SAN BENEDETTO DEL TRONTO- La Mille Miglia, con la chiusura contestuale del lungomare nelle due direzioni ha creato, nella giornata di ieri, evidenti disagi al traffico. Disagi che chiunque fosse in città di passaggio ha potuto constatare: file di diverse centinaia di metri in molti punti nevralgici della città, centro quasi impercorribile per buona parte del pomeriggio e le principali arterie bloccate dalle auto in attesa. Che questo sia il prezzo da pagare per l’organizzazione di eventi che occupano una porzione di città restituendo in cambio comunque prestigio e visibilità, come nel caso della Mille Miglia o della tradizionale Tirreno Adriatico, è un fatto pacifico così come è altrettanto pacifico il disagio patito dagli automobilisti di passaggio in città.
Contemperare esigenze diverse ed equilibrare i “piatti della bilancia” tra vantaggi e inconvenienti in questi casi non è mai facile ed è un terreno fertile per il dialogo e le opportunità politiche. Gli eventi legati alla percorribilità delle strade sono infatti divenuti terreno di espressione politica. Come prevedibile d’altronde alla vigilia delle attese elezioni amministrative.
A parlare infatti è lista Civica Servire San Benedetto che fa parte della coalizione in appoggio a Giorgio De Vecchis per la carica di primo cittadino. E Saturnino Di Ruscio, ideatore del movimento Servire ed ex sindaco di Fermo dal 2001 al 2011, è tra i primi a riportare la sua personale esperienza: “Mi trovavo a San Benedetto ieri per alcuni appuntamenti e da Porto D’Ascoli dovevo raggiungere il centro. Dopo diverso tempo in fila ho chiamato alcuni amici che mi hanno consigliato di deviare per Acquaviva. Dopo oltre un’ora e diverse strade sbagliate sono riuscito ad arrivare a destinazione e dovendo ricorrere anche ad indicazioni al telefono” racconta Di Ruscio. Lo stesso politico fermano poi si sfoga e denuncia una gestione, a suo avviso, “insufficiente dell’evento, senza un piano straordinario per la viabilità e il traffico d’intesa con forze dell’ordine e Prefettura.”
Gli fa eco infine anche Pietro Infriccioli, candidato consigliere proprio della lista Servire San Benedetto che parla “di gestione del traffico sistematicamente difficile a San Benedetto in queste occasioni, una gestione intollerabile e inadeguata all’indotto della quinta città delle marche per popolazione”.
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chiuso il lungomare in entrambi i sensi di marcia, ci restano l’asse medio viale de gasperi e via dello sport, e la nazionale, altre strade obiettivamente non esistono, non capisco cosa si intende per “gestione insufficiente dell’evento, senza un piano straordinario per la viabilità e il traffico d’intesa con forze dell’ordine e Prefettura.” Certe manifestazioni o si fanno e questo è il risultato, o non si fanno, alternative al momento non ce ne sono, piani coordinati o altro devono sempre fare i conti con la realtà della viabilità esistente
Il lungomare per precisione era chiuso solo in direzione nord
Polemica ridicola. Meglio non organizzare nulla a San Benedetto per non creare disagio ai residenti?
Il fatto è che la viabilità ordinaria è stata negli anni modificata sempre più sconclusionatamente con molti sensi unici che si invertono agli incroci, per cui se non è possibile proseguire in un’arteria principale (comunque sistematicamente congestionata) diventa obbligatorio il solito “giro dell’oca” con conseguente caos circolatorio e invasione di smog nelle vie…