SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si chiamerà semplicemente “Sinistra”, avrà un logo di colore arancione e non conterrà il simbolo della falce e martello. A meno di una settimana dalla scadenza per la presentazione delle liste, si arricchisce ulteriormente la squadra a supporto di Paolo Perazzoli.
L’accordo col candidato sindaco verrà ufficializzato domenica. La formazione ospiterà esponenti di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani che, in caso contrario, avrebbero ottenuto parziale accoglienza all’interno della civica Rinnovamento e Progresso.
Il matrimonio arriva dopo un lungo ed estenuante corteggiamento. “Sulla possibilità di arrivare ad un accordo tenterò fino all’ultimo”, diceva Perazzoli un mese fa. “Vogliamo aprirci anche alla sinistra radicale, per noi sarebbe da pungolo e da stimolo a fare sempre meglio. Trovo ridicolo che si ponga come problema la presenza o meno di un simbolo, così facendo ci si condanna all’irrilevanza politica. Lo vedemmo già nel 2011, quando non ci sarebbe stata la presenza di Sel in giunta senza la generosità del Pd”.
A queste parole, Daniele Primavera replicò stizzito: “Se l’idea di Perazzoli è che bisogna stare in giunta o in consiglio per la generosità del Pd alleato del centrodestra, ecco, il mio parere è che possiamo pure sta’ a casa. Lo pensavo nel 2011 (pur sconfitto sono fiero di quell’esperienza) e lo penso oggi, cinque anni dopo. Meglio essere minoritari che essere presenti per grazia ricevuta. La sinistra, nella storia, gli spazi se l’è sempre conquistati con la forza delle proprie idee e non per la generosità dei padroni né per l’accondiscendenza verso gli stessi. Noi continueremo su quella linea. Non si tratta di essere duri e puri ma minimamente coerenti, altrimenti uno dovrebbe essere disposto ad allearsi, che ne so, pure con Forza Italia. Piunti è semplicemente uno che si riconosce in un progetto politico molto diverso dal mio, come Calvaresi, Pellei o Campanelli. La nostra proposta era, all’inizio, quella di Perazzoli: lavorare come forze civiche tentando di tenere insieme culture diverse ma fuori dalle gerarchie e dagli equilibri partitici. Poi lui ha cambiato idea; non è che uno è tenuto a correre dietro alla sua legittima convenienza”. Era il 9 aprile.
Chi invece non si accorderà sicuramente con l’ex consigliere regionale è Sel. Lunedì sera i vendoliani comunicheranno l’identità del candidato sindaco e i nomi che comporranno la lista. Ci sarà Pino Laversa, fuoriuscito dai Socialisti in quanto impossibilitato a correre per il terzo mandato consecutivo.
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Adesso voglio proprio vedere la risposta del candidato Sincato, Perazzoli, a questa lista, visto che Pino Laversa non si presentato nella lista dei socialisti, perchè Perazzoli aveva messo il veto del doppio mandato. Laversa esce dalla porta e rientra dalla finestra?C vuole coerenza, altrimenti tutto salta? Perché?
Credo che abbia frainteso.Laversa se sceglierà di candidarsi lo farà con SEL che correrà con un proprio candidato sindaco non con Perazzoli.
Questa eventuale lista di “Sinistra” in appoggio a Perazzoli è fatta da esponenti di RC CI e civici, SEL non c’entra nulla.
Come potrai capire dalla risposta che ti ha dato l’esponente del PD questa è una lista civetta.
In pratica una lista per far abboccare i buatte ancora indecisi a cui far credere una cosa invece di un altra! Un miscuglio!
Non mi è chiaro cosa avrebbe di “lista civetta” una lista composta dagli esponenti provenienti dai partiti della sinistra (esattamente come fu fatto a Milano per sostegno a Pisapia). La galassia dei partiti della sinistra è piuttosto variegata e il fatto che i partiti che ne fanno parte decidano di correre insieme per dare il loro contributo alla città a me pare una buona notizia a meno che non si abbia quella strana idea di democrazia per la quale “meno siamo meglio stiamo”.
Sono d’accordo per il divieto a fare più liste ma, senza una regola, farle equivale ad un’autodifesa proprio per i motivi che dice lei. Ci ragioni e capirà.
Il mio ragionamento riguarda le liste civette di Perazzoli, come quelle di Piunti e altri.
Ho fatto riferimento alle liste di “sinistra” perchè in questo articolo si parlava di queste, ma andava bene pure per le altre.
Ma sono gli stessi che sostengono Spadoni o i pochi comunisti sopravvissuti sono pure divisi?