SAN BENEDETTO DEL TRONTO- “Il Governo ha approvato un emendamento al decreto Enti locali che ripristina la legittimità delle concessioni in essere. Nel riordino della materia in conformità ai principi di derivazione comunitaria per garantire certezza alle situazioni giuridiche in atto, ed assicurare l’interesse pubblico all’ordinata gestione del demanio senza soluzione di continuità, conservano validità i rapporti già instaurati.”

Questo quanto comunicato dalla Cna nel pomeriggio del 19 luglio. Ma che significa per i concessionari di spiaggia in relazione alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue che pochi giorni fa aveva gettato nello sconforto i balneatori?

“L’emendamento in questionespiega Antonio Bianchini, responsabile di CNA Balneatori che salva anche le imprese pertinenziali, consente agli imprenditori balneari di lavorare con relativa tranquillità, fino a che il Governo non abbia attuato la riforma del comparto balneare marittimo”.

Insomma, dopo lo sconforto sembra arrivare la speranza per le migliaia di attività balneare italiane e di rimando anche per le decine e decine sulla costa rivierasca. E adesso cosa succederà? “E’ necessaria un’immediata convocazione del tavolo tecnico tra Governo, Regioni, Comuni e sindacati per arrivare a una proposta forte e condivisa che, dopo la norma-ponte, assicuri continuità aziendale alle attuali imprese ed escluda le procedure comparative.” spiega ancora Bianchini.

Insomma la questione non può dirsi conclusa ma l’indirizzo del Governo scongiurerebbe per adesso il pericolo di una gigantesca “asta di massa” che si era profilata nei giorni scorsi dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue. Si attendono nuove puntate.