GROTTAMMARE – E’ in corso in questi giorni il secondo trattamento antipunteruolo previsto nel Piano di prevenzione e cura delle palme Phoenix canariensis del territorio comunale. L’intervento è realizzato nelle ore notturne, per non interferire con le attività balneari, trovandosi sul lungomare quasi tutti gli alberi da trattare.

I risultati ottenuti dal programma di prevenzione attivato in via sperimentale lo scorso anno, con un calo sensibile delle piante di proprietà pubblica attaccate dal coleottero, hanno convinto l’amministrazione comunale a ripetere l’esperienza che ha ridotto a 8 le palme infestate sulle 319 sottoposte a trattamento preventivo (8 a fine 2015, rispetto a 48 palme infestate nel 2014).

Anche per l’anno 2016, pertanto, sono stati pianificati quattro cicli di trattamento, a quello attuale seguirà un ciclo di interventi a settembre e un altro alla fine  di ottobre.

La ditta incaricata è Nico Green di Tortoreto (TE). Il costo complessivo del lavoro è di 13.230 € iva compresa; il numero delle palme da trattare è poco più di 300.

L’obiettivo da raggiungere consiste nel riuscire a bloccare la diffusione del coleottero, colpendolo quando si trova nella fase larvale. E’ in questo momento del suo ciclo vitale, infatti, che il punteruolo procura danni maggiori alla pianta: le larve si nutrono del “cuore” della palma  che si trova all’apice del fusto, decretandone la morte.

L’intervento prevede l’utilizzo di principi attivi registrati e autorizzati dall’Assam per le palme in aree urbane. I prodotti utilizzati sono a bassa tossicità, ma saranno distribuiti in modo tale che non si verifichino dispersioni nell’ambiente. Appositi cartelli segnaleranno gli alberi in corso di trattamento.

QLIl punteruolo rosso ha colpito più di 850 esemplari del patrimonio palmizio (Phoenix canariensis), pubblico e privato, nell’arco di sei anni (2009-2015). Attualmente, il numero delle palme pubbliche (di tutte le specie) ancora in vita si aggira intorno ai 700 esemplari.

Dal 2009 ad oggi sono stati eseguiti 2 censimenti numerici per la sola palma Phoenix, uno nel 2011, che ne contava 850, e uno nel 2015, che ne ha contate 323; nel corso di 5 anni, dunque, il 62% (cioè 527 palme) delle Phoenix è  stato colpito  e di questo circa il 30% è ancora in vita (ovvero circa 160 palme).