GROTTAMMARE – Il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto una serie di ricorsi presentati nel 1997 e nel 1999 contro l’approvazione del Piano Regolatore Generale redatto dall’ingegner Dante Fabbioni. Lo ha comunicato di recente Massimo Ortenzi, avvocato difensore del Comune.

I pronunciamenti riguardano l’opposizione a due importanti previsioni contenute nel Prg grottammarese: la cancellazione della mega-lottizzazione convenzionata denominata “Collevalle” e l’apposizione del vincolo di destinazione per le attività turistico-ricettive.

PRIMA SENTENZA (mega-lottizzazione). Il TAR ha riunito in un solo procedimento 6 ricorsi presentati dai numerosi proprietari delle aree interessate dalla lottizzazione e ha respinto tutte le censure richieste. Riaffermando quindi la supremazia delle ragioni del pubblico interesse, orientate verso una programmazione urbanistica sostenibile, rispetto a quelle del privato, interessato all’attuazione del piano convenzionato.

Nelle motivazioni che hanno dichiarato infondati i ricorsi, i giudici hanno richiamato una precedente sentenza del 2010 (un ricorso respinto per l’area vivaistica a sud del Tesino) sottolineando tre importanti aspetti:

  • il lungo tempo trascorso, ovvero 5 anni dalla sottoscrizione della convenzione ma anche 15 dall’inizio dell’iter approvativo della lottizzazione, che giustifica ampiamente il potere di pianificazione da parte del Comune;
  • l’alto valore paesaggistico ed ambientale dell’area, nonché la notevole distanza (e derivanti problemi infrastrutturali) tra l’insediamento previsto ed i quartieri urbani più vicini;
  • la validità del ritorno ad una destinazione agricola di un’area qualificata edificabile da un Piano Regolatore precedente.

SECONDA SENTENZA (vincolo di destinazione). Il Tar ha dichiarato infondato il ricorso alla classificazione dell’area occupata come “Tessuto turistico-alberghiero” da parte del proprietario di un albergo sito sul lungomare, che rivendicava la precedente destinazione residenziale; una destinazione stabilita da Grottammare per prima in Riviera.

Il tribunale ha ribadito la piena potestà del Comune di poter variare le previsioni del Prg “per meglio coordinare l’attività edilizia e urbanistica con le esigenze economiche e sociali, che mutano nel tempo, e i suoi progetti di sviluppo dell’amministrazione comunale”.

Il sindaco Enrico Piergallini ha sottolineato l’importanza delle due sentenze per l’amministrazione, che come altre precedenti hanno dato ragione al Comune. “Confermano la piena validità delle scelte tecniche e politiche contenute nel Piano Regolatore approvato dalla prima amministrazione di ‘Solidarietà e Partecipazione’. Scelte coraggiose che hanno consentito di tagliare oltre un milione di metri cubi di cemento, caso più unico che raro in Italia, e quindi di salvaguardare ampie fette del nostro territorio, non solo collinare. E di approvare strumenti come il Piano Regolatore, radicalmente innovativi per l’epoca, e ancora oggi funzionali per una pianificazione responsabile del nostro territorio”.