SETTIMANALE CARTACEO. È in edicola il numero 1076. Come sempre, oltre ai fatti più importanti degli ultimi sette giorni, tanto ‘sport minore’, dalla ginnastica al ciclismo, al pattinaggio, al rugby eccetera. Nell’inserto Lunedì Sport alcune foto della festa subito dopo Samb-Gubbio e due belle interviste al calciatore Davide Salvatori e al consulente della famiglia Fedeli, Simone Perotti

Da metà giugno infatti diventerà RIVIERA OGGI ESTATE e sarà in edicola ogni sabato, non più il lunedì. Resta un solo numero che dedicheremo alle elezioni del Comune di San Benedetto.

Lunedì Sport chiude dopo la sconfitta con il Gubbio che ha eliminato i rossoblu di casa dalla lotta per lo scudetto dilettanti. Uno zero a uno bugiardo per quanto si è visto in campo ma anche il pareggio non sarebbe bastato.

È stata una gara decisa da due grandi parate dei portieri, su Ferretti e Titone, due attaccanti tutto pepe.

Niente di grave visto che lo scudetto non faceva parte delle ambizioni rossoblu di inizio campionato. Un pizzico di pepe ce l’ha però messo il presidente Fedeli per il quale vanno fatti alcuni distinguo e non giudicato a caldo come fosse un brontolone irrecuperabile.  Vi spiego perché.

L’ho sentito appena finita la gara e prima che entrasse in sala stampa: presidente, se entrava quel tiro di Titone era fatta?

Ma cosa c’entra -la sua risposta-non capisco perché si sbagliano le formazioni. Né ho capito perché si è lasciato tanto tempo Flavioni su un loro attaccante (Ferretti Ndr) che lo superava sempre con troppa facilità

In effetti anch’io dalla tribuna stampa ho urlato affinché Palladini prendesse provvedimenti per fermare l’ala destra ospite, una spina sul fianco sinistro della difesa rossoblu. Ho quindi sollecitato il presidente sulla formazione sbagliata. Questa la sua risposta: “Al posto di Raparo avrebbe dovuto giocare Vallocchia che è più veloce e più portato a creare pericoli per la porta avversaria

Riflettendoci ho ritenuto che aveva ragione  anche perché Pezzotti avrebbe potuto giocare al posto di Flavioni. Però, riflettendo ancora, ho pensato che criticare la formazione dopo è troppo facile. 

A sorpresa ho scoperto invece che il presidente lo aveva detto già all’inizio della gara. A conferma che, come dice Simone Perotti nell’intervista che potete leggere nell’inserto sportivo, “Franco Fedeli capisce di calcio come pochi”. Ottavio Palladini fa parte dei ‘pochi’ e il presidente rossoblu lo sa benissimo. Guai a chi glielo tocca ma il calcio è fatto anche di fatti come quello appena descritto.

Oggi in tribuna c’erano Ridolfi e Esposito (quello del Matelica ed ex Chieti), uno dei due potrebbe già essere della Samb. Al sottoscritto piacciono molto entrambi ma è ancora più importante che resti Mario Titone, con due come loro in campo sarebbe ancora più devastante per le difese avversarie.