SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo una nota inviataci dall’Architetto Chiara Camaioni, responsabile con il collega Dario Piergallini del progetto sullo spazio del vecchio stadio risultato vincitore del Concorso promosso dal Comitato Fondazione Ballarin:
Entro in questo dibattito, che ritengo piuttosto “stucchevole”, perché sono stata citata direttamente in causa da un paladino dell’urbanista internazionale, detto DonQuixote.
Volevo esprimermi, a questo punto, su alcune questioni:
1. Non si può cadere nella speculazione per motivi puramente personali rispetto un parere, peraltro non è vincolante, su cui si è espressa la cittadinanza (tutti potevano aderire al voto), perché nel momento in cui si cade in questo errore si mina il principio della libera espressione, anche per questioni che riguardano la vita in comune.
2. Rispondo per me, ma conosco abbastanza bene l’architetto Dario Pellegrini per questo penso di poter parlare anche per lui: siamo entrambi Architetti, laureati ed abilitati alla professione. Non so se qualcuno, che è entrato nella discussione, abbia questi titoli. Inoltre nel caso della sottoscritta c’è anche il titolo di PhD in Pianificazione Territoriale e Urbana. So benissimo che tali titoli non fanno necessariamente di me un buon architetto o un buon urbanista, ma certo so che esperienze in luoghi ben più conosciuti di San Benedetto del Tronto, anche in giro per l’Europa, spesso oggi alla demolizione preferiscono processi di riqualificazione/rigenerazione urbana per motivi sociali, ambientali ed economici.
3. Per entrare più dettagliatamente nella questione urbanistica: la nostra voleva essere una prima proposta progettuale (tutto è perfettibile!) in perfetta sintonia con la disciplina urbanistica vigente, in quanto l’area in questione non è un area “bianca”, bensì è un area denominata dal Piano Regolatore vigente come “Zona per Attrezzature Pubbliche di Quartiere: Zona a Verde Sportivo” di cui all’articolo 48 3/a delle Note Tecniche di Attuazione.
4. Sulla strumentalizzazione non mi sembra il caso di rispondere, perché il mio committente è una Fondazione, quindi non penso che ci siano gli estremi neanche per argomentare alla lontana la cosa di cui mi si accusa.
5. Le persone civili sono responsabili delle proprie azioni e dei propri pensieri, e in questo sono d’accordo con Nazzareno Perotti. Tutto questo lede la dignità di chi si trincera dietro l’anonimato e non coloro che sono oggetto di tali invettive”
Cordialmente
Lascia un commento
È stata una Signora, prima ancora che che un architetto, a rispondere sin troppo civilmente! Per quel che mi riguarda non meritava neppure risposta!
perché secondo lei un cittadino che esprime un parere non merita risposta?
A cosa si riferisce quando scrive “sin troppo civilmente”?
Non so come funziona a casa sua, ma quando qualcuno non è d’accordo con me, io argomento e cerco di capire.
Il suo atteggiamento partigiano non fa bene a nessuno.
Quando uno decide di partecipare un “concorso” in cui chi vince lo decide il pubblico (non gli esperti), accetta implicitamente critiche e obiezioni. Quindi si calmi per favore e segua l’esempio dell’architetto, che articola le sue risposte a beneficio di noi lettori.
Quello che sarebbe molto importante da dire, per comprendere l’onestà intellettuale dei professionisti, se hanno seguito le indicazioni di una committenza (come pare che sia stato detto proprio dagli esponenti della Fondazione) o se sia stata una loro libera interpretazione.
E invece è totalmente indifferente, visto che è il progetto stra-votato dai partecipanti al sondaggio.
Prima ve ne fate una ragione e meglio è.
A proposito ribadisco quello che ha chiarito l’architetto: ” l’area in questione non è un area “bianca”, bensì è un area denominata dal Piano Regolatore vigente come “Zona per Attrezzature Pubbliche di Quartiere: Zona a Verde Sportivo” di cui all’articolo 48 3/a delle Norme Tecniche di Attuazione.”
Per cui la destinazione è perfettamente rispondente alla destinazione di zona.
la risposta è insita nei termini del concorso. Chi lo organizza vuole “salvare” il Ballarin… chi partecipa ovviamente ne tiene conto, a prescindere dal fatto che la cosa più giusta sia un altra.
Mi scusi Architetto, senza entrare nel merito del commento a cui lei si riferisce, lei sostiene che chi non ha i titoli, quindi anche io, deve stare zitto e non deve entrare nella discussione. Allora mi chiedo perchè mi è stato permesso senza avere i titoli di votare? Se chi non ha i titoli e tutte le sue specializzazioni non può capire la qualità del suo lavoro riunitevi e discutete tra titolati. Poi non può valere l’equazione che si legge tra le righe “del parere su cui si è espressa la cittadinanza” che chi si esprime per il suo progetto… Leggi il resto »
Ritengo le precisazioni dell’Architetto Camaioni legittime, ma purtroppo questo non cambia la realtà dei fatti. Il terzo punto della risposta mette in chiaro il nocciolo della questione. Prima però voglio fare una premessa. Io non ho nulla contro di lei. Non la conosco e non ho dubbi che sappia fare il suo lavoro. Io sono fortemente contrario a queste pagliacciate propagandistiche e a chi le asseconda. E’ vero, l’area in questione attualmente ha il vincolo del verde sportivo ma quando il nostro sindaco pasticcione aveva cercato di farci costruire una “Grande opera”… questo aspetto era stato gestito in modo diverso.… Leggi il resto »
Se può capire l’architetto, ancor più (la comprensione è conseguenziale) dovrebbe capire il sottoscritto che, tra l’altro, non lo ha affatto insultato.
Magari per farlo conoscere ai quattro di cui uno diventerà sicuramente sindaco. Aggiungo, per chiarezza, che il progetto che a me piacerebbe è un altro e l’ho indicato in varie occasioni. La visibilità di piazza Giorgini dalla rotonda a nord del Ballarin è, secondo me, fondamentale. Per il resto io non sono un architetto…
Mi sembra che altri progetti prevedano altro che n campo di calcio, eppure sono stati snobbati dalla quasi totalità dei votanti, per cui è falso affermare che siano stati incaricati di salvare il Ballarin.
Poi se per te bisogna abbattere e spianare tutto perché altrimenti c’è un tappo all’ingresso nord allora è inutile fare progetti o nuovi piani regolatori.
In ogni caso il progetto vincente è perfettamente in conformità al PRG.
Altre destinazioni richiederebbero prima un cambio di destinazione di zona.
Ho chiesto in comune: Da Viale De Gasperi confermano l’area Bianca in quanto ex area Demaniale è da considerarsi come “da destinare”…
Il suo commento incriminato è questo:
“infatti tutto questo è ridicolo. Ma Chiara Camaioni e Dario Pellegrini sono due veri architetti?
E si sono prestati a questa strumentalizzazione???
Il loro progetto di mantenere un campo da calcio li è contro ogni regola urbanistica.
IL BALLARIN è UN TAPPO per l’ingresso nord di San Benedetto. Quella zona portuale potrebbe diventare il fiore all’occhiello della città perchè in una posizione molto bella e strategica.
Per favore fate i seri. Demolite il Ballarin, mettere un monumento commemorativo e leggete un libro di urbanistica”.
E lei parla di aver ricevuto insulti?
Ma che c’entra il Comitato? Non deve mica fare politica ma soltanto informare sulla necessità e sull’utilità di una Città Grande che risolverebbe sul nascere la maggior parte dei problemi che assillano da diversi anni il nostro territorio. Sono due cose totalmente diverse, L’esempio è fuori della logica.
Direttore è un esempio per far capire che chi potrebbe godere di una certa visibilità mediatica possa pensare di strumentalizzare le organizzazioni di cui fa parte per fini elettorali. io non credo che le faccia piacere se qualcuno strumentalizzi il comitato, che ha altri fini, per farsi pubblicità a spese della rispettabilità del comitato.
Io sostengo che le decisioni debbano essere prese da esperti e non a furor di popolo.
Le è più chiaro adesso?
No, non mi è piu chiaro e non ha senso. Di fatti i cittadini hanno tutto il diritto di dire quello che vogliono o non vogliono fare di un bene pubblico. L’indicazione è quella. Poi per i particolari e le questioni strettamente tecniche è normale che se ne occupino ingegneri, architetti e urbanisti. Ma questi da soli non possono e non devono, non avendone nessun diritto, di decidere per tutti il futuro di una città. Difatti esistono i referendum, che permettono ai cittadini di esprimersi. I politici sono votati per prendere queste decisioni? Si, ma a patto che nel programma… Leggi il resto »
Tu hai ragione ma i cittadini devono avere un atteggiamento diverso da quello dei fischi e degli insulti, devono ascoltare e capire quello che gli sta prospettando gli esperti SENZA STRUMENTALIZZAZIONI. Perchè per le decisioni nevralgiche per il futuro della città non si può cadere nel ricatto di chi vuole strumentalizzare le folle come fatto per il deposito di stoccaggio gas o come in questo caso. Poi si deve essere responsabili delle proprie scelte senza lamentarsi delle conseguenza perchè la popolazione ci deve pensare prima!
Quello che reputo davvero inaccetabile è che dei professionisti abbiano assecondato il voler del popolo piuttosto che indirizzarlo.
la chiave di tutto è capire se questo lavoro si stato commissionato dalla fondazione stessa quindi i progettisti sono meri esecutori di idee altrui, oppure se l’elaborato sia il frutto di uno studio il quale sarebbe opportuno che venisse illustrato per capire come hanno immaginato lo sviluppo di quell’area nei prossimi anni. Se siamo nel primo caso, bhè direi che la questione è da archiviare e si commenta da sola essendo solo il mezzo di una strumentalizzazione politica senza alcun interesse effettivo per il futuro della città, nel secondo caso, vista la differente visione, sarebbe molto opportuno un confronto con… Leggi il resto »
che dire… ti piace fare il bastion contrario, ma almento tu Alessandro84 sai essere lucido e analitico.
A San Benedetto la logica funziona per fazioni contrapposte. Se si è in tanti a dire una cosa, allora diventa giusta anche se giusta non lo è.
Tu hai centrato il punto. Si degneranno di risponderci?
mi sembra strano che un PRG possa decidere delle destinazioni d’uso del demanio, rimane il fatto che è chiaro che urbanisticamente c’è un problema, solo per il fatto stesso che da demanio è diventata comunale….
Assecondato il commitente? A parte che non è una bella cosa per un professionista, come fa ad esserne sicuro?