
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ci si permetta un po’ di ironia zoologica, partendo dal titolo, per descrivere la situazione del centrodestra sambenedettese o, comunque, dell’area No-Perazzoli. Perché la situazione imporrebbe, da parte delle tre cuspidi del centrodestra, una sola soluzione: l’alleanza e quindi l’azzeramento del vantaggio – indubbio – che Perazzoli gode dopo il voto del 5 giugno.
Concentriamoci sul centrodestra. Massimiliano Castagna e la Lega Nord non sono entrati in consiglio comunale ma daranno seguito a quanto già annunciato prima del voto: e sosterranno Piunti. Massimiliano Castagna sarebbe spendibile, per Piunti, come un assessore al Bilancio qualificato e stimato anche dalle opposizioni.
Diversa invece la situazione con De Vecchis e Orgoglio Sambenedettese. Nei mesi precedenti al voto non se le sono mandate a dire. De Vecchis ha accusato i partiti, tutti, compreso soprattutto quel Fratelli d’Italia che fa parte della coalizione di Piunti, di non essere democratici. Ora, lo scenario prevede due opzioni:
- Orgoglio Sambenedettese resta la forza “antisistema” in consiglio comunale, con lo stesso De Vecchis, Andrea Sanguigni e Barbara Sanavia, all’opposizione netta. Per cinque anni.
- Orgoglio Sambenedettese accetta una proposta di Pasqualino Piunti e il 19 giugno vanno alla sfida comune contro Perazzoli.
Nel primo caso si mantiene intatta l’identità, ma occorre puntare ad un orizzonte di resistenza molto lungo, e valutare anche come un movimento civico debba agire nel lungo periodo.
Nel secondo caso potrebbero esserci delle lacerazioni interne con una parte dei sostenitori che non accettano apparentamenti.
Tuttavia la politica è questa, o solo questa forse: capacità di mediazione e confronto. Il confronto e la mediazione sono valutabili sono in base ai risultati che consentono di raggiungere. E se ovviamente Castagna potrebbe essere un ipotetico assessore al Bilancio, De Vecchis e un altro esponente di Orgoglio Sambenedettese dovrebbero ambire al ruolo di vicesindaco e un altro assessorato (o Presidente del Consiglio Comunale?). Ma sarebbe, questo, un rischio di poltronificio.
Importante sarà allora capire quali sono i due o tre punti programmatici inderogabili per Orgoglio Sambenedettese. A quel punto tutti – noi cronisti ma soprattutto i cittadini – potranno fare le loro valutazioni.
In questo contesto, resta ovviamente il cerino in mano a Piunti: pensare di recuperare 15 o 10 punti da Perazzoli è possibile, ma non sempre c’è un Vincenzo Nibali capace di recuperare 5 minuti dalla maglia rosa in due tappe. Nell’altro caso, si metterebbe dietro un gregario con l’ambizione di essere capitano e il rischio che magari, sul prossimo Mortirolo, scatti perché ha gamba.
Abbiamo iniziato con una metafora zoologica, abbiamo finito con un esempio ciclistico. Pensiamo, alla fine, di esserci fatti capire.
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Sono dell’idea che De Vecchis non cederà ad una proposta di Piunti e dunque che Perazzoli vincera’ con poche difficoltà il ballottaggio. Se, da un lato, una parte della cittadinanza ha dimostrato di esser capace di continuare a votare un partito che negli ultimi 10 anni di amministrazione ha fatto poco bene (per usare un eufemismo), dall’altra Piunti non convince gli scontenti PD ed i 5 stelle. Un De Vecchis al ballottaggio avrebbe quasi sicuramente vinto invece
C’è anche chi non è andato a votare al primo turno ma ci andrà al ballottaggio (una persona me lo ha assicurato ieri)
Per vincere esiste solo una strada, e forse non basterà nemmeno, unirsi. Ovviamente facile a dirsi, difficile da fare! La cosa brutta di questa vicenda è che si tornerà alla vecchia politica fatta di inciuci, scambi di poltrone e quant’altro… ma così è la vita!