Ospedale sambenedettese. Nei giorni scorsi ci sono state due importanti inaugurazioni presso il nostro nosocomio “Madonna del Soccorso”. Punto nascita super moderno con tre nuove sale parto e migliore trattamento per l’ictus acuto. I letti da parto sono di nuova concezione: possono assumere diverse configurazioni, consentendo alla donna di scegliere la posizione più comoda durante il travaglio. Le sale sono dotate di mezzi audio e video per la musicoterapia. Nuova logistica e massima riservatezza. Insomma una vera eccellenza. Consolidata anche l’unità operativa di Neurologia che si occupa della diagnosi e del trattamento di pazienti con ictus acuto. La cosiddetta “Stroke unit” oggi è la più grande della Regione Marche. L’arteriopatia cerebrale con infarti sotto corticali e leucoencefalopatia è infatti in aumento. Adesso sono di più i posti letto: in geriatria passano a 20 più 18 per i lungo degenti.
Inaugurazioni che sono state presentate con grande enfasi dal presidente della Regione Luca Ceriscioli. Anche se per il punto nascita toglierlo ad una città di 50 mila abitanti sarebbe stato un affronto da rivoluzione. Solo per questo motivo ci hanno provato ma non lo hanno tolto.
Capisco il governatore che è di Pesaro, molto meno i consiglieri regionali sambenedettesi, Urbinati e Giorgini, che dovrebbero conoscere meglio di chiunque altro il percorso dell’ospedale “Madonna del Soccorso”, passato negli anni da nosocomio provinciale con medici qualificati che arrivavano da tutta l’Italia (Majinelli, Dardari, Benatti, Mucci, Barigazzi ecc. oltre naturalmente al professor Sorge) ad un grande ambulatorio e Rsa, arricchito da qualche giorno con primizie importanti quali sono il punto nascita e il punto pre-morte, due vere eccellenze.
Se i due nostri rappresentanti alla Regione Marche conoscessero la storia saprebbero che, quello dell’altro giorno, non è altro che il punto di arrivo di una strategia iniziata nei primi anni ottanta con l’arrivo di cosiddetti manager che dovevano lentamente portare a termine il mandato di un solo ospedale per tutto il Piceno. Operazione riuscita alla maniera di un veleno iniettato a piccole dosi per evitare la morte immediata e magari veementi proteste cittadine.
Nel frattempo il ‘Mazzoni’ di Ascoli Piceno si è arricchito di nuovi padiglioni e di nuove tecnologie, dal Laboratorio di analisi chimico-cliniche a reparti super attrezzati per moltissime specialistiche utili a curarci durante la vita. A San Benedetto invece da qualche giorno si nasce ‘benissimo’ e si muore meglio. Durante la vita ci sono Ascoli e Ancona.
A me la cosa non dà eccessivo fastidio mentre mi fa imbestialire il modo subdolo usato dalla politica regionale per smobilitare il mio “Madonna del Soccorso”. Né mi fa star meglio sentir parlare di Ospedale Unico, una chimera probabilmente, uno spreco di denaro pubblico sicuramente se rapportato alle nuove strutture ascolane e alla recente inaugurazione di cui scrivo in questo mio disappunto. Inaugurazione per la quale assumono l’aspetto di sorrisi di scherno quelli del politico regionale ‘straniero’, di totale provincialismo e disconoscenza storica quelli dei politici locali nonchè nostri rappresentanti a Palazzo Raffaello.
A questo punto proprio perché il mio pensare non vuole essere campanilistico spingerei la politica nostrana a rendere più agevole e veloce la superstrada Porto d’Ascoli- Monticelli, diciamo a tre corsie più una per le ambulanze. Insomma che ci dessero almeno la possibilità di arrivare al “Mazzoni”, il vero ospedale piceno, in 10-15 minuti. Smettendo così di sparlare di nuovo ospedale. Perché quello unico gia c’è.
Come sempre, per una migliore valutazione di quanto ho appena scritto, rimando i lettori a tutti i miei disappunti (riguardanti la sanità sambenedettese) degli ultimi 25 anni. Grazie per l’attenzione.
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Purtroppo il Nostro Presidente Luca Ceriscioli da buon matematico come dicono che sia sa fare bene i calcoli però con il Piceno gli vengono male perché ormai è chiaro che il nostro ospedale non dovrà essere mai essere completo e fa piacere leggere articoli come questo che rilanciano il tema. Il tema del collegamento viario tra Ascoli e San Benedetto è certo importante: facciamolo pesare. Io però rilancerei che San Benedetto con circa cinquantamila abitanti deve avere un ospedale completo con tutti i servizi compreso quelle delle emergenze . San Benedetto è un centro turistico d’eccellenza ed ha bisogno di… Leggi il resto »
A me certe parole partite da un esponente o semplice elettore del Pd sembrano più un messaggio cifrato che un commento. Non mi pare cosa bella e giusta.
Caro Giampy, senza l’Ascoli di mezzo, la leggo più imparziale. Non di molto però qualcosa del suo ragionamento non quadra. Prima obiezione fra le altre e sulle quali non potrà che essere d’accordo: l’ospedale Mazzoni nonostante i tanti soldi pubblici investiti per renderlo più funzionale ancora è tutto meno che un’eccellenza. Quando dico che l’ospedale unico già c’è non significa però che il Mazzoni lo sia, al limite dovrà diventarlo e per questo preciso motivo condanno la strategia ipocrita di chi sta in Ancona. Persone che considerando il basso piceno una specie di optional e niente più per la Regione… Leggi il resto »
Spesso ci si scorda che San Benedetto ha 50.000 abitanti al pari del capoluogo, ai quali vanno sommati perchè adiacenti al territorio comunale e che sono da considerare come effettivi utenti sambenedettesi i cittadini di Monteprandone/Centobuchi, Acquaviva Picena, Grottammare e Cupra Marittima, che sommati insieme arrivano a crea re un bacino di 100.000 abitanti. Non ho aggiunto Martinsicuro, Ripatransone e tutta la vallata del Tesino e Menocchia, ma si sa che quello per un ascolano è terra ignota. Non commento la bufala degli abitanti di Porto d’Ascoli che raggiungerebbero il Mazzoni prima del Madonna del Soccorso. Forse ci si confonde… Leggi il resto »
Caro Direttore deve riconoscere, ed anche giustamente, che quando ci sono di mezzo i nostri ripettivi colori calcistici siamo entrambi di parte. Solo che lei lo può manifestare con articoli ed io invece no. Tornando a noi, se il Mazzoni negli anni, nonostante i tanti soldi investiti (quali non lo so ma lo dice lei…), non è un eccellenza, in parte la colpa potrebbe essere dovuta alla rivalità “sociale” tra Ascoli e San Benedetto (quest’ultima dovrebbe riporre energie per essere la regina del turismo balneare marchigiano e non altro). Non può negare che qualsiasi cosa si faccia per il capoluogo… Leggi il resto »
Stiamo diventando amici-cugini
Ricevo e pubblico un commento di Mario Narcisi, primario in pensione del Reparto di Rianimazione e Anestesia del “Madonna del Soccorso”: “Caro Nazzareno, complimenti per il tuo bellissimo articolo sull’Ospedale. Condivido la tua amarezza, la tua ironia e le tue considerazioni. Non rassegniamoci ! L’Ospedale Unico, vista la situazione , rimane l’unico modo per offrire un servizio completo e sicuro ai nostri concittadini. I soldi, come ci sono *per l’Ospedale nuovo a Pesaro ( Az. Osp. Marche Nord ), *per i due Ospedali nuovi ad Ancona ( 1- Osp. dell’area metropolitana Ancona Sud , dalla fusione dell’Inrca con l’ospedale di… Leggi il resto »
Ottimi chiarimenti. Se “l’andamento verrà confermato” causa la mancanza della neonatalogia significa che siamo stati presi in giro da Ceriscioli e dai consiglieri regionali sambenedettesi che stanno zitti. Ho appena sollecitato un loro intervento chiarificatore. Chi più di loro? Se anche per lo stroke unit è stato fumo negli occhi, rivedrò il mio titolo. “A San Benedetto si nasce così così e si muore poco poco. A doversi curare in Ascoli, dopo la nascita e prima della morte, l’ho già detto. E lo confermo.
piccolo inciso post scriptum: con 1500 nati (quindi se avessero potenziato allora neonatologia e ostetricia) avremmo potuto avere l’unica struttura regionale di 2° livello nel campo delle nascite (- 500 nati CHIUSURA, 501-1499 I livello, 1500-2500 II Livello, oltre III Livello – Salesi)
Quindi?
Ho appena chiesto ai nostri due consiglieri regionali il loro parere sulla questione sollevata da lei, da Orgoglio Sambenedettese e da Alessandro84. Ho già avuto la risposta telefonica di Peppe Giorgini che ha confermato la vostra ipotesi. E cioè che senza la Neonatalogia il punto nascita è destinato a morire in tempi brevi. Sono in attesa del parere di Fabio Urbinati. Dopo di che comunicherò ai cittadini.