SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Festa della Repubblica trasformata in ennesima occasione per puntare il dito contro i nemici. Alla Palazzina Azzurra, nell’ultimo suo intervento pubblico da sindaco, Giovanni Gaspari se la prende con i critici – intesi anche come giornalisti – che farebbero apparire negativamente la città all’esterno.
Il primo cittadino sfrutta l’esempio della fiction Rai in fase di lavorazione in Riviera: “In conferenza stampa gli attori sono rimasti colpiti dalla bellezza di San Benedetto tanto da non voler più ripartire, ma un giornalista ha chiesto loro di trovare qualche criticità. Sempre le critiche devono trovare?”.
Stavolta niente hashtag contro i gufi, ma poco ci manca. Nel mirino finiscono pure coloro che in questi dieci anni hanno effettuato esposti e denunce e gli avversari politici incapaci di digerire le sconfitte elettorali.
Il tutto è accaduto alla presenza di diversi esponenti del centrodestra, tra cui Pasqualino Piunti, che hanno immediatamente stigmatizzato l’episodio: “Le celebrazioni del 2 giugno sono lo scenario meno adatto per fare certe esternazioni. Fino all’ultimo Gaspari non si smentisce”.
In Palazzina c’erano inoltre rappresentanti dei comuni di Montedinove, Monteprandone, Ripatransone, Acquaviva Picena, Grottammare, della Provincia di Ascoli Piceno, della Regione Marche e le maggiori cariche militari, le associazioni d’arma e combattenti, l’Anpi e moltissimi cittadini e cittadine.
Gaspari ha poi posto l’accento sul fatto che la cerimonia si ripete da dieci anni e vuole essere occasione per consegnare la Costituzione ai neo maggiorenni, dar loro il benvenuto nel mondo adulto, spronarli per renderlo migliore e affidare loro un compito difficile: diventare cittadini consapevoli che vivono nel rispetto dei principi della Carta per mantenere la coesione nella società civile.
La parola è successivamente passata alla professoressa Rita Forlini, dell’Istituto Provinciale per la storia del Movimento di Liberazione di Ascoli Piceno, che ha proposto una riflessione sulla Festa della Repubblica e, in occasione dei 70 anni dallo svolgimento del referendum e del 2 giugno 1946 e del suffragio universale, si è soffermata sul cammino verso la piena cittadinanza delle donne, dalla Resistenza alla Costituzione.
“Settant’anni fa – ha esordito la professoressa Forlini – in questo giorno, circa venticinque milioni di italiani si recarono alle urne, erano quasi il 90% degli aventi diritto. Di questi quasi tredici milioni erano donne: per molte era la prima volta in assoluto, altre avevano già votato alle amministrative di marzo. Di fatto quel 2 giugno 1946 fu il giorno del suffragio universale durante il quale si scelse di non essere più sudditi, ma cittadini di una Repubblica dove anche le donne potevano scegliere ed essere scelte. Oltre al Referendum, infatti, si votò anche per eleggere i rappresentanti dell’Assemblea Costituente i quali scrissero, nero su bianco, i valori custoditi nella Carta Costituzionale”.
A seguire, Giacomo Di Paolo del Liceo scientifico “Rosetti”, Nicolò Tomassini del Liceo Classico “Leopardi”, Monica Marconi Sciarroni dell’Istituto “Capriotti” e Giulia Lucidi dell’Istituto Alberghiero “Buscemi”, in rappresentanza di tutti gli studenti degli istituti cittadini che hanno partecipato al viaggio d’istruzione in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, hanno raccontato le emozioni provate durante la visita al campo di concentramento di Mauthausen e a Steyr, città gemellata con San Benedetto del Tronto.
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I protagonisti di uno sceneggiato, destinanato con ogni probabilità a non passare alla storia della cinematografia mondiale, che hanno visto una intera città messa a loro disposizione (locali, immobili ed automezzi pubblici, traffico deviato etc. etc.) cos’altro avrebbero dovuto dire almeno formalmente???
O forse ci si vuol far credere che non abbiano visto lo stato di strade e marciapiedi, vandalizzazioni e pseudo graffiti, sporcizia ed immondizia abbandonata ovunque ed altre “perle cittadine”???
Una cosa sono le “dichiarazioni ufficiali” davanti ai microfoni, ben altra la realtà quotidiana!!!!
Diicono sempre così di qualunque posto li ospiti, come nei concerti pop. D’altroonde non costa niente e gli regala popolarità
Oggi pomeriggio relax…ho visto un servizio sui padri costituenti, che differenza da questi politici, per cultura, sensibilità, capacità. Gaspari farebbe bene a fare fagotto in fretta, ma prima dovrebbe fare mea culpa per non aver adempiuto alle sue promesse (bis) elettorali. Se San Benedetto è stata apprezzata dagli attori della fiction, non è certo merito della sua amministrazione. Che cosa ha fatto in questi 10 anni per migliorare l’immagine della città? Il lungomare di Porto d’Ascoli, dove gli piace passeggiare, è stato realizzato da Martinelli, la riqualificazione della pineta del centro con i contributi intercettati dall’onorevole Scaltritti. Il lungomare storico,… Leggi il resto »
oh ma i parcheggi sul lungomare non dovevano andare per la riqualificazione?