
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ogni giorno una novità nel segno della mancata coesione per il Partito Demoocratico sambenedettese, dilaniato ancora dalla sconfitta elettorale del 19 giugno. A tenere banco ovviamente è l’ipotesi che l’ex candidato sindaco Paolo Perazzoli resti in consiglio comunale, nonostante gli annunci dei mesi e delle settimane scorse dove aveva assicurato che si sarebbe dimesso in caso di sconfitta. Ma in tanti, secondo l’ex consigliere regionale, gli starebbero chiedendo di restare.
A beneficiare di un suo abbandono sarebbe primo fra tutti Pasqualino Marzonetti, che nella lista dei consiglieri non entrato nel pacchetto dei quattro spettanti al Pd sarebbe il primo a subentrare. Un po’ a sorpresa, dunque, almeno per Perazzoli e Di Francesco, è stata la sua presa di posizione alla riunione del Pd martedì scorso, quando Marzonetti ha affermato che non firmerà il ricorso per la cosiddetta “Anatra Zoppa“, ovvero per l’ipotesi che Piunti debba fare il sindaco con un gruppo di consiglieri di minoranza, poiché le liste a sostegno di Perazzoli, al primo turno, hanno superato il 50% (ma Perazzoli perse 5 punti rispetto alle coalizioni).
Marzonetti, tra le critiche dei presenti, avrebbe garantito che non firmerà il ricorso perché reputa conclusa quella fase e reputa che i cittadini sambenedettesi abbiano espresso la loro opinione al ballottaggio assegnando il governo cittadino a Piunti. Intanto questa sera Perazzoli dovrà sciogliere ogni dubbio circa la sua eventuale accettazione del ruolo di consigliere comunale.
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Ecco, una mosca bianca nel PD…L’ accettazione di una realtà politica ( volenti o nolenti ha vinto Piunti il ballottaggio…) che, se condivisa da tutte le liste in appoggio a Perazzoli, farebbe non solo risparmiare tempo e denaro al comune ( sarei curiosa di sapere chi paga l’ assistenza legale per il ricorso), ma darebbe un segno di collaborazione politica che va oltre la poltrona e guarda al bene di San Benedetto, va oltre le ideologie faziose partitocratiche e getta, con i passi successivi in questa direzione, una base alla collaborazione e non sempre allo scontro…. Se la minoranza eletta… Leggi il resto »
D’accordo ma mi raccomando è importante che anche i commentatori non siano di destra o di sinistra o di centro. O meglio non ragionino sempre e soltanto in funzione della propria preferenza elettorale ma obiettivamente. Vale per tutti. Soltanto così potremo, insieme, risultare utili per il bene delle nostre città. Grazie.
Visto che si è instaurato un segnale di distensione e collaborazione per il proficuo bene della città, mi piacerebbe sapere quali siano i programmi tecnico-politici -amministrativi che nascono dalla sinergia di tutte le forze di maggioranza e minoranza.
Se l’alba di una nuova era è questa ne sarei felicissimo. Spero solo che questa non sia una trappola per topi. Il cittadino è già ” arrufato” e sarebbe l’ennesima beffa!!
Fra una trentina di giorni ( considerate le chiusure estive dei tribunali) avremo una traccia…. Piunti, a mio umile avviso, ha il dovere di continuare, senza lesinare sforzi, su questa strada, non solo a parole, ma confrontandosi con l’opposizione stessa, programmando, per il futuro, gruppi di lavoro misti con deleghe esecutive anche alla minoranza….Deve iniziare una stagione di responsabilizzazione….La minoranza, da parte sua, deve cooperare….Nessuno nega la difficoltà di un processo del genere, ma se si sono candidati per “il bene della città”, che lo perseguano…
Per noi principalmente