SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Forse nei prossimi giorni potrebbero esserci delle novità in merito al centrodestra sambenedettese, o forse da Roma il tavolo organizzato da Fratelli d’Italia in vista delle elezioni locali, principalmente sui capoluoghi di provincia ma per le Marche esclusivamente su San Benedetto. Ma ad ogni modo al momento Fratelli d’Italia, per bocca del portavoce regionale Carlo Ciccioli, continua a proporre la candidatura di Massimiliano Castagna chiedendo a Pasqualino Piunti, candidato di Forza Italia, e al coordinatore regionale, il senatore Remigio Ceroni, un passo indietro.

“La candidatura di Piunti poteva essere salvata dalle primarie, rifiutate sdegnosamente proprio da Forza Italia. Piunti è persona degnissima ma la sua candidatura è divisiva sia per altri esponenti di partiti che all’interno della stessa Forza Italia – scrive Ciccioli – Lo stesso si dica per De Vecchis, la cui candidatura sarebbe stata anch’essa divisiva”.

Per questo FdI e Lega “hanno scelto Massimiliano Castagna, sia per il suo curriculum di amministratore sia perché non essendo iscritto a nessun partito poteva essere di tutti e non ci sarebbero stati vinti e vincitori. Castagna è stato per due volte presidente dell’Ordine dei Commercialisti della Provincia e a lui si stanno avvicinando anche persone inizialmente vicine a Piunti e De Vecchis proprio in forza della sua capacità di mediare e di essere espressione di due partiti su tre del centrodestra”.

“Ceroni, con l’autorità che deriva dal suo ruolo di Coordinatore regionale, deve fare uno sforzo di rimuovere gli ostacoli per l’unità del centrodestra e andare a formare una coalizione fortemente competitiva, soprattutto davanti allo scenario uscito dalle primarie del Pd e la vittoria di Perazzoli. Chiediamo troppo, oppure si tratta semplicemente di buon senso? Se vengono messe da parte ambizioni e presunzioni può essere Castagna può essere l’uomo che fa decollare San benedetto e risolvere i problemi della città” si legge nella nota.

“Castagna può essere votato da tutti e nell’eventuale ballottaggio anche da persone dell’area del centro-sinistra. C’è una persona più competente e prestigiosa di lui? Tutto è possibile, ma l’abbiamo cercata come Diogene con la lanterna e non c’è stata disponibilità e soprattutto volontà non divisiva. San Benedetto e tutto il centrodestra sono stanchi di Primedonne: servono umiltà, impegno, passione disinteressata e capacità di fare progetti forti per il futuro, senza visioni campanilistiche che arrivano poco più in là del proprio naso. Ceroni come noi faccia la sua parte e passi dalla teoria alla pratica” conclude Ciccioli.