SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Piunti mente sapendo di mentire”. Giorgio De Vecchis non accetta la ricostruzione fatta dall’esponente di Forza Italia nel corso del confronto a Riviera Oggi a proposito del mancato svolgimento delle primarie del centrodestra.
“Il 90% delle persone sedute al tavolo era contrario alle primarie”, aveva detto il candidato sindaco azzurro. “Non posso pentirmi, non c’era necessità di farle in un primo momento. Poi quando abbiamo visto che eravamo in una situazione di frastagliamento, abbiamo cercato di arrivare a questo strumento, venendo accusati di essere arrivati tardi. Forse non c’era voglia di farle. Noi non abbiamo mai fatto forzature, chi lo afferma è in malafede”.
Piunti, inoltre, ha manifestato i dubbi sul reale sostegno degli alleati qualora si fosse imposto alle consultazioni interne.
“Per 4 mesi Piunti ha detto no alle primarie ed oggi possiede la faccia tosta di fare infime illazioni”, tuona il leader di Orgoglio Sambenedettese. “Impari ad assumersi le responsabilità politiche ed i cittadini sappiano che Piunti non farà mai il sindaco di questa città perché il suo modo di fare è questo, a dimostrazione che nessuno lo ha seguito.
Alla vergogna c’è un limite ma, se la vergogna è elisir di lunga vita, lunga vita a Pasqualino. Con la differenza che la nostra parola vale più delle mille insipide affermazioni che egli scrive”.
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in effetti, con il centro-sinistra a pezzi, questa sarebbe una occasione d’oro per Piunti, per avere finalmente un ruolo da protagonista. Ma ora vengono fuori tutte le magagne…
Con il centrosinistra lacerato, il centro destra potrebbe ancora giocarsi a sorpresa la carta delle primarie per ricompattare l’area: mancano più di sei settimane alla presentazione delle liste. Se effettivamente ci fosse la volontà da parte di Forza Italia di mettersi in gioco e contarsi sul nome di Piunti, si potrebbe arrivare al voto in due settimane. Per poi avere un mese di campagna elettorale in discesa…
Ma Piunti – che a parole dice di voler ricompattare gli “anti democrat” accetterebbe la sfida?