SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune di San Benedetto torna nelle mani del centrodestra esattamente dieci anni dopo la prima vittoria di Giovanni Gaspari, successiva al commissariamento dell’amministrazione Martinelli.

Autore del capolavoro Pasqualino Piunti, eterno secondo che oggi si gode la rivalsa sui detrattori: “Ho sempre aspettato il mio momento, tante volte ho fatto passi indietro. La gente ha saputo apprezzarmi, non ho mai messo al primo posto i personalismi”.

Se Perazzoli aveva messo in preventivo almeno due giorni di riposo in caso di vittoria, il neo-sindaco azzurro non vede l’ora di accendere i motori. “Vorrei riunire la prima maggioranza già lunedì pomeriggio, ma credo sia difficile. Ne parlerò con la squadra, valuteremo”.

Il primo impegno? Convocare i presidenti dei comitati di quartiere ed istituire una task-force per la risoluzione dei problemi più urgenti di decoro urbano.

Alla giunta si penserà in seguito: “Alle deleghe non ho mai pensato nemmeno per un minuto e nessuno dei miei sostenitori è venuto a chiedermi niente”, puntualizza Piunti. Nomi dunque non se ne fanno, anche se prende sempre più corpo l’ipotesi di una presidenza del Consiglio Comunale affidata a Pierluigi Tassotti.

Due assessorati verranno certamente assegnati a donne (Ruggieri e Carboni in pole). Altrettanto sicura è la volontà di Piunti di scollegare la delega al sociale da quella al turismo, collegando quest’ultima al commercio. “Discernerò in modo netto l’azione burocratico-amministrativa da quella politica – affermò il leader del centrodestra alla vigilia del ballottaggio – chiamerò i dirigenti e l’assessore e dirò loro di lavorare sul programma di mandato. Saranno loro a dar risposte al politico, non mischierò i ruoli e non farò forzature. Ma non farò sconti laddove non si portasse avanti ciò per cui siamo stati eletti”.