SAN BENEDETTO DEL TRONTO- La Samb è immersa nel lavoro settimanale che condurrà gli uomini di Palladini alla partita casalinga di domenica contro l’Isernia. Una partita apparentemente tranquilla ma che per l’allenatore avrà qualche significato in più visto che è passato, per così dire, un intero giro di boa rispetto alla gara d’andata con cui proprio Palladini ri-esordì sulla panchina rossoblu.

Era comunque una squadra ai vertici quella, ma in netta difficoltà e che, soprattutto, non poteva contare sulle certezze di adesso, che se non fosse per la matematica, comprenderebbero oggi anche il prossimo campionato tra i professionisti. Mancano però 18 punti per l’aritmetica certezza e per ora i tifosi in riviera non possono che continuare ad assaporare la festa senza tuttavia poterla gustare appieno. Anche perché sulla loro strada troverebbero un Ottavio Palladini che, ci mancherebbe altro, non vuol sentir parlare di campionato finito. Già, perché ai suoi occhi “il rischio di sedersi e farsi prendere dall’euforia” potrebbe fare qualche scherzo visto che, parola di chi ha a che fare coi giocatori tutti i giorni “la Samb è una squadra che non può adagiarsi sull’avversario e ha bisogno di correre e stare sulla corda tutte le partite per poter rendere al meglio”.

Quindi per il mister, dopo una “partita quasi perfetta come quella di Matelica” (il quasi si riferisce all’errore che è costato il rigore ndr), la testa va alle partite rimanenti che per Palladini saranno “tutte toste perché affronteremo tante squadre in cerca di punti salvezza”. E chissà se nelle partite che mancano da qui alla fine ci sarà spazio anche per Reginaldo, notevolmente dimagrito e molto più in forma grazie alla cura Samb, ma alle prese ancora con i problemi burocratici che ne impediscono il tesseramento. Quel che è certo è che il tecnico non vede l’ora di averlo a disposizione essendo rimasto colpito, parole sue, “dalla grande professionalità e dal coinvolgimento alla causa che il giocatore mostra tutti i giorni in allenamento”.

Per un attaccante ai box ce n’è un altro che invece fa il suo in campo. Stiamo parlando di Lorenzo Sorrentino, che col gol di Matelica, da lui stesso definito come “il più importante della carriera”, si è confermato come uno dei più interessanti tra i giovani prospetti passati in Riviera in questi anni fra i dilettanti. L’attaccante romano poi, al pari dell’allenatore riserva parole al miele per Reginaldo rivelando anche un aneddoto, con il calciatore brasiliano che, in occasione della gara interna con la Vis lo avrebbe incitato durante l’intervallo vedendolo in difficoltà in campo. “Si vede che è un giocatore di altre categorie per quello che fa e dice” rivela Sorrentino, e, per essere d’accordo con lui non possiamo che aspettare il tesseramento del brasiliano.