SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo una nota diramata dai familiari di Luisa Talamonti a tutti gli organi di stampa.

Con grande gioia ed emozione la famiglia di Luisa Talamonti comunica che Luisa è stata ritrovata alle 16.45 di domenica 3 luglio, in una zona impervia tra Arquata del Tronto (AP) ed Accumoli (RI), in discrete condizioni anche se provata dalla stanchezza avendo girovagato dal 23 giugno tra i boschi senza rifocillarsi.

Luisa dopo essersi ripresa presso la struttura delle Terme di Acquasanta ha ricevuto le cure e gli accertamenti del caso al pronto soccorso di Ascoli Piceno ed infine ha raggiunto la propria abitazione.

Sin dal primo momento era nelle condizioni di compiere un gesto inconsulto ma la svolta per farla desistere è avvenuta sabato 2 luglio quando si è recata presso un esercizio di scommesse di Amatrice dove con un euro dei 3,50 a disposizione è riuscita ad accedere ad internet scoprendo tutta la solidarietà nei suoi confronti, attraverso gli articoli di stampa e le trasmissioni tv, mediante le quali ha potuto rivedere i suoi familiari e tutta la loro apprensione per la sua scomparsa, ed apprendendo inoltre che il suo avvocato era Raffaele De Chiara, suo stimato cliente fin dall’anno 2000, quindi ha deciso di voler ritornare a casa.

Certamente poter vedere tanta gente che si era presentata in piazza per mostrarle vicinanza ed affetto, deve averle dato quella scossa emotiva capace di destarla dal suo torpore psicologico, generato dalle difficoltà legate alla gestione della sua attività commerciale che le saranno sembrate di una gravità tale da indurla al gesto disperato del suo allontanamento; quasi che, fuggendo, avesse potuto cancellare o allontanare per sempre quelle preoccupazioni.

Non avendo soldi, benzina ma soprattutto la forza di guidare ha cercato di mettersi in evidenza alla gente del posto fino a quando è stata segnalata ai carabinieri prima alle 12,30 di sabato e poi alle 13 di domenica nel distributore della Esso di Trisungo intenta a rifornirsi di carburante dopo aver ricevuto in prestito da una coppia di Rieti 10 euro.

Quindi i familiari, parenti e amici, avvertiti di ciò, nel pomeriggio di ieri si sono recati numerosi in quella zona, chiedendo informazioni a persone del luogo, accrescendo così la loro fiducia, grazie ai riscontri positivi ricevuti circa la sua presenza in quei luoghi nei giorni precedenti, trascorsi ai limiti della disperazione ed in cerca di cibo e benzina.

Il  ritrovamento è stato opera proprio dei suoi familiari ed amici che poi hanno richiesto ed ottenuto l’assistenza del Corpo Forestale della Stazione di Arquata del Tronto che intervenuti prontamente hanno verbalizzato il ritrovamento.

Solo quando si è potuta rendere conto di non essere così sola come temeva, deve aver riacquistato un po’ di  fiducia e coraggio nell’affrontare la realtà, inducendola, seppure  inconsciamente, a muoversi con la sua macchina fino a farsi notare e quindi ritrovare, ormai allo stremo delle sue energie, fortemente provate, tanto sotto l’aspetto psicologico, quanto nel fisico, non avendo più la forza neanche di guidare.

I familiari porgono vivissimi ed accorati ringraziamenti a tutti quanti, in questi giorni, hanno mostrato loro conforto ed affetto, contribuendo al felice epilogo della vicenda, pur nella consapevolezza delle difficoltà tuttora irrisolte da affrontare.

Luisa è stata salvata dalla macchina della solidarietà, dei familiari, amici, di tutta la comunità locale e degli organi di informazione.

In particolare ringraziano l’avvocato Raffaele De Chiara che, prima con affetto e stima verso Luisa e poi come legale si è ininterrottamente prodigato con iniziative e suggerimenti, l’Arma dei Carabinieri, ed in particolare il Mar.a Gabriele Luciani, comandante della Stazione dei Carabinieri di Monteprandone; la Onlus “ASMO di VIVIANA CAMPANELLI”, per la preziosa collaborazione al reperimento dei fondi in suo favore.