
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nella tarda mattinata del 18 aprile si è svolta una conferenza stampa al pub Old Spirit di San Benedetto del Tronto organizzata dai promotori del Comitato Fondazione Ballarin.
E’ stato svelato il progetto che ha ottenuto più voti tra quelli presentati per la riqualificazione dello stadio Ballarin.
I votanti sono stati 3359 e ha vinto il progetto “L’età del Verde” di Chiara Camaioni e Dario Pellegrini con 2488 voti.
Il progetto prevede il mantenimento e riqualificazione della curva Sud, della Tribuna Ovest e del campo. Previsti il giardino verticale della memoria, museo e parco urbano con passeggiata.
Nelle prossime ore seguirà un resoconto dettagliato della conferenza. (CLICCA QUI PER VISUALIZZARE)
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A leggerli, mi chiedo se sono numeri spontanei o se riflettono ordini di scuderia.
1) “L’età del verde” con 2288 voti
2) “Un’onda per il Ballarin” con 358 voti
3) “Una casa per la Samb” con 210 voti
… gli altri ai minimi termini
Sembra un plebiscito che va molto oltre i possibili meriti e pregi del progetto “L’età del verde” presentato dal comitato Fondazione Ballarin, lo stesso comitato che ha organizzato la consultazione popolare e che avrebbe dovuto essere terzo e imparziale invece di sponsorizzare la sua proposta.
infatti tutto questo è ridicolo. Ma Chiara Camaioni e Dario Pellegrini sono due veri architetti?
E si sono prestati a questa strumentalizzazione???
Il loro progetto di mantenere un campo da calcio li è contro ogni regola urbanistica.
IL BALLARIN è UN TAPPO per l’ingresso nord di San Benedetto. Quella zona portuale potrebbe diventare il fiore all’occhiello della città perchè in una posizione molto bella e strategica.
Per favore fate i seri. Demolite il Ballarin, mettere un monumento commemorativo e leggete un libro di urbanistica
Stavolta si è superato esprimendo un dubbio assolutamente fuori luogo con l’equivoco poco coraggioso del punto interrogativo. Introduce sciocchi e inutili personalismi magari davanti ad opinioni concrete e condivisibili. Tanto è, per quel che mi riguarda, dal secondo punto di domanda in giù.
Mostrandosi e evitando espressioni fuori luogo che non le fanno onore, il suo contributo sarebbe costruttivo, così non lo è. Le chiedo quindi una maggiore professionalità da lettore e commentatore di un giornale che vuol continuare a dare libertà di espressione (all’interno della legalità) senza ricorrere a censure. Grazie.
Su questo non concordo, perché c’è una ampia volontà popolare di mantere il campo di gioco, che va rispettata. Gli architetti hanno proposto un progetto nel rispetto di quanto gli è stato commissionato dal comitato. Poi tutto questo tappo non è, c’è una rotatoria e due vie che scorrono accanto allo stadio, e il traffico non è mai eccessivo in quella zona. Una evoluzione dell’area portuale è auspicabile in futuro, ma nel frattempo si può dare una sistemazione dignitosa ed esteticamente gradevole al campo, e farlo usare alla Samb per gli allenamenti e le giovanili. Ci spenderei poco però, e… Leggi il resto »
Suvvia First, 3 dei progetti presentati vengono dal laboratorio di Composizione Architettonica dell’Università Politecnica delle Marche con uno studio urbanistico della città ampiamente condiviso a livello accademico, quindi il ruolo del “tappo” e scientificamente riconosciuto, poi se i cittadini preferiscono la tradizione e la storia non c’è problema, l’importante è non lamentarsi dopo (come fanno con i politici). Tutti i progetti (tranne forse il tuo) hanno tutti un orizzonte temporale lungo che è sempre sub-iudice a quello che sarà il nuovo PRG. Vedremo la nuova amministrazione che ambizioni urbanistiche avrà…
Ok, ma bisogna andare a definire scientificamente il significato di “tappo”. Di sicuro non intralcia la circolazione, forse dal punto di vista ottico crea una frattura tra SBT e Grottammare, il che non è il maggiore dei problemi attuali.
Sono d’accordo con te che deve essere il piano regolatore a definire cosa si può costruire in quella zona in futuro.
il tappo non è detto che sia solo carrabile, ma lo può essere anche da un punto di vista visivo e logico. Ci sono molte visioni che convergono sul tema del “tappo” poi magari l’architettura non è una scienza esatta e concede molto all’interpretazione dei soggetti ma è innegabile che meriti una discussione da un punto di vista urbanistico, ed è un po’ semplicistico pensare a quell’area solamente come un campetto per i prossimi 50-60 anni, come lo era 80 anni fà…. il mondo e la città sono cambiati vogliamo continuare il declino o proviamo a cambiare?
Ordini di scuderia??? Ma cosa stai dicendo! Ognuno ha votato quello che, per lui, poteva essere il progetto migliore! Ho visto in diversi bar clienti-tifosi votare,discutere, ognuno con un progetto da indicare, non ho mai visto qualcuno dire :vota per questo!! Io stesso ho votato e ho votato un altro progetto, nessuno mi ha mai detto o spinto per votare questo o quello! Ma può essere che anche qui volete vedere per forza la malafede? Forse perchè voi avete spinto per qualche progetto che poi ha perso? Voi pensate a male, voglio pensarlo pure io! Vi rode perchè il progetto… Leggi il resto »
Se c’è stato un dibattito spontaneo che ha portato quel risultato, meglio così, sfrinca, magari nel tuo bar era così. A me sono sembrate strane due cose e ho voluto dirle, tranquillamente: 1) il numero plebiscitario del vincitore, pari al 74% delle preferenze, (non si vede nemmeno nelle elezioni bulgare); il secondo ha preso il 10%, il terzo il 7%, tutti gli altri spicci. 2) il fatto che era in lizza un progetto dello stesso comitato organizzatore, che poi è quello risultato stra-vincitore. Se mi fossi sbagliato sarei il primo a esserne contento, ma quei numeri sono troppo sperequati dal… Leggi il resto »
spero che questa cosa venga considerata per quella che è.
Ovvero una mossa elettorale che verrà dimenticata subito dopo le elezioni.
Sembrano progetti fatti dai ragazzi dei geometri.
Lei che titoli ha per giudicare? Visto il suo anonimato è difficile che possa essere testimoniato da altri. Se si rivelasse come un super esperto in materia il suo giudizio potrebbe assumere una piega diversa e più giustificata. Su coraggio. Qual è il probelma. Le ripeto ancora una volta che per quello che scrive (seppur non sempre) il suo anonimato rappresenta un forte handicap per lei stesso. Non può non essere d’accordo.
tornando al fatto dei miei titoli, visto che sono anonimo lasciamo perdere le competenze e facciamo un ragionamento logico. Io fondo un comitato per salvar o recuperare un rudere (almeno su questo siamo d’accordo spero). Faccio in modo di raccogliere consenso e alla fine indico un concorso di idee architettoniche “perfettibilii. I miei intenti sono chiari anche ai partecipanti al concorso che presentano progetti in linea con l’idea di base del comitato. Io critico la volontà del Comitato (la città non è solo dei tifosi nostalgici) e dei professionisti che si sono conformati. Ora, forse qualcuno ha avuto ragione a… Leggi il resto »
Non trovo molta logica nel suo ragionamento. Comunque la ringrazio per il suo passo indietro. Niente non è.
Più che una boutade il suo finale è incomprensibile.
Io sfoglio giornalmente la Gazzetta dello Sport nel bar sotto casa e ogni tanto commento on line. Perché mi fa piacere. Ma, non mi è mai venuto in mente di pensare che sono uno che fa tanto per la Gazzetta dello Sport… Boh!
A questo punto sa che le dico: più che le sue generalità mi piacerebbe conoscere la sua età. Se può. Grazie.
Ma la Samb che c’entra? Lei è proprio fuori strada. L’anonimo, l’ho già detto molte volte, può fare considerazioni ma senza fare nomi, visto che non vuole fare il suo. Cose giuste? Per lei. I due citati sono architetti o no? Sta comunque arrampicandosi sugli specchi, la domanda era: può un falegname dare giudizi sul lavoro di un medico? Nel caso che la sua esperienza sia di natura molto diversa rispetto a quella di un architetto. Poi: la sua risposta andava scritta sotto le considerazioni dell’Architetto Chiara Camaioni che si rivolge a lei, invece lei ha fatto… orecchie da mercante.… Leggi il resto »
caro direttore, le vorrei far notare che commentare sul suo giornale, non è il mio lavoro.
Le mie considerazioni sono spalmate su due articoli e a dirla tutta, fatico io stesso a capire dove mi ha riposto.
Nell’elenco degli anonimi che vogliono nascondersi ma confrontarsi e parlare di terzi dei quali conosce nome, cognome, faccia ecc.
Non è così?
La Samb c’entra perché il Comitato Ballarin strumentalizza la nostalgia dei tifosi come lei.
Mi permetta di dirle che non è come dice lei. È totalmente fuori strada.
Scusa non è una novità che massimi esponenti di questa fondazione (Gabrielli e Tassotti) hanno deciso di candidarsi….. la strumentalizzazione è dietro l’angolo
Rilegga
San Benedetto del Tronto è una città che pensa al passato, solo al passato, con i pochi giovani che parlano di museo della Samb, manco fossimo il Barcellona. La Samb è la Samb, ci mancherebbe, ero anche io li quando ci fù il rogo e me lo ricordo qualche volta pure di notte, ma il tempo passa, e la memoria di quelle due povere ragazze e di chi si fece male sta nei nostri cuori, nelle nostre menti ferite e nelle narrazioni da tramandare ai nostri figli, non certo nelle mura decrepite di uno stadio che oggi ingombra una parte… Leggi il resto »
Complimenti per una disamina che ritengo completa, onesta e imparziale.
Magari un piccolo museo lì o da quelle parti potrebbe starci visto che non siamo il Barcellona ma qualcosa di più per chi ha visto nascere una storia partita dal nulla, da un paese di pescatori (e non da una metropoli) che già negli anni sessanta affrontava Juventus, Napoli, Genoa, Torino, Bologna in gare dello sport più amato dagli italiani.
Così deve essere. Visto che ragiona al futuro le chiedo: faccio parte del Comitato Città Grande “Oggi, si può”. Sta seguendo gli sviluppi del suo lavoro? Il prossimo 7 maggio terrà un convegno presso la sede dei pescatori sambenedettesi.
Seguo il comitato in tutto ciò che fa ed appoggio in pieno il suo lavoro. Ero a Cupra Marittima la volta scorsa e vedrò di esserci anche il 7 Maggio.
Modesto!
Di quanto?
Non per essere immodesto anch’io ma la ‘colpa o il merito’ e dei nostri 20mila circa lettori giornalieri