SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ventiquattro ore per arrivare ad altrettanti nomi. Il Partito Democratico è chiamato alla prova della scrematura, dopo che nelle assemblee dei circoli sono stati proposti i possibili candidati alle elezioni amministrative, rigorosamente suddivisi per correnti.

Mercoledì il direttivo, giovedì l’Unione Comunale. “Dalle riunioni non sono uscite grandi novità – dice Paolo Perazzoli – presumo si andrà verso un’approvazione unanime. Rappresenteremo tutte le anime del partito. A tutti chiederò di essere leali, di dire apertamente le cose, possibilmente negli incontri e non nei colloqui personali. Abbiamo bisogno di una squadra nuova, libera nei pensieri, capace di discutere e poi di trovare una sintesi, non cerco partigiani del sindaco. Sono sicuro che ci sarà un gruppo che, una volta in Consiglio, marcerà unito”.

I sorgiani confermeranno la volontà di puntare su Anna Rosa Cianci, Alessandro Marini, Vinicio Liberati e Sabrina Gregori. I renziani ribadiranno la fiducia a Daniela Bigossi, Tonino Capriotti, Emmanuel Spagnolini e Federica Michelangeli, tenendo anche conto della civica che proporranno in coabitazione con Tablino Campanelli.

Non mancheranno inoltre Gianluca Pompei, Antimo Di Francesco, Pasqualino Marzonetti, Felice Gregori, Pierfrancesco e Maria Rita Morganti e Barbara De Ascanis.

Parallelamente, Perazzoli sarà impegnato nella composizione di Rinnovamento e Progresso, la sua lista civica. “Punterò alla parità di genere”, dichiara il candidato. Tradotto: 12 uomini e 12 donne. Sicuri i nomi di Marco Curzi, Francesco Bruni, Roberta Pignotti e Alessio Collini. “Nei prossimi giorni ricontatterò Giampiero Perozzi e Pierluigi Cappelli, per conoscere la loro decisione”. E le porte rimarranno aperte pure agli esponenti della sinistra radicale, con cui l’ex consigliere regionale continua a confrontarsi.

Confermata infine la voce che vorrebbe un ritorno in scena di Lina Lazzari. Per lei si pensa ad un ingresso nei Socialisti.