SAN BEENDETTO DEL TRONTO – I Cinque Stelle torneranno a riunirsi martedì sera. Si tratterà del primo confronto dopo la doccia fredda della mancata certificazione della lista da parte dello staff nazionale.

L’obiettivo sarà quello di ripartire, pur sapendo che gran parte degli attivisti si sentono traditi da un Movimento che ancora deve fornire le motivazioni dell’esclusione della competizione elettorale.

Giorgio Fede – che in settimana riprenderà l’attività lavorativa – smentisce che la bocciatura possa dipendere dal suo ruolo di dipendente comunale: “Nel regolamento dei pentastellati non ci sono impedimenti in tal senso”. Scartata pure l’ipotesi di una segnalazione alla Casaleggio Associati ad opera della frangia dissidente, dato che in Riviera non sono mai giunte richieste di delucidazioni a proposito della selezione del candidato sindaco.

Fede declinerà l’invito di Giorgio De Vecchis, che gli aveva offerto la carica di vicesindaco in caso di trionfo alle urne. Il gruppo deciderà a questo punto come (e dove) indirizzare il proprio voto. Non è da escludere che le preferenze vengano fatte confluire proprio all’interno di Orgoglio Sambenedettese.

La decisione sarà presa di comune accordo. L’intenzione pare comunque quella di non disperdere il bacino elettorale, che andrebbe ad arricchire il tasso di astensionismo.

Sulla negazione dell’utilizzo del simbolo, l’ex consigliere comunale Giovanni Marucci dice la sua: “Non conosco i motivi dello staff, ma mi risulta difficile credere alla storia dei tempi stretti, non credo sia quella la criticità: verificare una lista non richiede tutto quel tempo”.