SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Guerra fra correnti nel Pd ad un mese dalle elezioni comunali. La vittoria di Paolo Perazzoli alle primarie del 6 marzo deve essere ancora digerita da una fetta di partito, che continua a borbottare e polemizzare.

Una settimana fa, la segretaria Sabrina Gregori aveva criticato in pubblico parti del programma di mandato del candidato sindaco, precisando come molte idee avessero già visto la luce grazie a Giovanni Gaspari. La sinfonia non è cambiata martedì sera durante l’assemblea degli iscritti, nonostante i toni siano stati più concilianti.

Per molti detrattori, la Gregori si starebbe proponendo come leader della minoranza interna.

“C’è stato un terremoto, ora siamo in una fase di ricostruzione”, ha ripetuto più volte Perazzoli. In questi mesi, l’ex consigliere regionale ha incassato diverse vittorie politiche, a partire dalla mancata concessione della deroga ad un terzo mandato consecutivo ad esponenti del Pd e dell’intera coalizione. Successivamente ha anche visto naufragare l’ipotesi della formazione di una civica avversa comandata da dissidenti democratici. Ma ora, proprio quella frangia starebbe remando contro il leader.

Le possibilità di sgambetto, se praticato, avrebbe le sembianze del voto disgiunto. Non solo: presto potrebbero essere distribuiti santini elettorali rappresentanti il solo nome del candidato consigliere, senza il volto di Perazzoli. Per avere conferma, basterà attendere pochi giorni.

Facciano come credono, se gli conviene…”, taglia corto Perazzoli. Ovviamente le spese verrebbero coperte dai singoli promotori, a cui il Pd fornisce già un kit standard personalizzato di oltre 3 mila ‘cartellini’ raffiguranti su un lato la faccia del candidato sindaco.

Il clima anti-perazzoliano era venuto a galla pure in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale. “Quella di Pino Laversa è stata la reazione rabbiosa di chi non vuole prendere atto che il tempo è passato. Ha parlato di coalizione tendente a destra. Non è così, ospitiamo una civica espressione della sinistra radicale. A San Benedetto va in scena un esperimento di valenza nazionale”.