
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le primarie entrano nella zona calda. Ad una settimana dal voto, i candidati iniziano a far calare il sipario sulle rispettive campagne elettorali.
Domenica pomeriggio convention di chiusura al Concordia per Margherita Sorge, di fronte a più di duecento presenti. Per l’ex assessore un’ora di ritardo sulla tabella di marcia e ambientazione all’americana tra gadget, spillette esposte su giacche e maglioni e musica a volontà per ingannare l’attesa: “Don’t stop me now” dei Queen, “Dancing queen” degli Abba ed ancora Rino Gaetano e Max Gazzè.
Sul maxischermo un rullo ininterrotto di selfie dei suoi sostenitori, tutti con l’hashtag #iostoconmargherita bene in vista, mentre sul palco undici persone schierate a semicerchio accompagnano il comizio del candidato sindaco, anticipato dalla proiezione di alcune videointerviste. In platea il sindaco Gaspari, i segretari di circolo Nicola Rosetti e Roberto Giobbi, l’assessore Roberto Bovara e i consiglieri comunali Vinicio Liberati e Piefrancesco Morganti.
“Fare il medico mi ha aiutato a capire cosa voglia dire prendersi cura delle persone – dice – la stessa cosa faccio in politica e farò da sindaco. Dicono che sono una radical chic, chi lo dice no sa cosa significhi. La Bibbia dice che un albero non si giudica dalle foglie ma dai frutti. Voglio essere un sindaco di strada che sta tra la gente”.
Inevitabile la rivendicazione sull’essere donna: “Dal dopoguerra ad oggi la città ha avuto 23 sindaci uomini, è arrivato il momento di cambiare. Una donna porta un valore aggiunto, un altro punto di vista, una prospettiva diversa in un mondo che ancora rinuncia allo straordinario contributo di competenze ed entusiasmo che le donne possono dare”.
In contemporanea ecco la risposta di Paolo Perazzoli presso la sede dell’Associazione Pescatori. L’ex consigliere regionale viene introdotto da Gianluca Pompei, che punta il suo intervento sul concetto di sincerità coi cittadini.
“Ho fiducia nel nostro esercito – esordisce Perazzoli – abbiamo avuto 120 persone che si sono impegnate a raccogliere le 2486 firme della petizione. Domenica parleranno i cittadini”. Come per Antonio Bassolino a Napoli, si tratta della terza corsa per la conquista del Municipio dopo i due precedenti degli anni novanta. E all’ex governatore della Campania Perazzoli “ruba” lo slogan, ‘Di nuovo ci sono io’, frase dal duplice significato.
“Dietro alla facciata di nuovismo dei miei rivali c’è la continuità a questa amministrazione. Come può passare per nuovo chi è stato assessore per dieci anni e si accorge ora che le strade sono come Kabul, che la città è sporca e che c’è il problema della sicurezza? L’unica vera proposta credibile è la mia. Di Francesco si spaccia per una novità, nessuno si ricorda che fu vicesindaco nel primo mandato di Gaspari, è incredibile quanto sia passato inosservato”.
Tra i perazzoliani è palpabile la rabbia per presunti sondaggi fatti circolare negli ultimi giorni. “Quando se ne realizza uno vero bisogna comunicarlo al sito del Ministero dell’Interno e lì non risulta niente. Che interesse avrebbe il Pd a fare un sondaggio in una città dove i candidati sono tutti del Pd? Se ci fosse stato in gara un esponente di un altro partito sarebbe stato giustificato. L’unico vero sondaggio è il mio, realizzato a settembre e costato 5 mila euro più Iva”. Perazzoli concluderà ufficialmente le assemblee lunedì sera all’Agraria, quartiere da dove aveva lanciato la sfida a metà gennaio.
Per quel che riguarda Di Francesco, il segretario provinciale ha organizzato sabato una tavola rotonda con i giovani. Con loro sono stati affrontati i temi del lavoro, degli eventi sportivi e culturali, del turismo e della destagionalizzazione.
Sul fronte dei renziani, Tonino Capriotti ha riproposto per il quarto weekend consecutivo la sua sede all’aperto in Viale Secondo Moretti: “La mia candidatura nasce dalla necessità di combattere i vecchi schemi politici, favorendo la partecipazione e intercettando tutte quelle persone che oggi non si riconoscono più nella politica perché deluse da essa”.
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vedo un bel PD “cazzuto” pronto a governare unito la nostra città…
Io invece sogno un bel PD “trombato” (Direttore mi passi questo termine, sempre meglio di “petaloso”) e una faccia nuova a governare questa città
Sognare non è peccato. La realtà è un’altra cosa.
mai come ora è importante andare comunque a votare… sennò c’è chi governa con il 25% degli elettori… credendo di essere maggioranza in città
Quanti commenti negativi e finanche beceri. Gratuiti ed ingenerosi a mio parere. La realta’ e’ che queste persone, questi candidati, piacciano o no, hanno il coraggio e la determinazione di esporsi pubblicamente con le loro facce, le loro storie politiche, le loro vite private, e di sottomettersi alla volonta’ degli elettori sambenedettesi. Quanti di chi li critica con facile e scontata retorica hanno il coraggio e l’abilita’ di fare altrettanto? Chi glielo impedisce? Potete criticare e malignare quanto volete sulle divisioni del PD che vi sembrano cosi sconvenienti. A me invece piacciono perche’ sono alla luce del sole e tutti… Leggi il resto »
Pace, Amore e Fantasia
Chi dei quattro sarà il più abile? ” L’abilità in politica consiste nella capacità di prevedere ciò che accadrà domani, la settimana prossima, il mese prossimo, l’anno prossimo. E successivamente nell’essere in grado di spiegare perché non è mai avvenuto”.
(Winston Churchill)
PAOLO PERAZZOLI SALVACI TU nel mezzo di tanta insufficenza !!!
Certo sentir parlare di NOVITA’ i candidati sindaci è davvero esilarante… La Sorge che come motto ha “il coraggio dei risultati” la domanda SORGE spontanea (scusate la battuta!)… Quali risultati, quelli ottenuti dai 10 anni di amministrazione? Oppure fa la maga e predice il futuro? Dall’altra parte come novità si presenta Perazzoli, e mi fermo qui…! Poi non dimentichiamo il politichese per eccellenza, parla per minuti senza dire nulla… Di Francesco, e chiudiamo con la comparsa Capriotti, qui davvero no comment!. Mah… Pozza i bè! In merito ai 5 stelle eviterei proprio di esprimermi, ci ha pensato lo stesso candidato… Leggi il resto »
“Ho fiducia nel mio esercito”. Mi auguro che abbia almeno fatto il militare prima di sparare frasi ad effetto come il fenomemo nazionale, e non abbia solo mangiato pane e pd per tutta la vita. Relativamente al commento precedente di un pd “cazzuto” confermo che “ci credono”, disuniti, almeno danno questa impressione, e debbono ringraziare di molto gli avversari politici che si sono praticamente autoeliminati.