SAN BENEDETTO DEL TRONTO – C’è un deserto della solitudine. E uno dello spirito. Poi ce n’è un altro della cultura. Ma se “l’unione fa la forza” si potrebbe fare il tentativo di lastricare una nuova strada per cercare di superarli: così devono aver pensato l’avvocato Silvio Venieri e Mimmo Minuto, registi del promettente “Mosaico Piceno”, sistema in rete a cui hanno già aderito 24 associazioni del territorio.

L’obiettivo primo è realizzare tra di esse una collaborazione finalizzata all’ottimizzazione delle risorse e a forme di integrazione, per qualificare ulteriormente le attività culturali, senza che nessuna rinunci alle proprie peculiarità e specificità.

“Mosaico è un tentativo importante – sottolinea Minuto – che si propone di mettere insieme tante associazioni diverse (dall’enograstronomia alla musica, al teatro, allo sport, all’arte), ma legate da un filo: tutte parlano di ‘cultura’ a 360°. L’invito è di iniziare a ragionare come un ‘noi’, dimenticando la parola ‘io’. Ci piacerebbe avere degli eventi in cui tante cose possano collimare, per 365 giorni e in grado di protrarsi oltre le 23 come accade altrove”.

“C’era il timore che oggi in questa estrema prolificità di associazioni si potesse perdere la possibilità di collaborare e di incidere sul tessuto sociale – spiega Venieri – E se ci sembrava che tale analisi cogliesse nel segno, non potevamo non intervenire con un’iniziativa di questa natura. Lo spirito del tempo va nella direzione della coesione, delle sinergie”.

La rete nasce in un momento storico particolare, viste le imminenti elezioni amministrative. “Ci siamo confrontati anche con i candidati – continua l’avvocato – sottoponendo alla loro attenzione un documento con le proposte elaborate (allegato in fondo). Alcuni aspiranti sindaci si sono mostrati entusiasti, dicendo che saranno parte del loro stesso programma in seguito alla legislatura. Tuttavia il prossimo sarà solo uno, ma si rivelerà comunque necessaria una collaborazione tra lui e le associazioni che hanno fatto lo sforzo di unirsi”.

Le aderenti si ripromettono di mettere in atto una programmazione che eviti sovrapposizioni di eventi; a realizzare iniziative comuni e/o congiunte; a collaborare per l’ottimizzazione delle risorse; a promuovere le proposte del sistema e di ciascun componente; ad affidare eventualmente la comunicazione ad un unico referente.

“Oggi a San Benedetto non c’è una proposta culturale qualitativa di primo livello. La città non può abbandonare la cultura, i cui principi si autogiustificano. Chi se ne occupa deve nutrire anche uno sguardo privilegiato verso i giovani. Per ora, vista l’incertezza dovuta alle elezioni, possiamo solo mettere a disposizione delle persone il cartellone completo delle iniziative. Dobbiamo diventare più attivi e iniziare a muoverci per intercettare i finanziamenti, puntando anche sull’integrazione”, questo l’appello dell’avvocato.

Tuttavia siamo abituati a sentirci dire che i soldi sono pochi, o che non ci sono. E qui Minuto è perentorio: “C’è un’altra capacità che manca a San Benedetto: la capacità di chiedere. Finora assente. Ce l’hanno avuta da Grottammare a Pesaro, riuscite nei loro obiettivi. Qui devono capire che i finanziamenti ci sono, ma vanno chiesti. Speriamo l’anno prossimo di riuscire a riportare il grande evento, in passato c’era Incontri Mediterranei”.

“Devo ringraziare Silvio Venieri – conclude una rappresentante – perché è solo la sua testardaggine nel portare avanti questo progetto che oggi lo ha condotto fino a qui, e noi con lui. Sarà molto difficile svilupparlo, ma servirà a tutti per imparare. Il futuro sta in questo”.

Certo, potrebbe andare male anche perché sono tanti i fattori in gioco da controllare e far quadrare, tanto più che l’obiettivo di riportare la cultura al centro della vita politica, sociale e col tempo anche economica, è ambizioso (in un Paese normale, sarebbe scontato). Però a differenza di chi potrebbe storcere il naso o criticare sterilmente dal di fuori, loro intanto ci stanno provando. Cosa che finora la città non ha fatto abbastanza se cerca “il grande salto”.

“Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio”, Beckett insegna.

Gli altri, San Benedetto… che fanno?

 

SISTEMA IN RETE “MOSAICO PICENO”

Elenco delle 24 associazioni che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa:

Associazione Culturale Orlando, Associazione Culturale Pelasgo 968, Associazione Culturale Progetto Idea, Associazione Culturale Rinascenza, Associazione di Cultura Teatrale Teatri Invisibili, Associazione Culturale I Care, Associazione di promozione sociale Liberalonda, Associazione I Luoghi della Scrittura, Associazione La Meraviglia, Associazione per la Promozione e lo Sviluppo Individuale e Relazionale (A.Pro.S.I.R.), Centro Leo Ferrè, Cineforum SBT Buster Keaton, Circolo Nautico Sambenedettese, Circolo Tennis Maggioni, Comitato Italiano per l’Unicef (Comitato Provinciale di Ascoli Piceno), Club per l’Unesco di San Benedetto del Tronto, Fondazione Gioventù Musicale d’Italia (sede di San Benedetto del Tronto), Fondazione Libero Bizzarri, Fondazione Pietraia dei Poeti, Il Club degli Incorreggibili Ottimisti, Laboratorio Teatrale Re Nudo, Lega Navale Italiana (sezione di San Benedetto del Tronto), Movimento Piceno per la Decrescita Piuconmeno, Slow Food di San Benedetto del Tronto.

Proposta in materia di politiche culturali per la città di San Benedetto del Tronto

Si chiede che i candidati alla carica di sindaco della città di San Benedetto si impegnino a livello operativo sui seguenti punti:

Riconoscimento della centralità delle politiche culturali nei programmi amministrativi;

Svolgimento di un ruolo di guida (San Benedetto comune capofila) rispetto ai comuni viciniori al fine di coinvolgere gli stessi nella progettazione e nella organizzazione delle manifestazioni culturali;

Svolgimento di una funzione di programmazione e coordinamento al fine di evitare sovrapposizioni delle iniziative culturali e di armonizzare le stesse secondo obiettivi unitari;

Attribuzione di una adeguata dotazione finanziaria in favore delle manifestazioni culturali;

Concertazione preventiva con le associazioni culturali locali per la configurazione dei programmi in materia di politiche culturali e relativi finanziamenti;

Gestione trasparente della allocazione delle risorse finanziarie in favore delle associazioni e in riferimento alle manifestazioni;

Apprestamento adeguato delle risorse umane e delle dotazioni materiali degli uffici comunali per collaborare con le associazioni culturali a livello amministrativo e a livello logistico-organizzativo, anche per l’attività di promozione e comunicazione degli eventi;

Svolgimento in capo all’amministrazione comunale, quale organismo intermedio, delle funzioni collegate alle attività di ricerca e di procacciamento di finanziamenti in materia erogati da enti sovraordinati (Comunità Europea, Stato, Regione) e fondazioni;

Riconoscimento di uno statuto privilegiato, rispetto a singole entità associative, alle associazioni che hanno stretto tra di loro patti di collaborazione che contemplano attività condivise.

 

Info e contatti: silviovenieri@virgilio.it
0735.592.953 348.606.6891 (Silvio Venieri)