MONTEPRANDONE -“Il fatto che un consigliere comunale non abbia la possibilità di dedicare, in due anni, alcune ore preserali per l’adempimento del proprio ruolo istituzionale lascia francamente perplessi”: risponde così Pacifico Malavolta, presidente del Consiglio Comunale di Monteprandone, alle accuse dei gruppi consiliari di minoranza “Partecipare per Cambiare” e “La Nostra Città“, in merito all’impossibilità di documentarsi in vista dell’assise di venerdì 28 aprile (ore 18).

“La convocazione del Consiglio Comunale del 29 aprile è stata inviata ai Consiglieri comunali il 22 aprile alle ore 14,33, con un preavviso di sei giorni liberi (escluso il giorno della convocazione e quello della seduta consiliare) preavviso superiore a quello previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale, che all’articolo 7 prevede almeno cinque giorni liberi – scrive Malavolta – L’articolo 10 del Regolamento Comunale prevede che tutti gli atti relativi agli argomenti iscritti all’ordine del giorno del Consiglio debbano essere messi a disposizione dei consiglieri almeno 72 ore prima della seduta consiliare; i Consiglieri dei due gruppi di minoranza dimenticano di evidenziare che tutta la documentazione relativa al Consiglio Comunale è stata allegata alla convocazione del Consiglio avvenuta come già detto il 22 aprile, molto prima, quindi, delle 72 ore previste dal Regolamento. Sarebbe stato sufficiente che i consiglieri avessero avuto premura di aprire le loro e-mail e relativi allegati“.

Continua il presidente del Consiglio Comunale: “Sempre in data 22 aprile è stata inviata la Convocazione della Commissione Affari Economici, competente a trattare gli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio del 29 aprile, Commissione riunitasi in data 26 aprile e presieduta dal presidente Ilaria Cameli. Come si può ben capire tutti i tempi previsti per la  convocazione e messa a disposizione degli atti sono  stati ampiamente rispettati. Alla luce di ciò, ritengo la polemica dei due gruppi consigliari di minoranza palesemente pretestuosa e nel merito confutata“.

“Relativamente all’orario di convocazione de Consiglio (ore 18) ritengo sia un orario che non inficia la giornata lavorativa dei consiglieri e, comunque, dall’insediamento del Consiglio comunale avvenuto a giugno 2014, solo sei Consigli sono stati convocati in orari pre-serali. Il fatto che un consigliere comunale non abbia la possibilità di dedicare, in due anni, alcune ore preserali per l’adempimento del proprio ruolo istituzionale, lascia francamente perplessi” scrive Malavolta.

“I gruppi di minoranza “Partecipare per Cambiare” e “La Nostra Città”, si lamentano e dispiacciano di essere impediti a svolgere il proprio ruolo, invece a me, da Presidente del Consiglio Comunale, dispiace constatare che momenti di confronto amministrativo ed istituzionale, come la Conferenza dei capigruppo consiliari, prevista per il 28 aprile sia andata deserta. Ritengo che preferire la polemica sulla stampa a momenti di dialettica e discussione non sia mai la soluzione migliore” conclude.