SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tutto dipende da Roma. L’alleanza tra centrodestra e Lega è legata al destino di Guido Bertolaso. Se l’ex capo della Protezione Civile dovesse ritirarsi ed appoggiare Giorgia Meloni, l’accordo genererebbe ripercussioni positive in tutta Italia.

“Passa tutto dalla situazione della Capitale – conferma il segretario regionale di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli – se Berlusconi cedesse, Forza Italia potrebbe pretendere qualcosa in giro per l’Italia”.

Certo, la realtà sambenedettese non è in cima ai pensieri dei dirigenti nazionali. Ma c’è il precedente delle Regionali del 2010, quando il clamoroso ritiro di Bruno Gabrielli a vantaggio di Luca Vignoli tra le fila del Pdl fu figlio di un riequilibrio a livello nazionale tra i candidati di Forza Italia e quelli di Alleanza Nazionale.

La Lega però si affretta a smentire ogni ipotesi di intesa: “Continuano le voci incontrollate su San Benedetto. Inutile perdere tempo a smentirle. Martedì svolgeremo una riunione tecnica, giovedì o venerdì indiremo la conferenza stampa e sabato partirà la raccolta firme. Possibili gli arrivi di Matteo Salvini e Roberto Maroni. Girano anche voci secondo cui ci sarebbero trattative a Roma aventi ad oggetto il ritiro di Bertolaso in cambio del ritiro di Massimiliano Castagna. Ci pare un po’ inverosimile, una delle tante voci messe in giro per fare confusione. Ma vedremo. La Lega mantiene sempre gli impegni e non scarica le persone come se fossero pacchi postali”.

Nel frattempo, è stato diffuso il simbolo della lista personale di Castagna, che conterrà l’edera dei Repubblicani. Fischio finale? Nemmeno per sogno. I prossimi giorni risulteranno determinanti per le sue reali ambizioni. Decisiva sarà la composizione delle liste, con 1/3 dei posti da riservare alle donne.

In caso di “emergenza”, il commercialista di Monte San Giusto ed altri ‘indipendenti’ potrebbero confluire nel gruppo della Lega, ma a quel punto potrebbe tornare in discussione la stessa corsa del candidato sindaco.

Pasqualino Piunti rimane in attesa, sapendo che tutto potrebbe essere deciso in extremis. “Nel 2006 la seconda candidatura del centrodestra arrivo all’ultimo istante, ci siamo abituati”, scherza. Il consigliere comunale azzurro inaugurerà in settimana la sua sede elettorale di Via Galilei. E alle provocazioni di Paolo Perazzoli, ironico sulle divisioni del centrodestra, replica pungente: “Qualche tempo fa si paragonò al Barcellona e da quel momento i blaugrana hanno perso tutte le partite. Di sicuro è un buon profeta”.