Premessa: mi ha fatto molto piacere la missiva spedita al nostro giornale dal sindaco di Grottammare, anzi mi lusinga tanto da farmi dire: troppo onore. È comunque, secondo me, la dimostrazione di come si devono comportare gli organi di stampa e la politica, nel nostro caso il massimo esponente della giunta comunale di Grottammare. Noi abbiamo fatto la nostra parte ‘denunciando’ un problema, il sindaco Piergallini spiegando i motivi e riconoscendo l’errore (chi non li fa?) di  lavori fatti partire alla vigilia del lungo ponte di fine aprile. È la dimostrazione che fare politica e amministrare senza irritare i cittadini non è complicato, basta agire trasparentemente e, innanzitutto spiegare. Lo definirei un caso emblematico che mi auguro, per restare nel tema, “contagi” la nascente amministrazione comunale sambenedettese. Il cittadino imparziale capisce e questo vuole. Grazie. Ecco il testo integrale:

LETTERA APERTA al direttore del quotidiano Riviera Oggi

«Caro Direttore,

tutti conoscono il proverbio “Aprile, non ti scoprire”! Infatti il primo mese di primavera non si è ancora disintossicato dall’inverno e, pertanto, anche con i primi soli, continuiamo a trascinare a casa influenze e raffreddori. Eppure volevo rassicurarla sul mio stato di salute: nessun virus strano sconquassava la mia mente quando ho preso la decisione di avviare il cantiere di riqualificazione della pista ciclabile sul lungomare di Grottammare…

Appunto, le scrivo questa lettera – senza dispetto, anzi con il tono giocoso presente anche nelle sue osservazioni, che ho assolutamente apprezzato – per chiarire a lei e ai lettori di “Riviera Oggi” le ragioni che mi hanno spinto ad aprire il cantiere: sono certo che, al termine, sarà chiaro come in questo caso – e in tanti casi simili – le scelte sono spesso obbligate da molti fattori di cui un amministratore è costretto a tenere conto; fattori che spesso, giustamente, sfuggono ai cittadini. È questa, dunque, un’occasione preziosa per illustrarli, spingendo tutti a guardare per un istante dentro la complessa macchina amministrativa.

Diciamo subito che nessuna “invidia” nei confronti della sorella San Benedetto ha condizionato la mia decisione. Lei, che mi conosce, sa quanto abbia una visione ampia del nostro territorio, che non bada ai confini amministrativi tra le nostre città. Personalmente, anzi, gioisco quando un’amministrazione del Piceno raggiunge un importante obbiettivo: il progresso di una singola parte del nostro territorio è infatti un progresso per tutti, i cui benefici inevitabilmente ricadono anche sui paesi limitrofi. Una prova ad ulteriore conferma di ciò è la presenza di questa opera di “rilettura funzionale” del lungomare sud nel programma elettorale che abbiamo scritto ormai tre anni fa e stiamo tentando di realizzare: per noi, insomma, è un’opera di mandato che già da molto tempo speravamo di poter realizzare, indipendentemente dunque dalle scelte di San Benedetto.

Siamo stati costretti ad avviarla ad Aprile per una ragione molto importante: quest’opera è finanziata al 50% da fondi regionali. Grazie a questo essa costerà ai cittadini grottammaresi esattamente la metà! Le norme del bando ci impongono di rendicontare le spese fatte entro il mese di dicembre 2016. Se non lo facessimo, dunque, perderemmo questo importante finanziamento. Perciò era rischioso per noi rimandare il cantiere al prossimo autunno, avremmo stretto i tempi a tal punto da giungere pericolosamente nell’imminenza della scadenza.

Qualcuno potrebbe allora obbiettare: perché siete arrivati così lunghi e non avete iniziato tutto prima? Risponderei: prima quando? Abbiamo approvato il progetto definitivo l’8 ottobre 2015. Da questo momento in poi si è attivato un iter molto serrato composto da 18 passaggi amministrativi che hanno condotto alla data del 21 aprile 2016, giorno in cui è stato firmato il verbale di consegna dei lavori. Tempi morti, dunque, non ci sono stati. D’altra parte, si sa, gli iter burocratici e autorizzativi sono lunghi e complessi…

Ovviamente mi sono posto anch’io la questione dei disagi che il cantiere avrebbe comportato eppure, anche in questo caso, ho attentamente valutato alcune attenuanti. Di seguito le riassumo:

  • I lavori che interessano il nostro lungomare sono assai diversi rispetto all’intervento sambenedettese: il nostro cantiere interesserà infatti soltanto la porzione relativa alla pista ciclabile. Resterà dunque invariato, disponibile al passeggio, il tratto antistante gli chalet, che rappresenta oltre la metà dell’intera area disponibile.
  • La ditta vincitrice dell’appalto ha a disposizione per il completamento dell’opera 40 giorni. Pertanto, in teoria, l’opera dovrebbe essere completata intorno alla metà del mese di giugno. Dico “in teoria”, perché chiunque abbia esperienza di un lavoro, come ad esempio la ristrutturazione di una casa, sa quanti imprevisti possano accadere nel percorso.
  • Il cantiere non dovrebbe presentare troppe sorprese: i sottoservizi, che rappresentano una parte molto complessa, sono recenti.
  • Qualora a metà giugno riscontrassimo significativi e giustificati ritardi nei progressi del cantiere sarebbe comunque possibile agire con il buon senso: e cioè interromperlo e riaprirlo superata la stagione estiva.

Resta una questione: potevamo iniziare i lavori dopo il weekend del 25 Aprile? Senza dubbio sì. Tuttavia l’idea di iniziare il prima possibile ha vinto sull’esitazione, affinché potesse essere guadagnato ogni giorno utile. Mi metto comunque un pizzico di cenere sul capo…

Sul timore di non terminare i lavori ha prevalso in me la speranza di offrire ai cittadini e ai turisti grottammaresi una nuova pista ciclabile, con un nuovo arredo verde e una nuova illuminazione, per quest’estate. D’altronde, se fossi un tipo che si lascia prendere dalla paura, non avrei scelto di fare il Sindaco, incarico che spesso è una croce da trascinare e che richiede per sopportarla coraggio e ottimismo.

La ringrazio, infine, per lo spazio che mi ha concesso, forse un po’ lungo, ma mi giustificherà: le questioni complesse non possono essere affrontate sempre con poche righe.

La saluto con affetto»

Enrico

 

PS: Il black out che ha interessato la zona, causato molto probabilmente dal cantiere, è comunque un fenomeno che è già accaduto altre volte (e accadrà senz’altro in futuro) a prescindere dai lavori. Ieri, ad esempio, è saltata la linea elettrica nella zona intorno a via Salvo D’Acquisto. L’importante è intervenire e ripristinare la normalità della situazione. Stiamo comunque studiando una soluzione provvisoria per illuminare maggiormente il tratto di lungomare interessato dai lavori, che speriamo di accendere la prossima settimana.