ANCONA – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Difesa della Costa, Angelo Sciapichetti, ha trasmesso al Consiglio delle autonomie locali (Cal) affinché esprima il proprio parere, lo schema di deliberazione inerente i criteri e gli indirizzi per la ripartizione delle risorse a difesa della costa per gli anni 2016 e 2017.

“Diamo una risposta, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili nel bilancio 2016-2018, ad un problema che riguarda un po’ tutta la regione”, commenta Sciapichetti. “Gli interventi – prosegue l’Assessore – avvengono attraverso la collaborazione con le amministrazioni locali, alle quali, tramite il Cal, sottoponiamo i criteri di riparto delle risorse. Si trattata di 2,5 milioni di euro che vanno a finanziare interventi per l’attuazione del Piano di gestione integrata delle aree costiere. Attivano due linee di intervento, 2 milioni a difesa della costa e manutenzione degli arenili, mentre 500 mila euro andranno allo stesso tipo di interventi, ma cofinanziati da risorse non regionali.

La prima linea di intervento prevede che 2/6 delle risorse siano destinati in parte uguale a tutti i comuni interessati, mentre 1/6 sarà attribuito in base alla lunghezza della costa compresa in ciascun comune, un ulteriore 1/6 sarà distribuito in relazione alla lunghezza della costa protetta da opere rigide di difesa e per i restanti 2/6 in percentuale alla superfice di spiaggia e lido.

La seconda linea di intervento è dedicata a promuovere la compartecipazione finanziaria agli interventi di difesa da parte degli enti attuatori con fondi propri e/o privati. In particolare sarà necessario che l’amministrazione locali si impegni a cofinanziare una quota almeno pari a quella oggetto della richiesta di contributo a valere su questa seconda linea di intervento, per un minimo di 25 mila e un massimo di 100 mila euro, e che le opere su cui si interviene non siano state oggetto di manutenzione negli ultimi cinque anni. In caso di richieste superiori alle disponibilità e si verifichino situazioni di parità tra aventi diritto, si procederà a stilare una graduatoria in base a criteri che daranno priorità alle opere a difesa di civili abitazioni o infrastrutture pubbliche e alla maggior quota di cofinanziamento garantito da risorse proprie”.

I comuni dovranno presentare i progetti relativi ad entrambe le linee di intervento, completi di pareri e autorizzazioni, entro 120 giorni dalla trasmissione del decreto di ripartizione delle risorse relative alla prima linea di intervento, emanato dal Dirigente del Servizio Infrastrutture Trasporti Energia.