SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ci sono medici, avvocati, ex sindacalisti. C’è l’ex assessore Marco Curzi, ma c’è soprattutto Riego Gambini, ex grillino corteggiato e conquistato dal progetto di Paolo Perazzoli.

La squadra di Rinnovamento e Progresso è completa. Ventiquattro candidati, molti alla prima esperienza, per un’età media di 45 anni. Spazio quindi a Giuseppe Amadio, Matteo Bernardini, Francesco Bruni, Dino Brutti, Tiziana Capriotti, Umberto Cicconi, Daisy Ciotti, Alessio Collini, Katiuscia Maria Grazia Di Biase, Raffaella Fiorenza, Elisa Gaggiotti, Laura Gaspari, Luigi Giammarini, Monica Isopi, Riccardo Luzi, Micol Mariani, Francesco Neroni, Ernesto Piccinini, Roberta Pignotti, Giorgio Tordini, Francesco Torquati e Natale Vallone.

Le voci e le polemiche dei giorni scorsi avevano raffreddato ogni ipotesi di matrimonio con l’ex consigliere comunale pentastellato. “La telefonata di Riego è arrivata inaspettata, non ci speravo più”, confida il candidato sindaco.

Nel simbolo della civica non mancherà la palma, elemento caratterizzante di tutte le esperienze politiche di Perazzoli. “Pure Patto Democratico, con cui mi presentai nel 1993 e 1997, presentava una palma. Quell’esperienza lasciò una traccia profonda, come è stato riconosciuto da qualche mio avversario”.

In Rinnovamento e Progresso non compaiono iscritti al Pd: “Sarebbe stata una finta, i tesserati sono tutti nella lista dei democratici. Non sarebbe stata una gara alla pari. Adesso possiamo cominciare a raccogliere le firme”.

Giovedì sera verrà ultimato il programma di mandato. Conterrà parte dei suggerimenti esposti in occasione della presentazione in Sala Pegaso. A tal proposito, Perazzoli è tornato sulla polemica innescata dalla segretaria Gregori: “Non tutto è tranquillo, è evidente. Nel Pd c’è discussione. Il 6 marzo è accaduto qualcosa, c’è chi non l’ha ancora digerito. Assistiamo a delle resistenze, ma è normale. Io voglio una squadra libera nei pensieri, capace di confrontarsi, non ho problemi. Quello che mi ha infastidito semmai è il taglio che è stato dato all’intervento, essendo lei una dirigente del partito avrebbe potuto parlare in altri contesti”.

Sui finanziamenti necessari per la realizzazione delle opere citate, l’ex consigliere regionale non ha dubbi: “Alcuni lavori hanno bisogno di contributi extracomunali. Per la riqualificazione del lungomare useremo invece risorse derivanti dagli incassi dei parcheggi e della tassa di soggiorno. Quest’ultima sarà semplificata, faremo pagare un euro a tutti ed elimineremo le tariffe per i gruppi. Creano solo confusione”.