SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Nella giornata di ieri l’amministrazione, e in particolare il primo cittadino Piunti e l’assessore, con delega al commercio e alle attività produttive tra le altre, Olivieri, ha incontrato in una sorta di tavola programmatica i rappresentanti di Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti. Incontri che, comunicano dal Comune, continueranno con cadenza bimestrale.

Sul piatto più che altro la “cortesia”, vogliamo chiamarla così, di un colloquio che raccontano essere stato per lo più conoscitivo, come da prassi abbastanza comune all’insediamento di un nuovo esecutivo, anche se qualche istanza di rilievo è stata portata alla luce.

Da quanto riportano dagli uffici di Viale de Gasperi, esigenze o problematiche impellenti non sono state evidenziate dalle associazioni di categoria, sebbene qualche protesta si sia levata dai rappresentanti delle tre associazioni. Le tre categorie in particolare hanno portato alla luce un disagio dovuto ai controlli di azienda sanitaria, Gdf e Ispettorato del lavoro, controlli che per le categorie sarebbero “troppo invasivi negli orari e in talune modalità ostative delle attività”.

Altre evidenze sono poi emerse per quanto riguarda il mercato settimanale, con i commercianti mobili che si sarebbero lamentati di una tassa, di 25 euro per ogni giorno di lavoro, introdotta tre anni fa da delibera della vecchia amministrazione e che è sostanzialmente una tassa di posteggio. Sentito sull’argomento, l’assessore al commercio ha garantito che la questione sulla vecchia delibera “verrà presentata al tavolo delle discussioni col Sindaco in un prossimo futuro”.

Sempre Filippo Olivieri ha poi tenuto a precisare infine alcuni indirizzi dell’amministrazione sul mercato bisettimanale sambenedettese. Per il membro della giunta “il mercato andrebbe rivisto da un lato per farlo crescere attraverso la differenziazione dei prodotti offerti e l’aumento della loro qualità, e dall’altro lato”- continua il politico- “andrebbe trovato un equilibrio nella logistica e organizzazione, per non penalizzare gli esercenti delle attività commerciali e dei negozi del corso e per non congestionare troppo il centro cittadino, tenendo presente le esigenze commerciali e produttive di tutti”.