
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Avversari esterni e qualcuno interno. Il Partito Democratico affronta le ultime settimane di campagna elettorale facendo attenzione anche al fuoco amico.
“Vi sconsiglio di praticare il voto disgiunto – dichiara Paolo Perazzoli – crea solo un grande caos. Mettete una croce sul simbolo esprimendo le preferenze, in modo da dare un voto tranquillo e sicuro”.
Il candidato sindaco vuole evitare confusione, soprattutto tra i più anziani, che potrebbero risentire della complessità del procedimento elettorale. Ma non è escluso che si tratti pure di una contromossa all’ipotesi (reale) di sgambetti interni.
Il clima nel Pd è sempre burrascoso. Come previsto, sono iniziati a circolare i santini personalizzati privi dell’immagine di Perazzoli. La pratica, va detto, non è inedita. Tuttavia, sorprende in alcuni casi la totale assenza di riferimenti – perlomeno nominativi – al vincitore delle primarie. Ad alimentare dissidi e gelosie ha contribuito l’opportunità della doppia preferenza. Questa ha dato vita ad alleanze e a clamorosi divorzi, specialmente all’interno della corrente renziana.
“Se non vinciamo sarà un disastro per San Benedetto – prosegue l’ex consigliere regionale – Immaginatevi Piunti o De Vecchis nel ruolo di sindaco, sarebbe un incubo. Il nostro programma è di 24 pagine, abbiamo dovuto accorciarlo. Quello di Piunti è di appena 7 paginette, lo ha realizzato solamente perché la legge glielo imponeva. A peso già si capisce chi conosce la città ed i suoi problemi e chi no. Siamo l’unica proposta reale in campo, qualcuno ha l’unico obiettivo di svolgere una opposizione focosa in consiglio comunale. Ascoltando le persone in giro c’è la convinzione che il 5 giugno si chiuderà la partita”.
Sabato scorso allo chalet La Medusa si è svolto l’evento GLBT-friendly. All’appuntamento – oltre al sindaco Giovanni Gaspari – erano presenti diversi candidati del centrosinistra, tra cui la segretaria Pd Sabrina Gregori.
Nel frattempo, A Sinistra in Comune replica a Daniele Primavera: “Ci troviamo di fronte al primo caso di alleanza a sua insaputa. I compagni di Rifondazione sembrano non essersi accorti di essersi alleati con il Pd, Scelta Civica, Calvaresi e altre civiche centriste e di stare insieme a quelli che a livello nazionale propugnano le politiche di austerità ammazza enti locali, il Jobs Act, lo Sblocca Italia, il referendum costituzionale e l’Italicum con gli alleati di Verdini”.
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Perazzoli non si tocca eh? Bravi, veramente bravi
Abbiamo già detto che, per ‘par condicio”, non è possibile influire sull’elettorato se si è anonimi o candidati in qualche lista.
Chi tocca quindi è lei, non noi. Grazie.
Per completezza di informazione e affinchè chiunque possa formarsi la propria idea, sarebbe corretto pubblicare il commento oggetto del botta e risposta.
Cosa teme?
Io non temo nulla. Lei nemmeno spero. Il problema è uno solo e molto semplice: il pericolo che dietro un anonimo possa nascondersi un candidato. La regola in tal caso non varrebbe per tutti i candidati. Se non lo capisce non posso farci nulla. Si dichiari così aiuterà qualcuno a formarsi la propria idea. Chi legge le sue righe qui su Riviera Oggi naturalmente.
“Se non vinciamo sarà un disastro…” Finalmente un po’ di sana e reale consapevolezza! Chi troppo in alto sal cade sovente…precipitevolissimevolmente… Magari su mille cuscini…
purtroppo non vedo candidati in grado di contrastare lui e lo strapotere PD. Piunti e Castagna ahime porteranno via moltissimi voti a De Vecchis
Il problema non sono i candidati. Ma gli elettori…
Il disastro sarebbe solo per voi… Per San Benedetto si tratterebbe solo di una boccata di aria nuova.
“Se non vinciamo sarà un disastro…” dice Perazzoli, ma se vince lui potrebbe esserlo ugualmente.
Ha fatto salire sul suo carro gente che la pensa in modo molto diversi per garantirsi un’alternativa ai franchi tiratori del suo partito, ma se Primavera (con la sua colazione di “sinistra”) e Calvaresi (UDC) non posso coesistere.
Se Queste due anime della sua coalizione dovessero prendere tanti voti ed essere determinanti per la sua Giunta… Sarebbe un disastro comunque. Tra due anni si rivà a votare (a meno che Calvaresi e Primavera non abbassino la testa tutte le volte)