
“Il Consiglio di Stato, con sentenza del 1° marzo del 2012, numero 1127, pagina 115, ha precisato che, in assenza di una specifica disposizione normativa, il numero di seggi pari al 60%, da assegnare in virtù del premio di maggioranza, deve essere determinato, in caso di cifra decimale, attraverso l’arrotondamento per eccesso, anche nei casi in cui tale numero contenga una cifra inferiore ai 50 centesimi”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Chi succederà a Gaspari sarà un po’ più fortunato: sembra non debbano essere 14 ma 15 i consiglieri di maggioranza (più il sindaco), mentre fino ad ora il sindaco uscente Giovanni Gaspari si è dovuto accontentare di 14 consiglieri comunali. Saranno quindi 9 e non 10 i consiglieri di minoranza, e di questi due o tre saranno a favore della coalizione Orgoglio Sambenedettese (sicuri Giorgio De Vecchis e Andrea Sanguigni, Barbara Sanavia entrerà in consiglio solo in caso di vittoria di Paolo Perazzoli al ballottaggio).
Scriviamo col condizionale perché non è stata inviata alcuna comunicazione ufficiale – quanto mai auspicabile però in questo frangente – contenente le esatte indicazioni di conteggio da parte della Commissione Elettorale. La variazione deriva da una sentenza del Consiglio di Stato nel 2012, quindi successiva alle elezioni vinte da Gaspari su Gabrielli nel 2011. E deriva dal fatto che fino al 2011 sedevano in Consiglio Comunale, a San Benedetto, 30 consiglieri, e dunque il 60% assegnato alla maggioranza era pari a 18 consiglieri “tondi tondi”.
Dal 2015, in nome di una “revisione della spesa” che in certi casi, come questo, limita la rappresentatività dei cittadini in nome di due spiccioli di spilorceria pubblica, i consiglieri comunali a San Benedetto sono diventati 24 (più il sindaco). Dunque la ripartizione percentuale genera numeri non interi come in precedenza, e nella sentenza del Consiglio di Stato si legge che in questi casi i seggi per la maggioranza vanno calcolati per eccesso e non per difetto. Dunque 15 e non 14.
Attendiamo la comunicazione ufficiale, a questo punto dopo il voto del 19 giugno, per capire chi sarà il beneficiario di questa disposizione (per la maggioranza) e chi invece rischia di non entrare in consiglio (per la minoranza).
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Falcioni giusto pochi giorni mi fa mi derideva per aver semplicemente detto quanto riportato in questo articolo… Questa è la considerazione che avete dei vostri lettori
Quindi? Nessuno lo ha deriso
Falcioni, comunque, continua a dire 14. Non ha mai smentito
C’è stato un grandissimo malinteso. A partire da chi ne conta 15 col sindaco incluso e chi 15 senza sindaco. Io facevo riferimento all’attuale disposizione che dava 10 consiglieri alla minoranza, 14 alla maggioranza + il sindaco. Lei continuava a smentire il mio conteggio, a quel punto le ho linkato il sito del comune per spiegarle le mie ragioni. Onestamente non ho notato il suo riferimento alla sentenza 2012 e me ne scuso, purtroppo sono stato per 4 giorni impegnato a dei corsi di formazioni e non ho avuto modo di approfondire. Ps: se avessi conosciuto la sua identità avrei… Leggi il resto »
Il sindaco non si conta mai nei numeri del consiglio. La stessa chiamata alle urne è espressamente per la “elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale” due cose distinte: 1 sindaco e 24 consiglieri.
Gliene avevo scritte anche un po’ di altre, di spiegazioni e note, ma sono state cancellate. Evidentemente ritenute poco interessanti: peccato, avreste evitato di dire (e far credere ai lettori) cose inesatte. La mia mail l’avete, per ogni esigenza
Anche le sue generalità oltre la mail, se possibile. Magari conoscendola prima avremmo dato più peso alle sue spiegazioni. Uno dei tanti problemi degli anonimi.