SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pasqualino Piunti non rinnova gli incarichi in scadenza dei dirigenti Germano Polidori ed Antonio De Santis. Il neo-sindaco assegnerà ad interim le deleghe a Farnush Davarpanah – per quanto concerne il settore Urbanistica – e ad Antonio Rosati per quel che riguarda l’Ambito Sociale 21.

Ore contate anche per la dirigente dell’ufficio legale avvocatura Marina di Concetto. Tutti e tre gli incarichi erano stato assegnati da Giovanni Gaspari. La decisione rientra in un processo di discontinuità dalla precedente amministrazione.

Bocche cucite invece sul toto-giunta. Piunti ha invitato i componenti delle sue liste a proporre dei nomi, che verranno valutati dallo stesso primo cittadino. Se gli assessori saranno 7, almeno 3 saranno donne; qualora si scendesse a 6, la quota rosa scenderebbe a 2.

“Il primo Consiglio Comunale si terrà probabilmente il 9 luglio – afferma Piunti – in quel giorno ufficializzeremo la squadra, ma potremmo farlo pure prima se troveremo rapidamente un’intesa”.

La delega alla cultura andrà a braccetto con l’istruzione, urbanistica, bilancio e sociale non avranno abbinamenti, il commercio correrà col turismo. Pacchetto a tre per lavori pubblici, ambiente e viabilità e lo sport convivrà con le politiche giovanili.

Intanto, il centrosinistra sembra sempre più deciso a ricorrere al Tar.  Al centro della discussione l’ipotesi di anatra zoppa, legata ai risultati conseguiti al primo turno, con le liste di Perazzoli che sommate toccarono il 50,88%. Il 29 giugno si terrà l’Unione Comunale del Pd. All’ordine del giorno l’analisi del voto e la possibilità di appello al tribunale amministrativo.

Sono tranquillissimo e mi sono già messo al lavoro – replica Piunti – sono stato legittimato dai cittadini. Ognuno è libero di attuare le azioni che crede. Non sono un esperto di diritto, ma per logica dico che non esiste una legge che possa garantire l’ingovernabilità di un ente. Per ora sono forte dei 15 consiglieri più uno che mi hanno attribuito e con loro vado avanti con assoluta serenità”.