SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cinquanta persone, un unico coro: “Paolo, non ci lasciare”. Martedì pomeriggio, Via Balilla: Perazzoli riunisce i suoi per analizzare la pesante sconfitta elettorale e programmare il futuro. Ma del domani nessuno ha voglia di parlare; troppo recente la batosta per pensare alla ricostruzione.
“Non puoi mollare, abbiamo bisogno di te e della tua esperienza”, affermano in coro i sostenitori. Perazzoli ascolta, prende appunti. Non sembra però disposto a cambiare idea: “Mi chiedete un grande sacrificio, mi ero riproposto per fare il sindaco, ma la città ha deciso in un’altra maniera. Sedere in Consiglio non avrebbe senso. Fare il consigliere d’opposizione è più difficile che fare il consigliere di maggioranza. Si può continuare a fare politica da fuori, se servirà un aiuto potrò darvelo ugualmente”.
I fedelissimi insistono. Si fa notare come un ripensamento di Perazzoli sbarrerebbe le porte a Pasqualino Marzonetti, sulla cui testa pendono giudizi negativi da parte dei presenti.
Perazzoli darà una risposta venerdì o, male che vada, la settimana prossima. Qualcuno gli pone sul tavolo una terza ipotesi: sedere in un primo momento nell’emiciclo per poi abbandonare entro la fine dell’anno.
L’ex consigliere regionale torna sulla debacle di domenica e si dice sorpreso per le mancate dimissioni di Antimo Di Francesco e Sabrina Gregori. Ricorda inoltre il regolamento firmato alla vigilia delle primarie, col quale si obbligavano i partecipanti a sostenere chiunque avesse vinto: “Il giorno del ballottaggio uno di loro invitava la gente a votare Piunti, figuriamoci”.
Marco Curzi, unico rappresentante in assise di Rinnovamento e Progresso, sottolinea come nel corso dei mesi si sia appannato il messaggio di totale discontinuità dalla giunta Gaspari. “La gente ha percepito un riavvicinamento tra te e il primo cittadino”, osserva. “Che non c’è mai stato” ribatte immediatamente Perazzoli, che definisce un’imboscata le notizie fatte uscire alla vigilia del voto.
Nei prossimi mesi Rinnovamento e Progresso potrebbe trasformarsi in un’associazione aperta a tutti coloro che vorranno avvicinarsi alla politica, o un’alternativa a chi non si riconosce più nel Pd. Da valutare pure il destino della sede di Via Balilla. Potrebbe restare aperta, a patto di un sacrificio economico dei supporter.
Perazzoli e il suo partito si confronteranno in occasione dell’Unione Comunale che si svolgerà a fine giugno. “Il clima da resa dei conti non può guidare gli animi di una classe dirigente che si è candidata a governare la città – commenta la Gregori – questo contribuisce ad allontanare i cittadini dalla politica: delle dinamiche interne dei partiti, le persone non sanno cosa farsene. Ora non è tempo di processi, ma di coesione e di un esercizio obiettivo di umiltà ed autocritica. Bisogna tornare a guardarsi in faccia nel pieno rispetto reciproco, con la consapevolezza che l’unico obiettivo che ci tiene uniti è il bene della nostra città e del nostro Paese. Abbiamo la necessità di ritrovarci con la voglia di analizzare quanto successo ma subito dopo di ripartire e ricostruire un progetto alternativo a questa destra e al populismo pentastellato dilagante, tutti insieme proiettati al prossimo referendum di ottobre”.
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Leggo: “Il giorno del ballottaggio uno di loro invitava la gente a votare Piunti, figuriamoci”. Sarà non ho possibilità di verifica e peraltro non mi interessa. Al riguardo però penso che nell’articolazione dell’articolo si coglie un invito alquanto esplicito al candidato sindaco del Pd, ormai ex, che secondo me deve essere preso in considerazione. Perché? Perché penso che è terminata la fase di ex candidato sindaco e inizia (forse è già iniziata) quella solo sospesa del dirigente politico di partito. Chi pensa che faccia il pensionato si sbaglia di grosso, almeno questa è la mia opinione. Si tenga conto anche… Leggi il resto »
….spendida persona il sig. Manfroni che molto coerentemente si è dimesso… la Gregori e gli altri cosa aspettano????
Perazzoli che oggi accusa il PD di aver fatto votare a destra si chiederà chi lo ha votato alle primarie? il sig. Perazzoli alle primarie ha chiesto supporto a rappresentanti di destra ??
detto questo se Perazzoli non fa il consigliere e quindi si dimette è veramente la cosa più triste che puotrà fare…
Pompei salvaci tu!!!
Perchè Di Francesco e la Gregori si doivrebbero dimettere? Sono riusciti nell’intento di far fuori tutti i personaggi scomodi che stavano provando a cambiare il PD, altro che dimettersi, questi avranno un premio dal lupo
Certo che se l’avvicinamento Gaspari-Perazzoli fosse stato inventato, viste le reazioni (“Non sia mai” “La gente ha percepito”) l’uscita del ex sindaco è avvenuta con il botto. Fossi in lui mi arrabbierei per essere stato considerato come la ‘peste’. A me sembra un’esagerazione. Non oso dire il mio pensiero se si è trattato di un tranello come qualcuno vocifera.
Direttore vedendo da quale redazione è uscita la notizia viene da pensare che il tranello sia certo….
Ogni volta che si perde si parla di coesione, che se uniti vincevamo, però quando si giunge al dunque si litiga e ci si divide sempre. Anche questa tornata si è andati divisi e si è perso, ma fatela finita e siate più umili e soprattutto non offendete la città in quelli che vi hanno creduto, gli stupidi sono finiti. Adesso stiamo alla finestra e all’opposizione per colpa vostra, solo vostra. Per la vostra boria e il vostro “io sono meglio di quell’altro”. Porco Boia.
Approvo pieno!!
Perché di Francesco e la Gregori nn si devono dimettere? Hanno fallito ke stanno fare ? Sperano di fare meglio in futuro dopo aver perso credibilità?