Pegorin 6,5: Agli albori della gara è Romano il primo a scaldargli le mani, poi il coefficiente di difficoltà dei suoi interventi inizia a salire, a cominciare dal “volo” con cui impedisce il gol a Ferretti a metà primo tempo, non può nulla sul gol di Conti invece.

Casavecchia 6,5: Impiegato nell’inedito ruolo di terzino destro ingaggia per tutta la gara un duello non troppo da “gentiluomini” fatto di contatto e sportellate con Sciamanna rivelandosi davvero affidabile e senza sbavature anche da laterale.

Flavioni 5: Non passano neanche dieci minuti che finisce sulla lista dei “cattivi” di Gariglio stendendo ingenuamente Ferretti che pian piano diventa il suo incubo, già dal 19’ quando solo un miracolo di Pegorin nega il gol all’ala umbra dopo una dormita del giovane terzino. Nel secondo tempo soffre meno ma rimane un po’ di incertezza in quella che non verrà ricordata come la sua miglior gara.

 Barone 5,5: Si ritrova a fare il centrocampista “da solo” assieme a Raparo che forse non è il guardaspalle ideale per lui. Fatto sta che, nonostante qualche bel tentativo su piazzato, la sua gara è faticosa e nel finale perde anche qualche palla “sanguinosa” di troppo.

 Salvatori e Conson 6: Da rivedere le responsabilità di tutto il reparto in occasione del gol di Conti, quando comunque la solidità difensiva era irrimediabilmente compromessa dall’inferiorità numerica. Per il resto bella e solida prova di coppia senza errori marchiani. “As usual.”

 Titone 7: Parte tranquillo nella prima parte del primo tempo, poi una certa propensione ad attaccare della compagine di Magi gli regala, già dopo i venti minuti, una serie di spazi in cui può avventurarsi nelle tipiche “scorrerie”, memorabile tra queste l’assolo culminato con un sinistro al quale solo Volpi impedisce di finire in “cineteca”. Finale di gara leggermente più spento come tutta la squadra d’altronde.

Raparo 6: Mancava l’insostituibile Sabatino e tocca a Raparo il compito di “fare legna”. Non è Sabatino ma una gara senza grosse sbavature gli regala comunque la sufficienza.(30’s.t. Pezzotti s.v.)

 Sorrentino 5: Gioca in un ruolo particolare per un calciatore dalla struttura fisica come la sua, quello di suggeritore dietro Titone. Paradossalmente, nonostante giochi più lontano dalla porta, è sua l’occasione migliore del primo tempo, quando da solo a porta semi-sguarnita si fa murare il piazzato da Marini. Col passare del tempo diventa sempre meno lucido e spaesato nel nuovo ruolo fino alla sostituzione con Fioretti (21’ s.t. voto 5: impalpabile anche quando sul finale gioca molto vicino alla porta)

Candellori 6,5: E’ ormai una certezza il giovane “puledro” di razza marchigiana, nettamente una delle note più positive e inaspettate dell’anno. Impressionante la continuità di corsa e intensità che riesce a mettere in ogni gara. Manca ancora un pizzico di qualità nel momento decisivo ma a 20 anni di tempo per migliorare ce n’è. Sul finale di gara prende un giallo ingenuo e poi subito dopo un altro molto discutibile e lascia la sua squadra in dieci nel momento decisivo. Peccato per una macchia in una gara di livello.

 Palumbo 6,5: Il più vivo dei suoi nella prima frazione quando le sue discese e i suoi cross sono le armi più taglienti dell’arsenale rossoblu. Dall’altro lato però la propensione offensiva comporta qualche mancanza in fase di raddoppio, contributo decisivo alla sofferenza del povero Flavioni contro Ferretti. (21’ Vallocchia 6,5 : entra davvero vivace e propositivo come mai si era visto nelle altre, poche per la verità, occasioni e lasciando intravedere anche delle movenze piuttosto interessanti. Ma con la squadra in dieci diventa tutto più difficile, in ogni caso resta una sorpresa molto positiva).