ACQUAVIVA PICENA – Episodio increscioso accaduto nella tarda serata del primo giugno. Ad Acquaviva Picena si è verificato un litigio per futili motivi tra due stranieri ospiti in una struttura del borgo Piceno. La lite è sfociata in violenza quando uno dei due ha ferito l’altro con una sorta di lametta.
La persona rimasta ferita è stata trasportata in ospedale per le cure mediche. I carabinieri sono giunti poco dopo nella struttura e hanno rintracciato e arrestato l’aggressore.
A quanto riportato dall’Ansa, il responsabile è un 24enne pachistano richiedente asilo. Il ferito è un suo connazionale ed è stato colpito al volto dalla lametta riportando una ferita profonda: non è in condizioni gravi. I carabinieri hanno arrestato l’aggressore con l’accusa di tentato omicidio.
Si è svolto il Congresso regionale Usic a San Benedetto per eleggere direttivo regionale e provinciale
Il 29 gennaio a Roma si è tenuto il primo Congresso nazionale dell’Usic e le Marche sono state rappresentate da 4 figure: Andrea Cardilli (Sindaco di Colli del Tronto), in qualità di Segretario nazionale e 3 delegati tra regione e province.
Cittadinanzattiva: occorre più collaborazione tra Direzione Ast5 e Personale al Pronto Soccorso/Murg dell’ospedale “Madonna del Soccorso”
Dissenso tra la Natalini e il gruppo dei dirigenti medici. Riduzione dei posti letto e abolizione della guardia medica di notte al reparto Pronto soccorso. Contrazione e accorpamento personale infermieristico e O.S.S.
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i pakistani e gli africani alloggiati ad acquaviva a monsampolo ad appignano a villa pigna e san marco sono delle persone che sui mezzi pubblici(gratuiti per loro a spese della prefettura)si comportano in modo maleducato arrogante violento pericoloso per noi poveri pendolari e per gli autisti che sono stanchi delle continue minacce vessazioni .la situazione dei mezzi pubblici a bordo è diventata non sostenibile è fuori controllo e peggiora giorno per giorno nel disinteresse totale di tutti.ormai noi poveri cittadini pendolari siamo costretti a difendere gli autisti.
Non a caso sono ”richiedenti” e sono in attesa ( in Italia ci mettiamo un anno, in Germania un mese) per dare loro una risposta tramite Commissione Territoriale, nelle Marche c’è solo ad Ancona.
Poi ci sono vari tipi di protezione ( Internazionale, sussidiaria, etc) e non tutti dicono magari di scappare da guerre, molti di loro per esempio dichiarano di essere omosessuali e di fuggire perché altrimenti rischierebbero la pena di morte.