SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ultimi giorni per la raccolta firme e la composizione delle liste. La scadenza è fissata per le 12 di sabato 7 maggio, poi sarà ufficialmente campagna elettorale.
C’è chi ha riempito tutte le caselle, chi lo sta facendo e chi, pur avendolo fatto, deve attendere ordini dall’alto. “Stiamo aspettando la certificazione – spiega il candidato sindaco dei Cinque Stelle, Giorgio Fede – come in autostrada a ferragosto c’è fila, ma arriveremo a destinazione. Lunedì i consiglieri regionali hanno incontrato Luigi Di Maio e hanno ottenuto rassicurazioni. L’ok potrebbe arrivare anche all’ultimo istante”. Motivo per cui il Movimento si è già mobilitato per la raccolta delle adesioni – ne servono 200 – installando un mini-gazebo in piazza martedì mattina, in orario di mercato settimanale. La raccolta firme proseguirà inoltre nella sede di Via Forlanini.
Paolo Perazzoli, dopo aver presentato la squadra del Pd, è tutto concentrato su Rinnovamento e Progresso. Sicuri i nomi di Marco Curzi, Alessio Collini, Francesco Neroni, Francesco Bruni, Giorgio Tordini, Tiziana Capriotti e Maria Grazia di Biase. L’ufficializzazione è prevista per mercoledì.
Lo stesso giorno, si presenterà agli elettori Fratelli d’Italia. 24 i candidati, 15 uomini e 9 donne. Tra loro Pierluigi Tassotti, Giacomo Massimiani, Nicolino Piunti, Gianni Balloni, Livia Mirenda, Massimo Curzi e Francesco Petta.
Qualche candidato si è già messo in moto, facendo stampare manifesti e santini elettorali. In qualche caso si gareggerà in tandem, proponendo due nomi – un uomo e una donna – da scrivere in lista, come previsto dalla legge. Proprio la doppia preferenza rischia di innalzare la quota dei consensi utili per entrare in Consiglio. Nel 2011, il Pd – primo partito col 26,5% (e non al 29% come erroneamente affermato dai democrat) – promosse l’ultimo consigliere con 172 voti. La sensazione generale è che a giugno ne serviranno almeno 200.
Intanto, è furente la polemica a sinistra tra Sel e la neonata Sinistra per San Benedetto. I vendoliani correranno da soli, mentre la civica contenente esponenti di Rifondazione Comunista appoggerà Perazzoli.
“Faccio notare a Primavera – obietta Giorgio Mancini – che la coalizione in cui sarà candidato ha come alleata l’Udc e tante liste civiche centriste con dentro anche esponenti che si richiamano al partito della nazione renziano-alfaniano-verdiniano. Altro che centro-sinistra. Sarebbe bello che pur nella diversità di posizioni la campagna elettorale non si giocasse su formule vuote come il gasparismo o l’antigasparismo ma su scelte concrete per la città”.
Immediata la replica dell’ex consigliere comunale: “Non nego che sarebbe stato di gran lunga preferibile, per la sinistra in generale, avviare un percorso diverso, alternativo e unitario. Questo non è stato possibile per una serie di ragioni che prescindono completamente dal PD. In questi cinque anni nessuna forma di dialogo e collaborazione si è svolta in ambito amministrativo tra le forze della sinistra. Non è questo il momento né questa la sede per discutere di chi siano state le responsabilità che pure ci sono, e su cui ho idee molto chiare. Ma a questo punto, semplicemente, sono irrilevanti e va preso atto del percorso che i soggetti poltici hanno compiuto, con i loro meriti, i loro limiti e le loro responsabilità. Oggi quindi Rifondazione aderisce ad una civica, mentre i Comunisti Italiani hanno deciso di sostenere la coalizione in altro modo, insieme, tra l’altro, a esponenti di Possibile ed altri della sinistra sindacale. E’ quindi una situazione unica a livello nazionale determinata da straordinari fattori locali”.
Da segnalare il commento dell’assessore Paolo Canducci (i Verdi in questa tornata non ci saranno): “La scelta di Massimo Rossi e Daniele Primavera è stata guidata dall’odio per Gaspari. A loro non interessa il contenuto, l’importante che si parli male di Gaspari pur se questo costa rinnegare simbolo principi e battaglie delle quali si vantano da anni. Contenti loro”.
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Faccio notare che la ” neonata Sinistra per San Benedetto ….” ha fatto una scelta che farà tendenza nel panorama della sinistra italiana. Naturalmente non credo che il centrosinistra sia finito e comunque viaggerà con il PD, Partito della Nazione. Naturalmente le svolte in politica non sono prive di conseguenze. Sono le prospettive che una determinata alleanza può far pesare. Saranno gli elettori. Quello che non capisco è che senso ha invocare Gaspari in questo contesto quando al momento non è in competizione. Dopo il 5 giugno Gaspari diventerà un privato cittadino e sarà politicamente non influente semplicemente perché è… Leggi il resto »
Il Movimento dal “basso” che diventa partito!
Presentare la lista dei candidati ai cittadini e RACCOGLIERE LE FIRME prima della certificazione da parte dei proprietari del Movimento Beppe Grillo diceva una volta che era vietato anzi proprio in questi casi la certificazione non veniva assolutamente data.
Ma a quanto pare tutto cambia.
I grillini dicono a tutti che la politica sia cambiata per merito del Movimento e invece non si accorgono di quanto la politica opportunista ha cambiato il Movimento.