Porto d’Ascoli, 27.2.2016 – A CURA DI MICHELE ROSSI

 Porto d’Ascoli: Cinaglia, Donzelli (83’ Croci), Tommasi, Biancucci (69’ Calvaresi), Ciotti, Palmarini, Leopardi, Tedeschi, Rosa, Bolzan, Nepa (61’ Cingolani). All. Filippini

Grottammare: Beni, Palandrani, Gandelli, Gibbs, Di Natale, Filipponi, Gentile, De Cesare, Bonfigli (69’ De Panicis), Valentini, Veccia. All. Vagnoni

Arbitro: Singh di Macerata

Ammoniti: 40’ Tommasi (P); 84’ Rosa (P)

Espulso: 92’ Calvaresi (P) per doppia ammonizione

Spettatori: 200 circa – Calci d’angolo: 5-1 per il Grottammare

Recuperi: 2 minuti nel p.t.; 4 minuti nel s.t.

 Porto d’Ascoli e Grottammare si dividono la posta in un derby alla “camomilla”. Ad un primo tempo abbastanza vivace, con diverse occasioni che potevano essere sfruttate meglio da entrambe le formazioni, fa seguito una ripresa decisamente soporifera. Alla fine il pareggio è giusto. I padroni di casa, oggi in completo rosso, scendono in campo privi degli squalificati Sensi e Gabrielli e degli infortunati Cappelli e Grossetti; nel Grottammare – voglioso di riprendersi i punti persi domenica scorsa contro il Tolentino – si rivede in panchina Travaglini, non ancora al meglio della condizione. Dopo i primi dieci minuti di studio, è il Grottammare che prova a pungere al 12’: Veccia batte il solito corner tagliato, la difesa respinge fuori area, Valentini riprende la palla e cerca il tiro di precisione, Cinaglia respinge di nuovo sui piedi di Palandrani che spara fuori. Passa un minuto ed il Porto d’Ascoli replica: Leopardi fa tutto da solo e dal limite tira in porta, Beni si distende e devia in angolo (l’unico in tutta la gara per gli uomini di Filippini, un ex). Al 17’ è invece Tedeschi a raccogliere appena fuori area una corta respinta di Di Natale, ma il suo tiro è di poco alto. Al 23’ l’ex Rosa è pescato in area – in sospetto fuorigioco – dall’altro ex Bolzan, ma cincischia troppo e “ciabatta” debolmente, Beni para facile. In questo frangente di gioco, il Grottammare colleziona calci d’angolo, i padroni di casa vanno di più al tiro: come al 32’ con Tedeschi che raccoglie una corta respinta fuori area ma la sua conclusione è da dimenticare. Al 35’ c’è un sussulto del Grottammare: un lancio dalle retrovie di Gibbs pesca Gentile, il quale – in velocità – supera il diretto avversario e appena dentro l’area tira ad incrociare, ma la palla si spegne fuori. Al 38’ Palandrani sbaglia il rinvio, ne approfitta Rosa che al volo impegna Beni nella parata in due tempi. Due minuti dopo c’è l’azione che avrebbe potuto cambiare il volto alla partita: Gentile va via in velocità sulla fascia destra e viene atterrato da Tommasi, ultimo uomo nel suo tragitto verso la porta: dentro o fuori area? È davvero questioni di centimetri e l’arbitro opta per il calcio piazzato dal limite, ammonendo soltanto il terzino di casa. La successiva punizione, inutilmente battuta a due, si infrange sull’uomo che inevitabilmente esce dalla barriera per chiudere la visuale. Un’occasione che poteva decisamente essere sfruttata meglio dal Grottammare. Prima della fine del tempo, si registrano altre due occasioni, una per parte: al 44’ dalla sinistra Gandelli mette al centro una bella palla tesa che viene intercettata da Valentini, ma il suo piattone di prima intenzione con il destro (non propriamente il suo piede preferito) è lento e centrale, Cinaglia blocca senza problemi. Al primo minuto di recupero, lo stesso Gandelli sbaglia un disimpegno in uscita, Leopardi – intercettato il pallone – serve immediatamente Rosa che, spalle alla porta, si gira bene ma il suo tiro esce fuori di poco. Si va così al riposo, presagendo una ripresa magari ancora più vivace.

E il secondo tempo inizia subito con un’occasione per Rosa: non è ancora passato un minuto quando un rimpallo lo mette in condizione di tirare verso Beni appena dentro l’area, ma la sua conclusione finisce fuori. Al 53’ è invece Veccia che cerca il tiro a sorpresa dalla distanza, Cinaglia para in due tempi. Un minuto dopo, Gentile dalla sinistra mette al centro per Valentini, ma la sua girata di testa finisce fuori. Di fatto la partita finisce qui. Tra sostituzioni, ammonizioni e l’espulsione di Calvaresi (un altro, fresco, ex: forse tradito dalla foga di farsi notare dai suoi vecchi dirigenti, in poco più di venti minuti si becca due gialli che lo costringono alla doccia anticipata), l’unica azione degna di segnalazione avviene al 93’ allorché Filipponi raccoglie una corta respinta al limite dell’area ma la sua botta finisce di poco sopra la traversa. Termina così, con un giusto pareggio, un derby dal quale forse ci si aspettava qualcosa in più. Al triplice fischio, tutti contenti a godersi poi il terzo tempo che, lodevolmente, la società del Porto d’Ascoli organizza alla fine di ogni partita, sia della prima squadra che del settore giovanile: un esempio davvero da imitare, non solo in ambito dilettantistico…

 

COMMENTI

Stefano FILIPPINI (Porto d’Ascoli)

Nonostante noi puntiamo sempre a vincere, posso comunque ritenermi soddisfatto del pareggio avvenuto al cospetto di un Grottammare in salute che – con la partita di oggi – non perde da undici turni. Un derby come questo, molto tattico, si poteva sbloccare solo con un episodio: noi ne abbiamo avuti un paio, ma non c’è andata bene. Il pareggio, alla fine, è il risultato più giusto.

 

Roberto VAGNONI (Grottammare)

Sapevamo di andare incontro ad una partita combattuta perché il Porto d’Ascoli in casa è molto forte e gioca su un campo di dimensioni ridotte rispetto a quello a cui siamo abituati noi. Sono quindi soddisfatto del pareggio, che ritengo un risultato equo per quello che si è visto in campo. La quota salvezza si è alzata, pertanto noi non possiamo assolutamente abbassare la concentrazione, a partire dalla prossima partita casalinga contro il fanalino di coda Corridonia.

NELLA FOTO: Nepa del Porto d’Ascoli e Valentini del Grottammare, ex compagni di squadra nel Martinsicuro (foto Enrico Tassotti)