
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Fa bene il sindaco Gaspari ad elogiare i suoi dieci anni di mandato: se non lo fa lui, si dirà, chi altri? I candidati del Pd del suo partito, alle primarie, non hanno raccolto grandi elogi sulla situazione della città e a spuntarla è stato il candidato più critico verso la sua gestione. Saranno casualità.
Ma i dieci anni gaspariani (qui il nostro articolo sulla sua vittoria nel 2006) ci consegnano un fallimento programmatico che non può essere lasciato al linguaggio renziano dei “gufi” e delle “zavorre”. Quello è il bar sport, Dio ce ne scampi.
Brevemente, ricordando che il mandato si chiude con una spesa di 10 mila euro per un volume che racconta questi dieci anni, e dunque un volume che non è di tutti i cittadini ma solo di una parte (il sindaco, la giunta, eventualmente la sola maggioranza: perché chi sceglie di parlare di questi dieci anni e non di cinque, quindici, venti? A me sembra un affare privato pagato con soldi pubblici), facciamo due conti al discorso di questo pomeriggio del sindaco.
Nel 2006 Gaspari si candida promettendo, tra le varie cose: nuovo piano regolatore generale, la bretella collinare, l’unione dei comuni Riviera delle Palme, il nuovo lungomare. Oltre a questioni secondarie, si fa per dire, come la nuova piazza San Pio X o la riqualificazione del Ballarin, il ritorno del PalaCongressi alla gestione comunale. Dopo dieci anni nulla di tutto ciò è stato realizzato. Insomma: si aveva l’obiettivo di vincere il campionato, non lo si è fatto e ci si fa belli per un paio di vittorie in campionato, come se nella storia esistessero squadre che per 34 partite, o dieci anni di fila, non riuscissero mai a vincere.
Dunque fa sorridere sentir dire che si poteva far meglio ma non di più.
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ANALISI IMPIETOSA.
L’unica cosa positiva è che il SINDACO PASTICCIONE va a casa.
Come lo riciclerà il PD? Spero dove non possa fare troppi danni. Credo sia una persona onesta, ma si è dimostrato del tutto inadatto a gestire una città nel terzo millennio.
Gaspari è stato eletto due volte, e non mi pare che alla fine del primo mandato mancassero le critiche al suo operato. Eppure il suo partito lo ha confermato e la gente lo ha rivotato. Quella di Flammini è sicuramente un’analisi impietosa, ma lo è ancora di più il fatto che non si veda all’orizzonte una presa di coscienza collettiva di come si è amministrata una città (visto che Gaspari non era solo al comando… altrimenti avrebbe fatto la fine di Marino a Roma se le cose non andavano bene a chi lo aveva messo lì). Il molto probabile Perazzoli… Leggi il resto »
Perazzoli e Gaspari non sono la stessa cosa. Perazzoli perse le elezioni a deputato per colpa di un errore (la posta ciclabile in viale de Gasperi). Gaspari ha terminato il suo incarico con le ossa rotta… Ma non solo… tutte le persone che ha intorno sono politicamente bruciate. La Sorge ha perso malamente le primarie, Fanini non ha più un partito, CAnducci idem, i socialisti sono stati costretti a far fuori le loro cariatidi acchiappavoti. Vae victis dicevano i romani… Guai ai vinti. E se Perazzoli non facesse il repulisti che ha annunciato, non sono sicuro che vincerà le prossime… Leggi il resto »
Sono due facce dello stesso partito, che Lei stesso ha condannato nella risposta data a Stefano Ricci. E se è il partito che ti mette lì, pur con il sistema delle primarie, penso che il repulisti sia solo di facciata per mantenere il potere sulla città. Altrimenti potevano farlo cadere prima Gaspari, come fatto con Marino a Roma. Inoltre il mio commento era anche una critica verso l’elettorato, non solo verso chi ha composto la giunta in questi anni…
Ok il sindaco è Pasticcione… e dopo 25 anni di PDS-DS-PD, il partito non ha colpe?
I fatti oggettivi sono quelli esposti nell’articolo (e altri ancora), nulla di rilevante è stato realizzato in 10 anni di Gaspari, contrariamente a quanto afferma il libretto di parte stampato con soldi pubblici… Ora la scadenza elettorale è una occasione importante di cambiamento, perché c’è bisogno assoluto di ripartire dopo tanti anni, e si è avvertito anche nel consiglio comunale di ieri. Personalmente auspico anche che il PD stavolta finisca all’opposizione, troppi anni di governo consecutivo inquinano i rapporti e impediscono una corretta alternanza democratica. Credo anche che l’unico partito strutturato rimasto in piedi, il PD, abbia bisogno di portare… Leggi il resto »
Frist, io credo che una riflessione approfondita vada fatta ed un giudizio vada dato anche sull’opposizione che è stata fatta in questi dieci anni. Opposizione che ha il compito di controllo e di proposte alternative.Io penso che la dice lunga il fatto che Martinelli, che di una larga parte di questa opposizione è stato il precedente sindaco sia schierato col PD di Perazzoli. Il problema è che non ci sarà mai un buon governo se non c’è una buona opposizione
Certo, delle colpe ce l’ha anche chi è stato all’opposizione. Certo meno di chi ha governato. Volendo andare sul sicuro, in cabina si può anche scegliere chi non ha partecipato a nessuna delle due fasi…
Nel 2005 la Corte Suprema dell’Ontario si pronuncio’ su un caso in cui la Canadian Taxpayer Federation citava in giudizio il Primo Ministro dell’Ontario per non aver mantenuto la sua promessa elettorale di non aumentare le tasse.
Il giudice disse in parole povere: chi crede alle promesse elettorali ha una visione molto ingenua di comepossa funzionare uan democrazia.
Insomma, Gaspari non ha mantenuto nessuna promessa. Normale. Nessuna notizia qui.Ci sarebbe notizia se le avesse mantenute tutte. La cosa mi ricorda anche il’contratto con gli Italiani’ del Berlusconi. Che bello fare un contratto che tale non e’.
Grazie professore per il tuo contributo canadese.
Dimenticavo, sul caso canadese si veda: http://www.theglobeandmail.com/news/national/politicians-promises-not-set-in-stone-court-says/article1114002/
Ovviamente non posso votare alle elezioni comunali a San Benedetto e non voto da decenni neanche in quelle di Offida (dove invece potrei grazie a una legge assurda che permette a qualsiasi persona che ha la cittadinanza italiana di votare anche se non risiede, vive, lavora, paga le tasse o ha alcunointeresse in quel paese, regione, provincia o comune, etc). Ai votanti vorrei pero’ distillare la mia conclusione sulla politicaal cui studio mi sono dedicato dal 1974 in poi: I politici sono come i pannolini: vanno cambiati spesso e sempre per la stessa ragione. Quindi sono d’accordo con chi si… Leggi il resto »
Lieto che condivida l’impostazione, professore. Lasciare per decenni alla guida sempre lo stesso partito può solo essere deleterio, bisogna cambiare.
Primo Angellotti
Poi cambio di direzione del vento e…