MARTINSICURO – Dopo la diffida della Regione Abruzzo, in merito alla mancata copertura di un’area della fonderia nei tempi stabiliti dalle prescrizioni, l’azienda si era vista costretta fermare la produzione.

L’immediato ricorso al Tar aveva stabilito la sospensione della diffida fino all’11 maggio, giorno della sentenza definitiva del Tribunale regionale. La Veco è tornata a produrre dal 2 maggio, ma tante sono ancora le nubi all’orizzonte.

Così nella mattinata di mercoledì 4 maggio è stato convocato, presso il Comune di Martinsicuro, un tavolo tecnico per tentare di far luce su una vicenda che sembra non avere fine.

Aggiornamento delle 15

Si è concluso intorno alle 12 il tavolo tecnico presso il Comune di Martinsicuro. Un incontro informativo a cui erano presenti il sindaco Paolo Camaioni,  il vicesindaco Debora Vallese, la proprietà della Veco e i sindacati. Assenti i rappresentanti dell’Arta. “Un incontro transitorio – dice Marco Boccanera della Fim-Cisl – siamo in attesa dell’autorizzazione paesaggistica dalla soprintendenza per terminare i lavori di copertura del capannone, così come prescritto. Attendiamo anche la sentenza del Tar dell’11 di maggio.

“Colgo l’occasione – continua Boccanera –  per fare una domanda al Comitato Difesa Ambiente: “Secondo voi la Veco deve chiudere oppure no? Leggo cose dichiarate dal comitato non vere: a noi stanno a cuore i lavoratori Veco, la loro salute e la loro sicurezza così come stanno a cuore tutti i cittadini di Martinsicuro. Siamo i primi a batterci affinchè l’attività lavorativa possa continuare preservando l’ambiente e la salute pubblica.”

“Il tavolo tecnico di oggi non ha avuto una valenza decisoria  – le parole del sindaco Paolo Camaioni – in quanto mancavano i rappresentanti della Soprintendenza, della Provincia e del Genio Civile. Le risultanze saranno inviate a tutti gli Enti coinvolti al fine di acquisire i necessari pareri e convocare, eventualmente, una Conferenza dei Servizi.

Come accade esattamente da quattro anni a questa parte, continuiamo a seguire la vicenda con realismo, impegno e professionalità, avendo cura di valutare tutte le implicazioni sul campo e senza mai dare nulla per scontato”