SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Al centro, in tutti i sensi. “Vogliamo essere un partner autorevole, in grado di dialogare con le altre forze di maggioranza con pari dignità”, dice Domenico Pellei. L’Udc appoggerà Paolo Perazzoli mettendo in risalto la necessità di una “assoluta discontinuità con l’attuale amministrazione nei metodi, nei programmi e nelle persone”.
Tra i temi cari allo scudo crociato ovviamente la famiglia, affiancata dall’ambiente, le politiche sociali, la sanità, la sicurezza e i trasporti. “Ci impegneremo per una maggioranza politica di centrosinistra, sociale e riformista, in cui il pluralismo ed il confronto schietto e sereno siano criteri politici da valorizzare, ove la volontà di includere varie posizioni in una sintesi, siano un valore necessario e molte volte imprescindibile”.
La presenza dell’Udc ha di fatto portato alla fuga dei movimenti della sinistra più radicale. “Non abbiamo posto mai veti”, precisa il consigliere comunale, ma ben differente è l’opinione di Luca Marconi, capogruppo del partito in consiglio regionale: “Noi non facciamo alleanze con partiti che vogliono ancora esporre la falce e martello, è improponibile“.
In coalizione Pellei ritroverà Marco Calvaresi: “Con lui va ricostruito un rapporto, ma la sua presenza non è un problema. La priorità è costruire una maggioranza dove sia centrale il programma”.
Se nel 2011 i centristi ottennero 1450 voti, pari al 5,6% dei consensi, stavolta si punterà perlomeno a ripetere il dato conquistato in Riviera alle passate Regionali (4,3%).
La squadra di Perazzoli sarà composta da sei liste: al Pd si aggiungeranno la stessa Udc, la civica del candidato sindaco, la lista di Calvaresi, Uniti per San Benedetto e San Benedetto per San Benedetto, destinata però a diventare Adesso per San Benedetto, visto che il contenitore di Tablino Campanelli aggregherà una grossa fetta di renziani non iscritta ai democrat.
Venerdì sera all’Hotel International si svolgerà la cena elettorale in sostegno del leader del centrosinistra. Oltre 200 i partecipanti previsti, tra cui Margherita Sorge.
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Condivido a pieno la sua osservazioni, infatti, il caro “veterodemocristiano” Luca Marconi, capogruppo al consiglio regionale, deve essersi perso i preliminari della storia, la sinistra radicale, cioè noi “veterocomunisti”, ci eravamo detti disponibili ad una alleanza sui programmi, rinunciando a presentare i nostri simboli e chiedendo agli altri di fare lo stesso, appunto perchè, sul territorio si deve parlare di programmi sopratutto, e non avevamo posto veti di nessuna sorta su persone e partiti, solo lo svestirsi di vecchie simbologie e formare una lista civica, per quando riguardava noi, di sinistra, radicale se vogliamo chiamarla così. Purtroppo, in questa fase,… Leggi il resto »
mi domando se Perazzoli è informato
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