta che ho accettato. Poi comunque è arrivato il Pescara e soprattutto adesso c’è la Samb, dove credo ci siano grandi basi per fare bene.”

Tu sei rappresentato da un procuratore emergente, quel Donato Di Campli che è anche l’agente di Verratti. Magari un segno del destino per provare a ripercorrere la strada del talento del Psg?

“Beh sarebbe un sogno arrivare a percorrere una carriera del genere ma credo comunque che sia necessario fare esperienza e gavetta prima di raggiungere certi traguardi. San Bendetto, ripeto, è la piazza migliore che ci potesse essere per me in questo momento.”

Forse è ancora presto ma te lo chiediamo comunque, ti sei fatto un’idea o una fantasia sul contributo in termini di gol e presenze che potrai dare quest’anno?

“No (ride n.d.r.), per ora penso solo a lavorare e a mettermi a disposizione del mister. Non mi prefiggo alcun obiettivo per adesso se non quello di mostrare tutte le mie qualità e di metterle a disposizione della squadra. Poi tutto quello che arriverà di conseguenza sarà ben accetto.”