SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Primarie non fa assonanza con amore. Da San Benedetto nonostante un record nazionale di afflusso per le votazioni che hanno scelto Paolo Perazzoli quale candidato sindaco del Pd, e al di là delle dichiarazioni ufficiali improntate a sorrisi e agli “esempi di democrazia”, più che l’amore è la bile quella che sta scorrendo all’interno del Partito Democratico.
Se ad urne ancora calde (a proposito: nessuno ha mai inviato alla stampa i dati ufficiali) Perazzoli continuava la sua guerra interna con un perentorio “fuori tutti”, gli altri, i “tutti”, hanno subito il colpo ma al momento non sono usciti allo scoperto. Troppo netta l’affermazione dell’ex consigliere regionale, troppo urgente la necessità di manifestarsi “democratici”.
Ma i rumors interni al Pd sambenedettese e provinciale non segnalano cielo sereno sopra la testa di Perazzoli e del suo gruppo. Ne è una prova le considerazioni che trapelano da parte dello stesso Gaspari e dal suo “cerchio magico” (qui il copyright è perazzoliano doc). La vittoria di Perazzoli a discapito di Di Francesco è giudicata “un disastro”. Per non parlare della maglia anti-gaspariana indossata la notte delle primarie dall’ex assessore allo Sport Marco Curzi, defenestrato proprio da Gaspari, che non va giù al primo cittadino e al suo gruppo. Perazzoli con la Emili, lo stesso Curzi e i suoi sostenitori, vengono visti davvero come nemici in casa.
E non mancano le riflessioni sul regolamento del voto sulle primarie, che secondo il sindaco di San Benedetto ha consentito a Perazzoli di rastrellare voti extra-Pd annullando il classico “bottino” del partito, sul quale confidava Gaspari, così come il Pd offidano, per consentire la vittoria di Di Francesco. Proprio il secondo classificato e attuale segretario provinciale era visto come il favorito alla vigilia, probabilmente più di Margherita Sorge, che comunque nei giorni scorsi si è recata a colloquio con Gaspari. Sorge che è davvero ai ferri corti con Perazzoli. Non va dimenticato che la scelta di candidare Di Francesco è stata fatta proprio in funzione anti-perazzoliana, evidentemente non ritenendo lo scontro Perazzoli-Sorge adeguato a proteggere l’attuale amministrazione.
Inoltre considerando che i Verdi e Sel oltre a quanto resta degli ex Idv sono pronti a sganciarsi definitivamente dal Pd perazzoliano e i Socialisti, e in particolar modo Sestri, non paiono avere molti spazi di manovra, uno dei mille pensieri del “cerchio magico” è quello di creare una lista alternativa a Perazzoli, in grado di attirare, nel segreto dell’urna, tutti i voti di chi non vorrà il marito di Loredana Emili alla guida di San Benedetto, foss’anche nel Partito Democratico. Ed ecco che emerge la possibilità di una candidatura dell’assessore all’Urbanistica e Ambiente Paolo Canducci, fedelissimo gaspariano e avversario numero uno di Perazzoli persino in tempi di pax democrat.
I giochi sono appena iniziati, per chi credeva fossero finiti.
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Premesso che voto a Grottammare, conosco da sempre tutti i personaggi che hanno caratterizzato la politica di San Benedetto degli ultimi 20 anni ,vorrei esprimere la mia opinione su quello che sta accadendo . L errore più grande che il PD poteva fare era proprio quello di schierare 2 candidati contro Perazzoli ( visto che il terzo era il braccio di Urbinati e contro Gaspari ) dovevano mandare avanti uno soltanto tra la Sorge e Di francesco – Ma quello che e’ fatto ormai e’ fatto e sbagliando si impara . ( si spera ) credo purtroppo che non sara’… Leggi il resto »
Così iniziò la notte dei ” Lunghi Coltelli”. Quella che i tedeschi chiamano: Nacht der langen Messer.
Avremo una campagna elettorale interessante e sostanziosa. Prepariamoci. Iniziamo intanto a fare pronostici:
Ecco il primo: con chi si schiererà Calvaresi?
ah ah ah
Non capisco la querelle sui presunti, ma probabili, voti del Centro-Destra a Perazzoli. Premesso che le primarie siano l’esercizio democratico della volontà degli elettori e principio fondante del PD, come affermano orgogliasamente i responsabili nazionali a fronte di ben più gravi “effetti collaterali” delle primarie a Napoli e Roma, solo per citarne alcuni, il popolo, ma più propriamente i dirigenti del PD locale, dovrebbero andare fieri della partecipazione di elettori del CDX alle primarie. Se è un esercizio democratico, tutti possono esercitarlo, altrimenti si facciano delle regole che vieti o limiti l’esercizio ai non iscritti. Che poi Perazzoli non incarni… Leggi il resto »
Assolutamente d’accordo. Le regole invitano praticamente chiunque a votare, dunque non si può invocare un cambiamento delle regole ex post. Inoltre nessuno ha scritto in fronte se è di destra o di sinistra, per di più in un contesto cittadino. Altra cosa eventualmente capire che primarie siffatte non sono una prova di “democrazia”, ma la sua deriva come ho scritto in altro post. La cosa è evidente quando in molti, tra i 7200 votanti di domenica, hanno dichiarato che non voteranno Perazzoli alle elezioni, a partire da consiglieri comunali ma ho parlato anche con persone comuni. Questo dovrebbe turbare ed… Leggi il resto »
Mi permetto di non condividere esattamente il pensiero del mio vice: non si è ben capito se chi ha dichiarato che non voterà più Perazzoli avrebbe votato invece Di Francesco, Sorge o Capriotti. Il punto è tutto lì. Per ora sembra certo solo che un consigliere attuale del Pd (e i suoi fan secondo lui) non voteranno il proprio partito nelle elezioni terminali. Questo sì che pone a sfavore delle Primarie visto che dovrebbero essere comunque accettate se non per brogli. Certe dichiarazioni di componenti lo stesso partito le ritengo ridicole. La realtà è che il voto ha premiato chi… Leggi il resto »
Certo che il voto ha premiato Perazzoli, per tanti motivi. Ma oltre che aver parlato con alcune persone comuni incontrate per San Benedetto, è chiaro che le modalità di svolgimento delle primarie non “obbligano” né moralmente né idealmente il votante ad una “obbedienza”. Ancora di più a livello locale dove la politica non ha gli influssi nazionali. Stavolta 7.200 persone hanno preferito Perazzoli fra 4, alla prossima i giochi saranno diversi. Non è che Vinicio Liberati sia un caso isolato, ha solo avuto la sventatezza di parlare pubblicamente. Le primaria aperte a tutti senz’altro vincolo che i due euro sono… Leggi il resto »
Sono d’accordo
Qualcuno ha detto che se ad ottobre il referendum sulla Costituzione riceverà il meritato No dai cittadini-non-sudditi, il Pd sarà un partito da leggere sui libri di storia.