TERAMO – Condanne complessive per 68 anni. Si è chiuso oggi a Teramo il processo di primo grado, tramite rito abbreviato, per l’omicidio di Roberto Tizi, il 35enne originario di Petritoli (Fermo) che il 7 giugno scorso fu ucciso sotto gli occhi della compagna a Martinsicuro, freddato con due colpi di pistola davanti casa.

Il giudice Roberto Veneziano ha condannato a 18 anni Arian Ziu, albanese di 49 anni, reo confesso di aver sparato tre colpi di pistola contro Tizi per vendicarsi di un violento litigio avuto qualche ora prima. Condannati a 17 anni e 4 mesi gli altri tre albanesi, accusati di concorso in omicidio aggravato dai futili motivi: il fratello di Arian, Michele Ziu, 50 anni, il figlio più grande, il 24enne Rudy e il 18enne Antonio per tutti Tony.

Il giudice ha deciso per la condanna di tutti e quattro, ha riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti per la premeditazione.  In aula il pubblico ministero Bruno Auriemma che aveva chiesto per tutti una condanna a 30 anni. Il giudice ha disposto anche il risarcimento del danno a favore della parte civile, da liquidarsi in separata sede, e una provvisionale di 30 mila euro a favore dei genitori di Tizi.

Ai quattro venivano contestati l’omicidio volontario aggravato, le lesioni personali aggravate nei confronti della compagna di Tizi, e il porto abusivo d’arma.

“Siamo soddisfatti della sentenza ma ci riserviamo di leggere le motivazioni della sentenza per poi proporre appello”, ha commentato il legale Tiziano Rossoli.